Poesie d'Autore


Scritta da: Silvio Squillante
in Poesie (Poesie d'Autore)

Pioggia fredda d'estate...

Pioggia fredda d'estate,
lento gocciolare
di uno splendido dolore passato...
c'è una giovinetta nel suo letto,
bagnata dalla noia dell'inverno
si richiude in se stessa.
Ricorda bene l'isegnamento materno
datole in primavera, a cui pensava di credere,
ma che la prima mareggiata di passione
portò via in un effimero amore
fatto di spuma e di bugie.
Composta giovedì 30 settembre 2010
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    Scritta da: Roberta68
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    10 agosto

    San Lorenzo, io lo so perché tanto
    di stelle per l'aria tranquilla
    arde e cade, perché sì gran pianto
    nel concavo cielo favilla.
    Ritornava una rondine al tetto:
    l'uccisero: cadde tra spini:
    ella aveva nel becco un insetto:
    la cena dei suoi rondinini.
    Ora è là, come in croce, che tende
    quel verme a quel cielo lontano;
    e il suo nido è nell'ombra, che attende
    che pigola sempre più piano.
    Anche un uomo tornava al suo nido:
    l'uccisero: disse: Perdono;
    e restò negli aperti occhi un grido:
    portava due bambole in dono...
    Ora là, nella casa romita,
    lo aspettano, aspettano in vano:
    egli immobile, attonito, addita
    le bambole al cielo lontano.
    E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
    sereni, infinito, immortale,
    oh! d'un pianto di stelle lo inondi
    quest'atomo opaco del Male!
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Forse...

      Dietro i vetri vedo passare quello che non si aspetta
      le stagioni in fretta
      senza avvertire
      le foglie ed i fiori le colline ed i monti
      allungando lo sguardo senza intervenire
      immagino oltre e canto.
      Nuvole che con il vento cambiano direzione
      colore ed umore
      piangono ancora forse con me nei miei giorni tristi
      ed ancora col sole riportano calore
      a questa pena che ho sempre in cuore.
      Ora tempesta ora un volo di uccelli
      Il cielo si riempie con l'arcobaleno.
      È la mia vita
      che così continua ed io sto a guardare senza cambiare
      spettatrice mio malgrado per paura di cadere
      e la voglia di uscire
      di bagnarmi sotto quella pioggia
      di guardare il sole senza farmi accecare
      cogliere quel fiore che non ho potuto
      forse per mancanza di coraggio
      non ho mai voluto.
      Eppure avevo forse possibilità
      di un cambio di stagione
      potevo scegliere di fare.... invece...
      sono rimasta dietro i vetri a pensare.
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        Scritta da: Antonino Gatto
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Il mio ultimo bicchiere

        Spengo le luci, nel silenzio della solita stanza,
        che mi calza sempre più stretta,
        ed anche la mia presenza, non mi è più amica.
        Soffoco i rumori, tacendo ogni respiro,
        silenziando ogni suono...
        e con un po' di coraggio,
        cercando per la prima volta,
        d'ascoltare le urla, che mi bruciano dentro.
        Mi corico accorgendomi, d'esser stata fedele
        soltanto al mio solito cuscino,
        che resta, l'unico testimone
        delle mie lacrime nascoste,
        ed incomincio a pensare,
        alle occasioni perdute,
        ai miei errori, ed ai miei anni,
        con l'unico rammarico di averli quasi perduti,
        buttati, inseguendo il solito miraggio,
        che troppo spesso,
        aveva le sembianze di un uomo,
        quello sbagliato...

        Ci sono troppe ferite sul mio cuore,
        e sul mio corpo, che ho sempre usato senza pudore,
        un po' di alcol ed il rituale che si ripete,
        per poi col sesso, saziare entrambi la nostra sete.

        Non è così che potrò mai cambiar la vita,
        fingendomi sempre protagonista di una partita,
        che ho sempre perso ancora prima d'incominciare,
        per non capire la differenza fra il dire ed il fare.

        Ma questa volta non voglio scuse, e sono pronta,
        io sono stanca, di questa vita, sempre più spenta,
        questo mio corpo, nessuno più lo bacerà,
        se non quell'uomo, che un giorno io farò papà.

        Il primo passo, è la mia ultima sigaretta,
        che a ruota segue, il mio ultimo bicchiere,
        ed il mio corpo, lo avrà chi, non avrà fretta,
        di sedermi accanto, pronto ad offrirmi, solo da bere!
        Composta giovedì 30 settembre 2010
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Come vorrei...

          Alchimia al primo incontro
          e senza rendermi conto
          ero già tua
          se il poi è la distanza
          non posso restare senza.
          Sogno le tue mani... gli occhi tuoi
          voglio la presenza
          non mi accontento di pensarti
          voglio accarezzarti....
          Se questo amore ha un prezzo voglio pagare
          elemosinerò per poterti avere
          e quello che ora è mio
          è già nel cuore
          io vivrò per te come tu per me
          respireremo amore....
          E quando le parole mie non sentirai
          guarda nei miei occhi
          lì le troverai.
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            Scritta da: FEDERICO TOSON
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Malinconia

            Malinconia,
            amara question d'umore
            chi già udì in cuor suo il triste sentimento, non può altro che tentar di percepir
            l'olezzo lento dello scorrere del tempo;
            Comprensione che t'avvicini e t'allontani
            amor che non esisti e che vuoi sembrar,
            fuggi dalla mia mente impervia e lascia che io m'accommiati nel mio dolce esser io.

            Io che nel saper della mente raccolgo novizie cose,
            che m'affrango nell'oblio del essere cosa,
            che mi ramifico con le mie gesta su quella quercia d'età non mia.

            Amara malinconia.
            Composta mercoledì 3 marzo 2010
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              Scritta da: FEDERICO TOSON
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Una fragile esistenza

              Tengo il ciel'
              Stretto
              Nella mano.

              In un acuto mutismo
              vedo l'alba schiudersi fra le dita,
              che dolce il riverbero del sole
              così fievole da zittire
              il cinguettio dei pennuti,
              così potente da riscaldare
              le più bianche negligenze,
              e pian piano esso s'innalza
              portando con sé la sua eccelsa
              meraviglia.
              Composta mercoledì 3 marzo 2010
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