Poesie generazionali


Scritta da: geggio
in Poesie (Poesie generazionali)
Tutto se n'è andato
come un soffio
spegnendo la fiamma
sorvolando nella nottata
la luce si è spenta
è finita
la serata è morta

perseguitato da continui pensieri
cibo spazzatura
figa vista e non toccata
scrivere di una serata conclusa
in un ricordo

butei persi che abbandonano il campo di battaglia

questa fottuta guerra

non è da farsi

ovunque
ogni volta
la solita storia
scimmia di bianca
scimmia di erba
scimmia di figa

nulla cambia in questo posto

mi unisco a loro
congelando

siamo giunti alla fine
tutto si ripete e tutto torna

i ricchi fanno i ricchi
e spendono in continuazione

i poveri fanno i poveri
e bevono con me

rubando un sorriso
cercando la felicità

che mai troveranno
ma noi siamo fatti così

esploratori
sognatori
amanti

in questa fottuta vita se ti accontenti
muori
svanisci
e finisci.
Composta venerdì 23 settembre 2016
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Scuola lontana

    Mi sembra ieri,
    di avere ancora con me,
    la borsa a tracolla,
    sento ancora
    l'odore di gesso,
    di carta nuova,
    di penne
    e gomme da cancellare;
    la campanella al mattino presto,
    il freddo e la brina per le strade,
    le vetrate scolastiche,
    con le scale,
    i bidelli
    lavativi
    e con poca voglia di lavorare,
    altri invece,
    simpatici,
    e più saggi dei maestri;
    odore di gioventù passata,
    di giovinezza,
    di forza,
    come erano diverse allora,
    tante cose,
    altri tempi;
    e i compagni,
    che fine avranno fatto,
    chi bene, chi male.
    Composta venerdì 23 settembre 2016
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie generazionali)

      La mela

      New York city
      New York
      La grande mela,
      Metropoli
      Immane,
      Grigia,
      Piena di cemento,
      edifici,
      strutture avveniristiche,
      coi locali,
      i pub,
      i fast food,
      le rosticcerie,
      come nei film di Robert Redford,
      la mela,
      coi suoi viali immensi,
      i negozi di lusso
      Tiffany,
      le vie
      di asfalto,
      le panchine di legno di Central Park,
      come nei film di Woody Allen,
      città grande e un po' triste,
      imbevuta di malinconia,
      specie d'autunno.
      Composta giovedì 22 settembre 2016
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        Un'isola che non c'è

        Profughi sognatori raggirati
        dalle interminabili persecuzioni
        camminano, scappano
        dalla disperazione
        che non li lascerà
        neanche su terre
        sconosciute
        isole assaltate
        e confuse
        alla resa costretti
        dire basta
        agli sbarchi continui
        di popoli ammassati
        naufragati per l'infinita
        drammatica infelicità
        di un'isola che non c'è
        che cercano ancora
        rimanendo ad aspettare.
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          Scritta da: Lucia Quarta
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Tu che ti rendi perfetto

          La convinzione di cosa?
          Di essere migliori! Ma di chi?
          Chi sei, se cerchi amore
          quando non lo sai dare.
          Chi sei se cerchi rispetto
          e non sai rispettare
          e non sai cosa vuol dire!
          Chi sei se vuoi solo comandare
          comportandoti da padrone
          dettando leggi, mentre tu non sai nemmeno cosa vuoi dire.
          Chi sei tu mentre gli altri sono felici per
          non gioire anche tu!
          Ma chi sei, se non sai cosa vuoi tu dalla vita.
          Composta mercoledì 7 settembre 2016
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            Scritta da: Chiara Ciri
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Amo

            Quanto è stupida la mente umana.
            Ma è quella che sopravvive.
            Troppe parole non dette.
            Troppi sguardi negati.
            Troppi gesti omessi.
            O abbracci assenti.
            Senza sapere magari, che è l'ultima volta di ogni cosa.
            L'ultimo sguardo.
            L'ultima parola.
            L'ultimo gesto. Abbraccio.
            O un'altra cosa.
            Se sapessimo che forse non esiste un oltre,
            che forse non ci sarà un dopo,
            perderemmo meno tempo a fingere di non averne bisogno.
            Composta sabato 27 agosto 2016
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              Scritta da: Marta Emme
              in Poesie (Poesie generazionali)

              O Dio!

              Un cuore che non ha amore
              impara a odiare.
              Sarà il suo operare, poi,
              a precipitarti addosso,
              con una furia inaudita
              o con sottile ingegno,
              profittando delle tue debolezze.
              E non par una sfida
              alla tua nobiltà
              tanta penosa crudeltà.
              Ma se amor avrai
              fender non dovrai;
              così, serenamente,
              soppesar saprai
              e tanto onore
              con bontà ricambierai.
              Composta mercoledì 10 agosto 2016
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                in Poesie (Poesie generazionali)
                Ho vinto i miei fantasmi
                con un tocco di penna
                e devo rinnovare ogni giorno
                la magia della parola,
                perché non credo ai miracoli,
                ma poi accadono sempre.
                Se la musica non basta,
                se il dolore è acuto e strazia la poesia,
                il dire sa creare misteri di bellezza
                e ogni desiderio cade pesante, esaudito,
                finisce alla terra da cui era nato.
                Composta lunedì 15 agosto 2016
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