Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)

Un giorno

Decisa la matita scalfì ogni sua parte,
melodiosa ne definì i contorni e li addolcì diabolicamente.
Perfidamente perfetti quegli angelici tratti che silenziosamente sibilano con ostentata timidezza,
ti celi in atteggiamenti stretti.
Ti osservo nella mia personale eccellenza
ma ti archivio nell'albo dei desideri deceduti prima di vagire,
dove appenderò tutto,
dove un giorno salirò,
cingerò tutto a me e lascerò le umane vesti certa del cammino che ho compiuto,
ignara di quello che avrebbe potuto essere.
Composta mercoledì 16 marzo 2016
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    Scritta da: Giacomo Moglia
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Non è mai la fine

    Non sostare dove muore il vento
    non ti alzerai più
    solo così calpesterai di nuovo il cielo
    se vicino all'albero rimane un po' di ombra
    allora giaci e respira con lui la vita
    se poi il tuo passo sarà frenetico
    respira profondamente
    un'aria dolce ti accompagnerà piano
    dove il silenzio trasporterà i tuoi sogni
    e sarà lì che troverai un perché
    sdraiati comodamente e a mani aperte
    accogli il tuo futuro
    solo così capirai d'esser tutt'uno
    con l'ultimo respiro e camminerai
    con lui per sempre.
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      Scritta da: Ludovico Criacci
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Quel che tu mi dici

      Dici che vuoi lasciarmi
      e mentre lo dici trattengo un respiro,
      e poi un altro
      e un altro ancora.
      Ognuno tornerebbe alla sua vita
      incontrando nuovi amori,
      nuove parole,
      nuove canzoni,
      un nuovo abbraccio
      che racchiuderebbe un nuovo mondo.
      Quando lo dici
      confesso di volerti dar ragione,
      ma poi desisto
      non mi basta un'illusione
      per farmi coraggio,
      la delusione è più forte.
      Addomestico l'angoscia
      per non stracciarmi il cuore,
      pensando a quelle effimere visioni
      che restano negli occhi.
      Il tempo disperde quel che
      siamo stati
      giorno dopo giorno,
      ma nulla può contro il tuo ricordo,
      simbolo di un'eternità
      che non si cancella
      e che mi eleva da terra.
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        FUORI PIOVE

        Fuori piove
        attraverso i pini
        e gli alberi
        in fila indiana
        tra i viali
        della ragione.
        Fuori piove
        e bagna
        perfino le mie parole.
        Fruscii che sento
        dagli abissi
        del cuore,
        in quell'immenso
        silenzio verde
        del mio giardino mentale.
        Si disperdono suoni
        nati
        dai fili d'erba
        portati alle mie labbra,
        dove anche il vento
        dona note
        alla mia mano.
        Fuori piove
        ed io
        tendo l'orecchio
        all'anima
        che mi porge fiori.
        Composta lunedì 14 marzo 2016
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          Scritta da: Marcello Esposito
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Carnevale

          Colori,
          sfarzi e rumori.
          Sorrisi della gente
          tra i suoni indistinti
          di maccheronici carri.

          Coriandoli,
          trombette e cappelli.
          Vestiti in sfilata,
          minuetti e teatrini
          per le strade
          riempiono la giornata festosa.

          Carnevale
          scherzi a pesi e misure
          gareggiano
          per le strade.

          Carnevale
          una festa per permettersi
          un capriccio
          un po' originale.
          Composta lunedì 30 novembre 1998
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            Scritta da: Marcello Esposito
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Il senso della vita

            Giovane uomo,
            vivi nei sogni,
            ama i desideri
            della tua infante giovinezza.

            Giovane uomo,
            non crescere nel mondo
            senza aver ascoltato
            la tua anima:
            ne percepirai i riflessi
            cristallini... nel cuore
            come diamanti
            del tuo amore.

            Chi sei, cosa sarai...
            non ha importanza
            presto lo scoprirai.

            Sorridi al mondo,
            gioisci per la semplicità
            delle essenze che ti circondano.

            Illuminerai il tuo cammino,
            capirai qual è il senso della vita
            troppo personale e utopista
            per poterla generalizzare.

            Segui il tuo istinto,
            ascolta il tuo amore,
            lasciati travolgere dalle passioni
            vivrai un mondo fatato,
            realizzerai i sogni,
            aprirai innanzi ai tuoi occhi
            un mondo di suoni e di colori.
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              Scritta da: Marcello Esposito
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Borgo antico

              Fuor dal borgo antico
              le genti moderne
              sembran cambiare il mondo.
              Pare che le tradizioni
              non gli appartengano.
              Son figli
              di questa terra,
              di questo pianeggiante paese
              dove l'antico e il moderno
              è in contrapposizione.
              Le campagne
              che osservan questi mutamenti
              sembra che soffrano,
              a vedere il moderno mondo
              che avanza e le divora,
              mentre i borghi
              si fan più piccoli e sperduti
              venendo nascosti
              quasi per invidia,
              da questa civiltà moderna.
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                in Poesie (Poesie generazionali)

                L'orologiaio

                Il tempo, si guarda dalla vetrina:
                seduto composto come una signorina,
                luccica, straluccica è avvinto al bracciale,
                si vanta del tanto costare.

                Ce n'è uno al muro col pendolo d'oro,
                un altro più sotto che vale un tesoro,
                nel tempo inventato ch'è stato ingabbiato.

                Seduto, gli occhiali calati sul naso, l'orologiaio:
                gli occhi puntati sul meccanismo inceppato,
                con dita leggere l'ha di nuovo attivato, e
                l'orologio, riprende a contare, col suo
                perfetto pulsare.
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                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Albano e Romina

                  Ricordo sottile del tempo passato
                  leggiadrìa emotiva, racconto d'amore
                  che prima brilla e poi è staccato
                  oggi Albano e Romina, un unico cuore.
                  Eccelso soggetto la loro musicalità,
                  immensa canzone: la felicità

                  non voglio parlare del loro amore
                  neanche della loro canzone il sapore
                  con semplice tremore io devo ricordare
                  le loro empatiche emissioni televisive
                  struggente avventura degli atti separativi.

                  I due mirabili artisti cercano con compassione
                  di far abbracciare anime dislocate per separazione
                  che la vita produce senza nessuna considerazione
                  e questa, molto emozionante azione
                  bravura bella è fatta con passione,
                  solleva una sfumatura d'ammirazione
                  giustifica la nostra piena ovazione.
                  Composta venerdì 12 febbraio 2016
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