Poesie generazionali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie generazionali)

Il canto degli angeli

Gli angeli suonano, amano la musica,
cantano la gloria di Dio, con gioia nel cielo stupendo,
i cori celestiali sono in movimento,

gli strumenti musicali degli angeli, suonano senza interruzione,
le loro vibrazioni, solcano le galassie, attraversano il vuoto,
arrivano nella dimensione di Dio, che sorride compiaciuto,

la voce degli angeli è di una dolcezza infinita,
loro non si stancano mai, di suonare e cantare,
sono magnifici cantori che cantano con amore,

melodie inimmaginabili per il periodo senza tempo
questo è il periodo del fanciullo divino
che deve arrivare sulla terra, dalle stelle,

cantano e suonano gli angeli di tutto l'universo,
ascoltateli, nel vostro cuore, perché loro sono importanti
e aiutano noi che, abbiamo bisogno di loro.
Composta venerdì 11 dicembre 2015
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Tramonto di fine autunno

    Pomeriggio di fine autunno,
    aria grigia tra i rami degli alberi

    quasi tutti spogli, sembrano braccia scheletriche
    verso il cielo, in cerca di amore o di aiuto,

    mentre inesorabilmente il tempo veloce passa,
    la nostra scia lascia, sensazioni e vento di ricordi,

    i nostri pensieri sono come bagliori di stelle,
    che illuminano la nostra anima nascosta,

    le nostre azioni rimangono, per coloro che incontriamo
    in questo viaggio terreno, misterioso e selvaggio,

    tutti devono ricordarci come melodia e magia di vita,
    il nostro sorriso rimanga impresso nella mente,

    e illumini altre vite, il nostro profumo di amore, indimenticabile nello spirito altrui,
    possano i nostri occhi godere e inebriarsi di ogni tramonto sanguigno,

    gioite e cacciate la malinconia giornaliera, la vita è troppo meravigliosa
    per perdere del tempo nella voragine della tristezza,

    vivere! Sempre, godere ogni attimo, di questa nostra esistenza,
    vorrei distribuire a tutti, la mia vivacità, energia, gioia, l'amore di Dio

    sprigionare le sue certezze, offrirle a tutta l'umanità, perché il mio angelo custode
    mi ha insegnato questo, con passione, entusiasmo, trascinando me nell'amore di Dio

    che rapisce, strabilia, estasia, emette e si dirige al mondo intero.
    Avere fede e nulla e nessuno potremmo temere.
    Composta giovedì 10 dicembre 2015
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      Scritta da: Daniela Cesta
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Dicembre

      Il crepitio del fuoco, quieta lo spirito
      fiocchi bianchi dal cielo, silenziosi come gocce brillanti,
      il tremolio di una candela accesa, che rischiara il buio pomeriggio

      la campana della chiesa chiama per le preghiere del vespro
      aiutaci signore dall'alto dei cieli, non dimenticare nessuno,
      in questo tempo di grazia, aspettando il Natale,

      bello vedere il sorriso delle persone, quando doniamo felicità,
      dimentichiamo noi stessi e apriamo il nostro cuore
      allunghiamo la nostra mano per un piccolo aiuto a qualcuno,

      bello dicembre, mese di luce nel buio invernale,
      il cuore di un piccolo bambino che scende dal cielo
      rischiara l'umanità, l'agnello innocente che toglie i peccati

      approfittiamo di questa immensa grazia che dona luce all'intero universo,
      inondando di amore il nostro misero cuore, mentre gli angeli danzano di gioia
      tra stelle, comete, nebulose, bellezza di questo tempo

      che Dio dona ai popoli con il suo immenso amore.
      Composta giovedì 10 dicembre 2015
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        Scritta da: Daniela Cesta
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Il grande Giubileo della misericordia

        Il Giubileo è l'anno della remissione dei peccati
        e delle pene. È anche l'anno della solidarietà,
        della speranza e della penitenza sacramentale.

        questo è il Giubileo della Misericordia, potente, importante
        efficace, imponente, non rinunciare a chiedere perdono!
        è l'autorità di Cristo che vuole dare amore e perdono,

        non bisogna arrivare a Roma ma nella vostra chiesa,
        pregare, confessarsi, fare la comunione sacramentale,
        i peccati verranno perdonati da Cristo misericordioso!

        passate la porta del cuore di Cristo, trasformatevi
        attraverso la misericordia di Dio, nella dolcezza del suo cuore,
        questo è il Giubileo della Misericordia, voluto da Gesù,

        verranno perdonati anche gli aborti e altri peccati importanti..
        rivolgete la vostra anima a Dio che chiama
        e attende ognuno di noi, a braccia aperte.
        Composta venerdì 4 dicembre 2015
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          Scritta da: Daniela Cesta
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Giuseppe il falegname

          Dio è il silenzio e Giuseppe è riservato e taciturno,
          uno splendido esempio di uomo, educato, rispettoso,
          grande, lavoratore, lineare anima, giovane uomo puro

          un falegname preciso, costruiva sedie, tavoli, aratri, porte,
          cercava legno, per trasformarlo in mobile, onesto agli occhi di Dio,
          la sua mente, era rivolta sempre verso il cielo, glorificava sempre, il suo Creatore,

          umile e di poche parole, rimase folgorato, quando vide gli occhi
          di una piccola fanciulla, di nome Maria, non aveva mai incontrato
          una donna così perfetta! Una ragazza di poche parole,

          con un naturale sorriso schietto, Giuseppe desiderava
          una moglie genuina e quieta, che rispecchiasse il suo carattere,
          Maria, con qualche parola, riuscì a porlo a suo agio,

          per questo Giuseppe, decise di recarsi a casa di Maria,
          per chiederla in sposa.
          Composta domenica 29 novembre 2015
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Maria

            Maria piccola e semplice ragazza,
            giovane ebrea ultima figlia
            di Gioacchino e Anna, genitori avanti con gli anni,

            io penso che era una bambina straordinaria,
            con una dolcezza infinita, forse Dio ha creato
            le bellezze della terra e dell'universo,

            per rendere omaggio a questa creatura immacolata,
            giglio della santa trinità. Dio ha amato questo pensiero,
            solo per lei, maria nella culla brillava come le stelle,

            gli angeli cantavano dolci ninne nanne, per non farla piangere
            e il raggio della luna oltrepassava la piccola finestra,
            raggiungeva i suoi piccoli occhi, rendendoli astri luminosi di bontà,

            la piccola maria con una madre anziana, imparò a fare
            tutte le cose da sola, aiutava sua madre e suo padre,
            ma presto capì l'importanza di Dio nel suo cuore,

            durante il giorno, seduta sotto un albero,
            o alla luce del tramonto, pregava molto il suo signore,
            innocente e pura, circondata dai cherubini e serafini,

            e per la prima volta a quattordici anni, incontrò
            lo sguardo di un giovane, di qualche anno più di lei,
            il suo destino divino era arrivato...

            il volto di maria era pieno, della grazia potente, del suo creatore.
            Composta domenica 29 novembre 2015
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              Scritta da: Daniela Cesta
              in Poesie (Poesie generazionali)

              la morte

              Teniamo i nostri ricordi nel cuore
              memorie gioiose, accendono speranza,
              ricordiamo il volto di chi è volato in cielo per sempre,

              il distacco è doloroso e devastante, non possiamo fare nulla,
              quando noi nasciamo cominciamo subito ad andare verso la morte,
              sistemata alla nostra sinistra, mai ci abbandona,

              tutto cambia nel cielo! No esistono più i legami terreni,
              moglie e marito, figlio e madre, padre, nonno, sorella o fratello,
              ognuno di noi segue la sua luce, e saremo tutti amici! Anime che brillano e...

              chissà quale misteriosa bellezza, attende tutti! Situazioni di
              indescrivibile bellezza, terre sconosciute, acque limpide
              dove la luce del sole, mai tramonta,

              la nostra anima brilla piu del sole, finalmente ha ritrovato
              la sua libertà, dopo essere stata prigioniera, del corpo terreno,
              per questo motivo, non piangere colui che muore, ci ha solo preceduto e aspetta.

              Adesso che siamo vivi, la morte terrorizza, ma un giorno, dobbiamo affrontarla,
              con la malattia, o incidente, ma il nostro cuore si fermerà,
              e noi voleremo dove sono gli angeli, abbiate fede, sempre.
              Composta venerdì 27 novembre 2015
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                Scritta da: Daniela Cesta
                in Poesie (Poesie generazionali)

                il cuore

                Il mio cuore è piccolo e pulsante
                pieno di sentimento e sensazione,

                silenzioso e tenebroso, vivace, esuberante,
                energico, vigoroso, intenso, brillante,

                gli occhi del mio cuore, vedono piu degli occhi, sotto la mente,
                ama il profumo delle rose appena raccolte,

                il cuore è un profondo abisso, inspiegabile
                cerca l'amore eterno e non lo trova mai,

                in ogni cuore c'è un pizzico dello spirito di Dio,
                c'è l'intero firmamento, la maestosità di ogni sentimento,

                quando il cuore si innamora, diventa il padrone della nostra mente,
                trascina l'intelletto attraverso i suoi battiti e il cervello non comprende più

                la ragione è annientata, perché la potenza del cuore, non ha limite!
                L'emotività è nel cuore e lo spirito guida noi,

                nella nostra testa abbiamo i pensieri nel cuore le emozioni
                commozione, eccitazione, impressione, trepidazione, turbamento.

                Il cuore è sempre giovane e trepidante, ascoltalo, mentre, osservi le stelle.
                Il mio cuore sognatore, batte insieme all'universo

                per l'eternità.
                Composta venerdì 27 novembre 2015
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                  Scritta da: Daniela Cesta
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Le rondini

                  Le rondini sono partite per i paesi caldi,
                  io le ho viste tempo fa e ne sono rimasta affascinata,
                  le loro ali magiche, carezzavano il rosso cielo,

                  sembrava di sentire il loro respiro d'amore
                  che si intrecciavano con i miei pensieri,
                  garrivano allegre, giocando tra i tetti e il cielo

                  le rondini non sono mai afflitte, inseguono la primavera
                  girandole del mondo, non conoscono tristezza,
                  straordinarie e belle, nella loro semplice schiettezza,

                  padrone, del cielo caldo, di belle stagioni,
                  sfrecciano veloci come saette nell'aria tiepida,
                  maliziose, audacie nella loro innocenza.
                  Composta venerdì 27 novembre 2015
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                    Scritta da: Daniela Cesta
                    in Poesie (Poesie generazionali)

                    La solitudine

                    Il colore della solitudine è il grigio,
                    non bisogna averne paura,
                    la solitudine può essere quieta, gioiosa, tranquilla,

                    la solitudine è libertà dello spirito e della mente,
                    fare quello che, piace a noi stessi
                    orgogliosamente soli, con i nostri pensieri

                    la solitudine arricchisce, con la contemplazione,
                    possiamo brillare come le stelle nel cielo,
                    gli astri brillano nel vuoto, solitari,

                    la solitudine non è abbandono, isolamento, lontananza, ritiro,
                    essere soli, può arricchire la nostra anima,
                    la solitudine ama l'amicizia, la compagnia e le risate,

                    ma, il solitario ama vivere, solo nella sua casa,
                    ma, esistono anche persone che, non amano essere soli,
                    per loro il silenzio è orribile, e devastante,

                    sentono incomprensione, sofferenza nel loro cuore,
                    smarrimento nel nulla... e piangono.
                    Io dico: amate la vostra solitudine!

                    Riempirla con pensieri positivi, fare ciò che desiderate,
                    non avete obblighi con nessuno e nessuno può dire a voi
                    quello che dovete fare o come dovete vivere...

                    la solitudine è soggettiva, conosco delle persone che,
                    sono sempre in compagnia, eppure sentono di
                    essere soli, anche in mezzo alla gente.

                    Io amo i miei momenti solitari, canto, rido,
                    ascolto musica, scrivo, ho cura di me stessa
                    amo la natura e amo Dio.
                    Composta giovedì 26 novembre 2015
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