Poesie generazionali


Scritta da: Abentoncesdel
in Poesie (Poesie generazionali)

Oltre le nuvole

I treni sono tutti uguali.
Chi un po' più bello e chi un po' più brutto.
C'è quello alla portata di tutti e quello un po' più di lusso.
Ma tutti hanno una direzione già prestabilita.
Ma forse mi sbaglio, no... non sono proprio tutti uguali.
Noi per esempio siamo un treno con le ali.
Ci guardano tutti male pensando che siamo strani.
Ma se invece di strani, noi fossimo solo speciali?
Se potessimo volare, se avessimo la possibilità di andare avanti,
anche senza i binari?
Ma forse mi sbaglio, forse... Siamo solo strani.
E dovremmo limitarci ed essere tutti uguali.
Composta venerdì 9 ottobre 2015
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    Scritta da: Luca Vitali Rosati
    in Poesie (Poesie generazionali)

    La parabola dell'artista

    Matita disegna e scrive la penna
    sul foglio chiaro o su tela illibata.
    Schizza, abbozza, tratta; rappresentata ora.
    Trasuda fatica; tentenna,
    ché si interroga sulla sua arte;
    demanda pietà a quelle persone
    pronte a linciare. Allora in disparte
    rimanere e parole isocrone
    forgiare, simile al fabbro che spade
    e scudi fa, per sé e pei combattenti.
    Sì cominciano a vedersi i mittenti.
    Una strana pace quindi pervade
    l'animo che, oramai, disillude,
    ché vecchio è divenuto. Prima ardenti
    i sogni son ora freddi, gelidi
    ed osservati con occhi pallidi.
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      Scritta da: Angelika Davidova
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Lei firmava ogni cosa
      sempre con calligrafia
      diversa.

      Una lettera allungata,
      una più storta,
      una quasi scompariva.

      Capitava come se
      scomparisse il nome,
      altre il cognome.

      Altre era illeggibile,
      incomprensibile,
      indecifrabile per i più critici.

      Eppure la firma
      era sempre quella, quel nome e quel cognome.

      Non mutava la scrittura,
      non mutava il modo,
      non mutava il metodo,

      non cambiava lei.

      Da inchiostro ad espressione, quelle erano le varie sfaccettature della sua anima.

      Ma era pur sempre lei.
      Composta venerdì 1 gennaio 2016
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        L'anno nuovo

        Il conto a ritroso il tuo viso mi sfiora,
        sobbalzano i secondi, s'annullano:
        il tempo spavaldo l'anno deflora.

        Un perlage salta nei capelli e fra
        le dita il calice collassa; calpesto
        ridendo la melagrana.

        La testa aleggia con lo spirito,
        il freddo esalta il respiro, che va e
        viene-va e viene, per capriolare nella fumana.

        La volta arde, sono sparite le stelle, la
        musica si fa pittura cangiante: un pane
        ha in serbo per noi una monetina augurale.
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          in Poesie (Poesie generazionali)

          L'antiquario

          Fra le sfere di bosso, un portone
          antico e ospitale, dischiuso al sole,
          sognante, che ha il potere di apparire alla
          gente, come una visione.

          Più o meno pensoso, tocca le vene
          d'un Trumeau, e c'è nel suo stile uno
          sprazzo d'aprile, per niente maldestro,
          ma con fare modesto, leggermente
          piegato, scema verso il bronzo d'un leone ruggente, dentro un cristallo raffermo, o su
          un cavallo imponente: lui, l'antiquario.

          Un quadro circonfuso par catturare il
          suo gesticolare con perizia, e quel
          batter prezioso sul comò, addentrato
          dal tarlo rabbioso.
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            Scritta da: Cristallina
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Oltre

            Nascere e crescere,
            vivere!
            La quotidianità che talvolta
            è distratta
            non gratifica la giornata.
            Anzi, per non soffrire
            la soluzione
            sembra quella di fuggire.
            Ma solo al ritorno
            il cuore si sente colmo.
            Un'altra soluzione che
            gratifica la giornata
            serve subito alla ribalta.
            Guardo in alto
            guardo oltre
            per trovar guarigione.
            Ed in quell'oltre
            ho trovato
            chi la gioia
            mi ha donato.
            Composta mercoledì 13 gennaio 2016
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              Scritta da: geggio
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Perso

              Rimugino, penso, mi logoro
              in un dolce cielo
              cerco la pace
              voglio il vuoto, la pace.

              Mi perdo tra cicche, alcool e puttane,
              sorseggio il mio drink pensando di essere un re
              cadete ai miei piedi

              ma nulla accade.

              Solo
              mi ritrovo nella mia dolce stanza
              immagino l'infinito
              ma nulla accade.

              Ascolto sopporto mando giù
              questa vita infame

              fumo una sigaretta, spenta...
              ne accendo un'altra.

              Mi perdo.

              Una scopata non mi regala la felicità
              mi ha portato in un vuoto totale

              perso, perso, perdo

              nei miei pensieri

              il sorriso distante
              una maschera.

              Recito in uno spettacolo goliardico

              mi perdo in un pensiero.

              Non ho pace
              non ho amore.

              Mi perdo in un dolce far niente
              sono perso
              stanco nullo.
              Composta domenica 10 gennaio 2016
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                Scritta da: geggio
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Grazie piccola mia

                Ti ringrazio per questo dono
                non ce la facevo più.

                Ti ringrazio per avermi spezzato il cuore.

                Ho trovato le lacrime
                stavo impazzendo nella loro ricerca
                le avevo perse.

                Grazie piccola

                mi hai regalato una nuova sensazione
                mi sono lasciato andare
                sono di nuovo libero.

                In un dolce pianto sono esploso
                per questo ti amerò per sempre.

                Il tuo glorioso addio
                mi ha dato la libertà.

                Quella stupida vita mi soffocava
                pensavo che fosse tutto...
                schiavo della mia stessa routine.

                Grazie piccola mia
                buona realtà.

                Posso continuare a sognare.
                Composta venerdì 8 gennaio 2016
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