Poesie d'Autore


Scritta da: FEDERICO TOSON
in Poesie (Poesie d'Autore)

Il caldo vivere

Calore intenso del capo suo tra la spalla e il collo,
quasi a lenir le mie gote arrossate già
da l'amor funesto del tempo che fu.

La marcia del mio cuore potente,
lei che se ne accorge
lo stupir del volto mio che sta volta m'ha compreso,
compreso e spinto in un angolo, dove luce soffusa
introduce il fascio della vita: bianco
che sà di redenzione
io redento a luccicar le lacrim'mie...

Scoperto
caddo inerme,
stavolta so'l destino suo.
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    Scritta da: Giorgio De Luca
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La bella addormentata

    Con i capelli sciolti al vento, distesa,
    riposa la bella addormentata.

    Nel lento spogliare
    gocce di rugiada
    le bagnano il viso.

    Spalanca i suadenti occhi.

    Scalando l'mponente vetta,
    sognava d'innamorarsi di lei.

    Nel cuore il ricordo.

    Lungo le pendici del Gran Sasso
    si è fermato il Cavaliere:

    aspetta il risveglio della Principessa
    per la risposta d'amore.
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      Scritta da: Eclissi
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Prima di venire

      Prima di venire
      Portami tre rose rosse
      Prima di venire
      Portami un grosso ditale
      Perché devo ricucirmi il cuore
      E portami una lunga pazienza
      Grande come un telo d'amore
      Prima di venire
      Dai un calcio al muro di fronte
      Perché li dentro c'è la spia
      Che ha guardato in faccia il mio amore
      Prima di venire
      Socchiudi piano la porta
      E se io sto piangendo
      Chiama i violini migliori
      Prima di venire
      Dimmi che sei già andato via
      Perché io mi spaventerei
      E prima di andare via
      Smetti di salutarmi
      Perché a lungo io non vivrei.
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        Scritta da: Antonino Gatto
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Foglia d'autunno

        Cade l'autunno e l'inverno è vicino,
        si spogliano gli alberi dalla sera al mattino,
        e così anche un uomo, nel suo triste dolore,
        ha vissuto la sofferenza di una foglia che muore.

        Se fosse bastato, al suo corpo malato,
        una valvola o un transistor, lui lo avrebbe trovato,
        ma non esiste una cura che possa guarire,
        il male che un giorno lo ha visto sfiorire.

        Questo è il destino, delle povere foglie,
        che nascono tenere, verdi, germoglie,
        per vivere al vento il loro splendore,
        e donare alla terra le loro ultime ore.

        Ci resta l'amaro di una foglia spezzata,
        il triste rimorso di una vita sfumata,
        le gioie ed i ricordi che conserveremo nel cuore,
        di un uomo che a tutti, ha donato il suo Amore.

        Dalla terra son nate e così finiranno,
        tutte le foglie che un giorno cadranno,
        chi prima e chi dopo, senza darne ragione,
        lasceranno un gran vuoto, sulle fronde del cuore.
        Composta lunedì 20 settembre 2010
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Ascolta

          Ascolta....
          Non lasciar fuggire l'amore
          non arrenderti all'orgoglio.

          Ascolta...
          Il rumore delle lacrime
          il sangue che esce dal cuore.
          Quella voglia di "ancora",
          di sognare e respirare.

          Ascolta...
          Il freddo della sua assenza
          delle parole che mancano
          il tempo che non scorre
          e che lentamente uccide

          Prendi quell'orgoglio
          asciuga le lacrime
          rincorri l'amore
          e vivi il calore di domani.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            La Morte

            Morte. Ti giuro, non voglio pensarti,
            perché tanto mi fai paura:
            lascia che il tempo passi
            ché di morir non ho premura.

            Tanto il pensier mi assilla
            e nella notte, quando è silenzio,
            questo mio cuor vacilla,
            ché il tuo fruscio io sento.

            E mai riposi, sempre tormenti,
            nessuno può essere ribelle;
            non guardi il tempo e ti presenti
            togliendoci affetti e cose belle.

            E non ti piange il cuore
            Se spesso rapisci all'improvviso;
            non hai pietà e amore,
            non c'è speranza sul tuo viso.

            Ti prego Morte, quando decidi
            ti chiedo un po' di tenerezza;
            non tormentarmi tanto, sorridi!
            Non farmi male, mieti con dolcezza.
            Composta lunedì 20 settembre 2010
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