I giorni erano bui, sempre si era illusa che il cuore potesse battere bene trovando la dimensione giusta o almeno credeva voleva convincersi di controllare la situazione in realtà tutto andava a rotoli e si perdeva nel vuoto delle sue convinzioni che corrispondevano al falso Passava il suo tempo ad assumere ogni giorno atteggiamenti scontrosi e ciò perché mancavano quegli appigli necessari per sentirsi meno debole meno sola soprattutto quando il dolore l'affliggeva devastandola dentro dove il suo cielo avrebbe dovuto godere di momenti meravigliosi portati ad una unica soluzione quella di aver la certezza che niente potesse farle male respirando un'aria pulita un benessere per il fisico e la mente la più efficace. Si mosse sotto ai suoi piedi un tappeto antico scintillò come un gufo con orbite al posto degli occhi mai veramente chiusi e il cervello in movimento anche di notte con una sveglia incorporata affettuosa ma noiosa e dura da sostenere. Un canto pietoso ed anelo aprì le porte, svegliò il tramonto che accecato si distese lei coperta affondò le unghie per ripararsi dai sogni asfissianti e da uno strato di crema sulla pelle scura Fili di lana morbidissima illuminata dall'alba strinse forte sparendo in un raggio di sole rassicurante, la fede, aveva cercato.
Mentre ii freddo attanaglia Il cuore si squarcia Le urla si levano alte Sin dove non è possibile arrivare Così si chiude Un giorno Una vita che era a metà Né terra, né croce Solo il fuoco ne cancella il passaggio Solo la memoria custode di ricordi Incancellabili.
Quando impareremo a non lamentarci per ogni cosa. Quando in silenzio ascolteremo senza giudicare. Quando apriremo gli occhi e la mente. Quando il potere sarà sottomesso all'amore. Quando i gesti saranno dettati dal cuore. Come piccoli semi, germoglieranno rigorosi e puri su tutta l'umanità.
Sono stanca urlava la natura, nessuno ascoltava. Sono stanca urlava la terra, nessuno ascoltava. Sono stanca urlava l'ossigeno, nessuno ascoltava. Tutta l'umanità era stanca, nessuno ascoltava. Ora un grande silenzio echeggia nel mondo, il silenzio di chi invoca aiuto. La speranza pervade nei cuori. Ognuno si affida alla propria fede. Questo è il dilemma: "credere". Nella mano di Dio che possa operare attraverso competenti dottori, virologi ed esperti, oppure ad un miracolo? Chi è ateo si affida alla scienza, ma sempre a qualcosa si affida. Spero che da ciò si possa trarre il meglio, per un domani migliore. Non dimentichiamoci che le cose essenziali e semplici sono davanti ai nostri occhi. Ben venga il progresso, ma solo a scopo costruttivo. Fermatevi per il bene di tutta l'umanità. Fermatevi non dimenticate che la terra urla.
C'è paura in giro, lo sento dai miei stessi passi, come se il pavimento del mondo fosse più fragile. È sempre stato così, ma ora è come se ne fossimo tutti più consapevoli. Cammino più del solito e sto attento ad ogni mossa che faccio. Mi fermo a guardare, negli occhi, le poche persone che passeggiano sulle strade. Questa situazione non ha messo silenzio solo dentro di me, ma anche il paese è rientrato in sé, come fa il mare con le onde. Il silenzio. Viviamo un tempo pieno di voce, di parole vuote, dialoghi superficiali, ma questo è un bel momento per pensare, per riflettere e fare silenzio.
Confusione. Il caos delle città. Il rumore delle macchine. Le grida dei bambini. Il miagolio di un gatto. Il vento che soffia. Silenzio. Rimane solo il fremito degli uomini Sconvolti da lei. Chissà cosa farà lei, Se si fermerà lei, Se ti lascerà lei, o se si addormenterà con te Lei. Vano è il tentativo di fuggirle Non esistono vie di fuga. Si diffonde come radici Nel terreno e niente può fermarla. Solo l'abbraccio mondiale Può colmare a distanza Il vuoto che si ha dentro.
Dove sono i bambini che corrono per le strade? Perché le campanelle a scuola non suonano più? Perché non c'è più una palla che rimbalza? Nessuno che suona una tromba per strada, perché? Dove sono finiti i baci dei ragazzini innamorati? E quelli dei nonni ai nipoti? Questo silenzio Annebbia Tutto ciò che abbiamo dentro.
Le nostre convinzioni ci ingabbiano in queste sottili indistruttibili e fredde pareti. Paura infondata almeno così ci piace pensare. La recitiamo male questa vita. Di solito siamo più convincenti. Poi arriva lei la noia, come la ammazzi? Impossibile in questo vuoto silenzio. Speranza, quella non manca la speranza di tornare. Tornare una parola distante, parte di un desiderio così vicino, incolmabile, che ci brucia. Lasciando il nulla. Forse è bene che la natura faccia il suo corso.
Ansia. Paura. Confusione. Insicurezza. Si celano nei pensieri, rendono pericolosa ogni parola, difficile ogni azione. Si nutrono di preoccupazione, ingrandendola: da innocua diventa angosciante e tenebrosa. Come nubi offuscano la ragione, dirigono le scelte, nascondono le persone. Creano dei muri impenetrabili che tengono intrappolati i desideri. Nulla è più reale, niente più è vero. Un germoglio nasce lentamente mettendo le radici dove ancora c'è vita. Sono forti, ricche di speranza, colme di dolcezza, piene di felicità. Si muovono velocemente crescendo senza mai fermarsi scavano nelle profondità arricchendosi di conoscenze, speranze e certezze Il germoglio diventa un albero saldo, inestirpabile, come l'amore che annienta le insicurezze, le paure, le ansie, cambiando la confusione in luce che colma le paure portando vita.