Poesie d'Autore


Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie d'Autore)

Quando il sole splenderà

Verrà il giorno che hai sempre sognato,
ti verrà incontro, porgendoti la mano,
una lacrima scalderà il tuo viso,
il tuo cuore vibrerà,
e tu con un sorriso,
troverai la forza,
per abbracciare chi hai desiderato
più di ogni altra cosa al mondo.
Non basteranno le lacrime
per descrivere l'emozione,
non serviranno parole,
per far parlare il tuo cuore,
come non basteranno i colori
per ridipingere tutte le immagini
che avevi sepolto nel cuore.
Presto il sole risplenderà
attorno a te,
portando la magia della vita
nel tuo piccolo grande universo
che pensavi di avere perso!
Composta sabato 4 settembre 2010
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    Scritta da: Gabriella Bellino
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La pace nel cuore

    Giuda,
    figura emblematica
    di un male che si fa persona
    ma elemento chiave
    per il riscatto dell'umanità,
    frutto dell'amore
    di un Dio
    che ha lanciato il sasso
    senza sottrarre il braccio,
    anzi porge la mano
    a chi l'attende
    e lo ospita nel suo cuore
    in cambio di una pace
    che solo Lui sa dare,
    mentre i Giuda
    stanno a guardare
    l'alba di un giorno
    che non vedono arrivare.
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      Scritta da: Gabriella Bellino
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il verso dell'universo

      Mi guardo intorno
      e non mi riconosco
      perché il mio mondo
      si è rifugiato in fondo
      a un oceano di emozioni
      da cui è emerso
      quando stufo
      di quest'universo
      mi ha rivelato quello
      che palpitava nel petto,
      ansioso di raccontare
      la storia più bella,
      quella di un universo
      in cerca di un senso
      trovandolo in un verso.
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        Scritta da: Gabriella Bellino
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Il significato perduto (alle vittime del Pakistan)

        Urla,
        soffocate dal fango
        che ha sepolto vive
        migliaia di persone,
        protagoniste
        di un'ecatombe biblica
        per proporzioni
        e per catastrofici effetti
        sui superstiti,
        tra cui bimbi indifesi
        mangiati vivi da mosche
        che assistono impotenti
        alle loro agonie,
        mentre il Mondo
        resta a guardare
        attonito e indifferente
        a una sofferenza
        che non lo riguarda
        ritenendosi innocente
        di fronte agli scherzi di un tempo
        che porge su un piatto d'argento
        la testa di innocenti
        senza la richiesta
        di una Salomè
        che si spogli dai veli
        bensì si assiste ai volti
        che ne sono coperti
        in modo più spudorato,
        sottraendosi così alla vista
        di quelle vittime
        in virtù dell'esser parte
        di una società
        cosiddetta civile,
        solo perché compra il pane
        o si ammira in uno specchio,
        senza badar di soffocare
        l'altrui libertà
        in nome di quella propria,
        il cui prezzo è disumano
        se si pensa che quel piatto
        posto sulla bilancia
        avente come contrappeso
        la coscienza
        non dia come risposta
        giustizia,
        perché si calpestano
        i diritti dei più deboli
        in nome di quella civiltà
        che non ha senso
        finché trincerata
        dietro l'illusione
        di una libertà
        che ha cancellato il significato,
        quello vero,
        di umanità.
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          Scritta da: Nino Lo Iacono
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Il poggio

          Il poggio che mi vide da piccino
          correre in mezzo agli alberi ombrosi
          e all'erbe incolte trapuntate a fiori
          oggi mi vede muto a cercare ricordi.

          Ruderi m'appaiono d'intorno
          alberi con rami al suol poggiati
          resti di vite che appaiono ormai sopite
          nel muto scorrere del tempo.

          Rapida m'assale quell'angoscia
          di chi leggere non sa negli occhi altrui
          e orbo, non vede permanenza
          dell'anima che ancor sospira e spera.

          Respiran le piante tutt'intorno
          a loro m'accosto e sento i suoni,
          mormorii di amori e di tristezze di quanti
          inconsci dei loro favor goderono;

          parlano anche di me, dei miei ricordi
          di cose ormai consunte e macerate
          dal tempo che sbiancò i miei capelli
          ma che verdi mantenne le memorie

          in quelle chiome intrecciate dalle storie
          antiche e giovani, minute o grandi
          ma sempre d'amore intrise o di dolore arse
          a ricordar la vita di chi passò di lì
          anche per caso, un'ora, un giorno...

          un'esistenza appare a chi d'amore visse un sol secondo.
          lì, sotto l'albero in quel poggio...
          Composta mercoledì 16 giugno 2010
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            Scritta da: Nino Lo Iacono
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Desideri

            Ti sento camminar nei miei pensieri
            in punta di piedi scalzi
            per non turbar il mio animo preso.
            Ti sento, nonostante la prudenza
            che hai nel girar nella mia mente,
            e immagino il tuo cuor che trema
            al sol pensiero di essere sorpreso
            a tentar di rubare l'amor che brami.
            Ti bramo anch'io e credo di toccarti,
            ma eterea e sogno sembri,
            rimembranza di giovanile cuore
            che indomito osava violar virtù
            a chi di virtù avea vissuto al dì,
            e solo all'agognato amore
            donato aveva il suo fiore.
            Sento ancor i i tuoi passi nel mio animo
            pesanti o di piuma, ma gravidi
            del dono che rigenera la vita.
            Amor che senza rughe t'appresti al core
            pulsante come allora, la parola
            neghi nel sublimar ricordi ancora vivi,
            nel rimarcar la vita a chi non crede,
            a rinnovar dell'animo emozioni.
            27 ago 2010 Nino Lo Iacono.
            Composta venerdì 27 agosto 2010
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              Scritta da: Silvio Squillante
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Credo...

              Credo che la vita sia
              una condizione transitoria,
              non è fatta di soli pianti,
              non è fatta solo di risa.
              Credo che la vita non vada capita,
              ma vada vissuta.
              Credo nel mio destino,
              un libro già scritto
              dove spesso ho calcato
              una calligrafia non mia.
              Credo ad una nuova anima
              ogni qual volta apro gli occhi sul sole.
              Credo d'aver un taglio profondo,
              qui dentro l'anima,
              che si rimargina solo col sudore,
              con l'amore e con gli errori.
              Credo nelle emozioni,
              quelle che sotto la pioggia
              mi danno riapro.
              Composta lunedì 30 agosto 2010
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                Scritta da: Silvio Squillante
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                - 21/08 –

                Sul tuo petto,
                odo l'ardere di un vita
                che vien vissuta
                sul delizioso andirivieni
                di un mare di passione.
                L'amore è una condizione transitoria
                della follia,
                ma noi siam sinceri quando
                ci promettiamo una lacrima di gioia,
                quando giuriamo che il sole
                albeggierà di notte solo per noi.
                Il tuo cuore vaga nella mia anima
                volendo appagare la sua fame d'amore,
                mentre si realizza il mio desiderio:
                non volerò più da solo.
                Composta lunedì 30 agosto 2010
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                  Scritta da: Antonino Gatto
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Siamo come formiche contro la guerra

                  Siamo come formiche contro la guerra
                  nude ed indifese, con i piedi per terra,
                  piccole anime in cerca di pace
                  a cui è stata tolta persino la voce.

                  Del mondo noi siamo la parte inferiore
                  attente ogni istante a non commetter l'errore,
                  di trovarci a quattr'occhi contro l'ipocrisia,
                  dell'uomo che un giorno ci porterà via.

                  Felici noi siamo nel nostro tormento
                  viviamo di poco, senza chiedere tanto,
                  vogliamo soltanto un pezzetto di terra,
                  dove giocare, senza pensare alla guerra.

                  Crediamo nella pace, amiamo la vita
                  non ci spaventa la strada in salita,
                  facciamo digiuno per intere settimane,
                  ed a stento viviamo con un pezzetto di pane.

                  ... e se un giorno i tuoi occhi incontrassero i miei,
                  rifletti un istante su quello che hai,
                  prima che la tua mente riceva l'invito,
                  di uccidere il bene con la forza di un dito.
                  Composta sabato 28 agosto 2010
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