Poesie generazionali


Scritta da: GENNY CAIAZZO
in Poesie (Poesie generazionali)

Andrà tutto bene

Dobbiamo essere uniti tutti insieme
e vedrai che andrà tutto bene!
Questo virus maledetto e vile
non andrà via se sarai incivile,
dovete stare a casa non uscite
ma come è possibile che non lo capite?
Ritornerà quella vita serena
rispettando la quarantena,
seguire le regole a tutti conviene
solo così andrà tutto bene.
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    Scritta da: GENNY CAIAZZO
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Vinceremo

    Da un po' di tempo viviamo
    distanze e tristezze,
    a tutti mancano
    abbracci e carezze,
    è proprio vero che tutto
    cambia all'improvviso,
    il Covid 19 cerca di
    spegnerci il sorriso,
    cosa ci accade forse ancora
    non lo riusciamo a capire,
    l'unica certezza è che
    dobbiamo reagire,
    seguire le regole e starcene
    a casa per non peggiorare,
    tutti insieme non
    dobbiamo mai mollare,
    prigionieri in casa da
    questa folle epidemia,
    radio e televisione ci fanno compagnia,
    la preghiera sconfigge ogni
    forma di oblio,
    non perdiamo mai la fede
    e affidiamoci a Dio.
    Forse domani saremo
    tutti migliori,
    ci riabbracceremo avendo
    più consapevolezza dei valori,
    uniti sicuramente ne usciremo,
    insieme senza dubbio vinceremo.
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      Scritta da: GENNY CAIAZZO
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Maledetta epidemia

      Rimarrà indelebile nella memoria,
      il Covid 19 resterà nella storia,
      mesi di paura, panico e dolore,
      c'è chi piange un proprio caro che muore,
      costretti in casa a meditare e ritrovare i valori,
      quando torneremo liberi saremo migliori,
      un epidemia stravolge tutto all'improvviso,
      ma non riuscirà a spegnerci il sorriso,
      la vita è fatta di felicità è guai
      ma noi siamo forti e non ci arrenderemo mai.
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        Scritta da: Antonio Cuomo
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Sei la patria di musica e canzoni,
        di inventori e artisti.
        Sei la mamma che ci ha tenuta in grembo,
        adesso stanca e afflitta.
        Tradita e ingannata,
        chiusa dentro i tuoi confini,
        ma il tuo volto è ancora bello,
        ogni spigolo racchiude una bellezza senza eguali.
        Sei terra di conquista, luogo di culto e di passioni.
        Oh, Italia mia! La tua storia ha incantato il mondo, rappresentando
        il luogo più alto della parola di Cristo.
        Ahimè, oggi ti sei addormentata, sei diventata un'anima silenziosa,
        dinnanzi ad un nemico spaventoso.
        Riposati e sana le tue ferite, per rialzarti domani più forte, oh mia Regina, con la corona più bella che ti distingue dalla massa: l'Amore.
        Composta giovedì 16 aprile 2020
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          Scritta da: Cristina Metta
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Immortali

          Dicono di me che ho mille maschere
          che tutto quello che tocco poi brucia,
          dicono di me che sono selvaggio e non ho regole,
          ma quelli che parlano così non mi conoscono,
          neppure mi hanno mai visto nuotare nei miei sogni,
          quelli che riescono a toccarmi poi brillano come stelle,
          come angeli... come gli immortali.
          Composta giovedì 16 aprile 2009
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            Scritta da: Tittilove
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Sono frastornata. Flashbacks impietosi mi tormentano.
            La festa da ballo in collina, quando ci rincorremmo in vigna, e poi i tuffi in piscina, l'estate del cocktail alla maracuja, il sapere che tu c'eri, la certezza e la gioia di un tuo messaggio.
            Perché tu c'eri, mio stupore.
            Per un numero di anni che solo a pensarci, mi vengono i brividi.
            Certo, forse potevo rischiare.
            Forse tante cose non dette potevano essere dette, forse...
            In fondo, quante volte me l'hai chiesto di non andare via, di non avere fretta.
            Ed ora sto lì, come una bambola rotta in un angolo.
            E già mi manchi. Nulla sarà più come prima.
            Composta giovedì 16 aprile 2020
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              Scritta da: Lucia Nicolini
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Nubi, nebbia,
              tuoni, lampi,
              squarciano le mie viscere
              come mille e più lance
              che trafiggono il mio costato.
              Solo grigio,
              amarezza,
              inquietudine,
              rabbia e dolore,
              nutrono l'animo ferito.
              Ombre scure e nere,
              rubano il mio cuore,
              spine irte
              si conficcano
              nelle mie carni,
              che sanguinano
              e irrorano i fiori
              nati dalle ferite,
              che decorano il giardino
              della mia essenza,
              del mio essere.
              Un sorriso amico
              cancellerà il buio
              delle tenebre,
              il buio
              della notte più profonda
              e farà risplendere
              in cielo una luce nuova!
              Coltiverò il fiore che mi regalerà
              con cura lo innaffierò e
              lo donerò a chi non ha età
              e gli regalerò il mio sorriso.
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                Scritta da: Lucia Nicolini
                in Poesie (Poesie generazionali)
                Piove, piove,
                oggi piove
                dentro di me,
                nessun sole sorge dietro le colline,
                nessun riflesso rosato
                si rispecchia
                nell'acqua blu,
                calma, limpida
                del mare.
                Osservo impotente
                dalla finestra della mia anima
                quell'incessante pioggia,
                che goccia, dopo goccia,
                continua a scendere
                e soffoca
                il mio grido: -
                No, no non doveva andare così...
                Le mie parole cadono nel vuoto,
                gli occhi perdono l'espressione
                di vita,
                le labbra si schiudono
                in una piega amara,
                contorta.
                Presto ritornerà il sole
                tornerò a cantare e a ballare
                il cielo tornerà azzurro
                il mio viso
                si rispecchierà
                nella luce dell'alba della speranza.
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