Poesie generazionali


Scritta da: LAURA TOFFOLI
in Poesie (Poesie generazionali)

Piccole e preziose emozioni dell'inverno

I fiumi di gennaio della mia terra
sono secchi, ghiacciati e neri
pungenti per gli aghi di foglie
e macchiati di rosse bolle,
accompagnati nel loro fermo cammino
da sterpi che ritti come dita
sembrano indicare il cielo:
un cielo col bavero
dove a stento una fievole luce compare,
e poi il pigolare d'uccelli infreddoliti
tra righe di sassi di fossati stanchi,
piegati dalla brina che imbianca ogni mattina,
e nascosti agli occhi fissi degli uomini manichino
ecco tasche di bacche e di semi oleosi
tra ciuffi d'aghi d'odoroso pino,
scrigni d'un inverno che ai pochi
regala emozioni, quelle vere
che si trovano come vene
sotto la pelle della natura amica.
Composta lunedì 21 dicembre 2015
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    Scritta da: LAURA TOFFOLI
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Pensieri poetici di vita
    sospesi i nostri passi
    divengono sassi sulla via
    quando cadono dal sogno...
    potessi sorprendere il giorno
    nel suo intercedere cadenzato;
    le fauci che s'aprono con l'occhio vigile del mattino
    divorano l'ore che si imbrattano di colori,
    di ruvidezze, di stanchezze e di suoni.
    Aggrovigliato è il senso che serpeggia
    nella lavagna di un destino che si muove
    quando il gesso lascia la sua scia,
    solo la fede in se stessi coglie l'attimo ruggente
    per portarsi via l'ombra che si appiattisce
    sul verde cammino.
    Composta giovedì 17 dicembre 2015
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      Scritta da: Alexandra Romano
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Oggi, caldo giorno d'inverno

      Oggi, quasi giorno di mezza estate,
      quasi come se fosse il preannuncio dell'inizio di un nuovo amore.
      Non il solito giorno invernale,
      ma un giorno caldo,
      con il sole che scalda perfino il cuore.

      Oggi, il sole brilla e riflette se stesso nel mare,
      e non è cosa da niente,
      perché ciò è frutto di uno raro splendore,
      determinato dalla vistosità del nostro sentimento.

      Oggi, è un giorno diverso,
      forse perché tutto è più immenso,
      il cielo, il mare, il nostro orizzonte...
      Il sole, sembra voglia far sorridere chiunque,
      perché chi sorridere splende,
      e forse, oscura tutto ciò che è mesto nella propria mente;
      un semplice sorriso, ma così rilevante.
      Composta lunedì 7 dicembre 2015
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        Scritta da: Claudio De Lutio
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Il perdono

        Mi parli, mi sorridi e
        all'improvviso
        pe' i baci che ti do su quel bel viso
        tu muti il gran fervor che hai addosso
        dicendo di finirla tosto tosto.

        Mi alzo, mi dispero e
        muto muto
        rimango a contemplar soffitto e muro
        cercando di nasconder a più non posso
        la rabbia che mi rode fino all'osso.

        Ma dopo che è trascorso un po' di tempo
        o per dimenticanza, o convenienza
        tornando la baldanza e l'impazienza
        di ribaciar ancor quel tuo visino
        m'accorgo che mi hai già perdonato
        e io ancor di più, mio cuoricino!
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          Scritta da: Claudio De Lutio
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Chiedo... decisa

          Stasera usciamo? Mi chiedevi spesso
          che a volte mi sembravi una tortura
          però già pronta col cappotto addosso
          il "si" lo avevi estorto con bravura.

          Andiamo in quel locale che ti piace?
          Dicevi in auto mentre io guidavo
          non senza approfittare di chi tace
          com'io facevo che non ricordavo.

          Com'è Brigitte, la mia più cara amica?
          Poi che il mio sguardo a lei t'infastidiva
          a domandar col finto riso a mimica
          mi costringevi a ciò che dir tradiva.

          Ti piace il mio rossetto? E i miei stivali?
          Con occhi dolci e mano nella mano
          la tua attrazione non avea eguali
          quando il sottrarsi a lei parea invano.

          Mi ami, è vero? Oppure non mi ami?
          Pur che sapevi che non sempre piace
          chi amor decanta a chi l'amor richiami
          se a volte appaga più chi guarda e tace.

          Torniamo a casa che s'è fatto tardi?
          Non era che l'inizio del più bello
          perché lettori cari i vostri azzardi
          tali non son e "a letto" è proprio quello.
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            Scritta da: Claudio De Lutio
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Lì... al di là delle nuvole

            Al di là delle nuvole,
            c'è un posto che non è vicino e non è lontano.
            È sempre lì!
            È un regalo... è un dono per ciascuno.
            È al di là delle nuvole...
            Il biglietto del viaggio di andata per raggiungerlo
            è tutto quello che bisogna lasciarsi alle spalle.
            È un riappropriarsi l'anima... è un ritorno al sereno.
            È proprio lì!
            Al di là delle nuvole.
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              Scritta da: Claudio De Lutio
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Donne di sera

              Le donne di sera diventan più belle
              coi visi truccati, le pieghe ai capelli
              le gonne stirate e sotto le scarpe
              per gambe allungate, a sfoggio più alte.

              Si ammirano all'ombra e corpi sottili
              risaltano forme, adottano stili.

              Son belle di sera le donne anche dentro:
              regalano amori... "costrette" si vendono.
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                Scritta da: Daniela Cesta
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Le campane

                Quando ero dentro la pancia di mia madre,
                sentivo il suono delle campane,
                hanno cresciuto me, bella la melodia delle campane,

                è l'armoniosa musica della voce di Dio,
                che aleggia nell'aria come fiocchi di luce benedetta
                il suono squillante e i suoi rintocchi dolci,

                sono la nostra vita intrecciata al Signore,
                suoni argentini di preghiera, la luce che chiama
                al cenacolo della Parola Sacra,

                accompagna me da quando sono nata,
                nel battesimo, nella comunione, ogni domenica,
                nel vespro di tutti i giorni, ogni notte di Natale e Pasqua,

                alle sette del mattino, per la gloria di Dio,
                e un giorno, il rintocco accompagnerà me
                nell'ultima entrata nella chiesa,

                prima di andare al cimitero,
                amo le campane e la sensazione che donano
                l'espressione di vigilanza per tutti i cristiani.
                Composta martedì 22 dicembre 2015
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                  Scritta da: Daniela Cesta
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Io sono Maria

                  Io sono Maria, ho portato nel grembo
                  Gesù Cristo, il figlio di Dio,
                  ho avuto questo grande dono, dal Creatore della vita,

                  il Padre ha donato a me potenza
                  il Figlio ha donato a me sapienza,
                  lo Spirito Santo mi ha donato  amore infinito,

                  mi hanno avvolta con luce divina,
                  benedicendo la mia vita, ho capito la grandezza del Signore!
                  Io sono la serva del Signore la sua volontà è in me,

                  Io Maria, sono la Testimone del mio Dio,
                  la discepola del  figlio amato,
                  e chiedo a tutta la terra, di amarlo, contemplarlo,

                  benedicendolo tutti i giorni, pregando e invocandolo,
                  intercedo per tutta l'umanità, sempre,
                  ma per aiutarvi ho bisogno delle vostre preghiere,

                  è mio desiderio continuo condurre tutti, nella luce di Dio,
                  voglio salvare, proteggere, guidare
                  santificare e governare, l'intera umanità.
                  Composta domenica 20 dicembre 2015
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                    Scritta da: Daniela Cesta
                    in Poesie (Poesie generazionali)

                    Aspettando il Natale

                    Lasciamoci sorprendere dal Natale
                    avvolgiamoci nella sua pace, umiltà, gioia,
                    ci trasmette la vera vita, anche nella sofferenza,

                    rinnoviamo il nostro spirito, accumuliamo
                    tesori infiniti per il granaio del cielo,
                    le promesse di Gesù Cristo sono le verità,

                    che l'avvento dona a tutti, nella fiducia del cuore,
                    diventiamo tutti fanciulli intorno, al bambino divino,
                    con buoni e semplici sentimenti,

                    tempo di carità, gioia, gentilezza, compassione,
                    le campane sono la melodia degli angeli,
                    la voce di Dio che chiama dalla sua chiesa,

                    e noi tutti, di nuovo fanciulli, godiamo tra le mura
                    della nostra casa, prepariamo il presepe
                    e il nostro spirito per la venuta del Signore.
                    Composta venerdì 18 dicembre 2015
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