Poesie d'Autore


Scritta da: Silvio Squillante
in Poesie (Poesie d'Autore)

Se fossi qui...

Se fossi qui,
cosa farei lo sai solo tu.
Potresti immaginarlo sai,
se sfogli un nostro incontro.
ti chiederei di smetter di respirare aria
e di respirare amore...
saremmo lì ad un passo da un sogno
sull'incontrarsi di confini e di onde.
La tua bocca sulla mia,
un sole che brucia in un tramonto,
le mie mani nelle tue,
un fiume che sfocia in un mare,
apro le mie braccia,
una pietra scagliata lontano,
il tuo cuore che si spalanca,
un cielo d'agosto chiuso in una stanza.
Dita sulle labbra,
mentre il tuo sapore sà di mare...
ti amo come non sapevo neanche di saper amare.
Composta mercoledì 18 agosto 2010
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Poesie di Rabbia

    Invettiva del tu

    Tu
    Il peggiore di tutti i tu
    Io vorrei non ci fossi più
    Che per una magia sparissi
    Che potessi fare due passi
    In avanti dove non ci fossi
    All'indietro prima che arrivassi
    Da un reame di sole e di sassi
    Tu

    Che ogni giorni mi piaci di più.
    Composta mercoledì 18 agosto 2010
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Solitudine

      La solitudine è come la pioggia.
      Si alza dal mare verso sera;
      dalle pianure lontane, distanti,
      sale verso il cielo a cui da sempre appartiene.
      E proprio dal cielo ricade sulla città.

      Piove quaggiù nelle ore crepuscolari,
      allorché tutti i vicoli si volgono verso il mattino
      e i corpi, che nulla hanno trovato,
      delusi e affranti si lasciano l'un l'altro;
      e persone che si odiano a vicenda
      sono costrette a dormire insieme in un letto unico:

      è allora che la solitudine scorre insieme ai fiumi.
      Composta domenica 21 settembre 1902
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        Scritta da: Silvio Squillante
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Il bambino barbuto rincorre
        nella notte tutti i nostri fantasmi,
        tenta di scacciarli con i suoi gemiti.
        Sparge limatura di sorrisi
        e strappa il muso
        quando esso è reclino verso sud.
        Non intende questioni di potere,
        non segue rapito e critico
        il telegiornale,
        a lui basta prestare fede nel domani
        e dormire beato stringendo il suo peluche.
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          Scritta da: Davide Bidin
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Incalzatrice della storia Freno del tempo Tu Bomba
          Giocattolo dell'universo Massima rapinatrice di cieli Non posso odiarti
          Forse che l'odio il fulmine scaltro la mascella di un asino
          La mazza nodosa di Un Milione di A. C. la clava il flagello l'ascia
          Catapulta Da Vinci tomahawk Cochise acciarino Kidd pugnale Rathbone
          Ah e la triste disperata pistola Verlaine Puskin Dillinger Bogart
          E non ha S. Michele una spada infuocata S. Giorgio una lancia Davide una fionda
          Bomba sei crudele come l'uomo ti fa e non sei più crudele del cancro
          Ogni uomo ti odia preferirebbe morire in un incidente d'auto per un fulmine annegato
          Cadendo dal tetto sulla sedia elettrica di infarto di vecchiaia di vecchiaia O Bomba
          Preferirebbe morire di qualsiasi cosa piuttosto che per te Il dito della morte è indipendente
          Non sta all'uomo che tu bum o no La Morte ha distrutto da un pezzo
          il suo azzurro inflessibile Io ti canto Bomba Prodigalità della Morte Giubileo della Morte
          Gemma dell'azzurro supremo della Morte Chi vola si schianterà al suolo la sua morte sarà diversa
          da quella dello scalatore che cadrà Morire per un cobra non è morire per del maiale guasto
          Si può morire in una palude in mare e nella notte per l'uomo nero
          Oh ci sono morti come le streghe d'Arco Agghiaccianti morti alla Boris Karloff
          Morti insensibili come un aborto morti senza tristezza come vecchio dolore Bowery
          Morti nell'abbandono come la Pena Capitale morti solenni come i senatori
          E morti impensabili come Harpo Marx le ragazze sulla copertina di Vogue la mia
          Proprio non so quanto sia terribile la MortePerBomba Posso solo immaginarlo
          Eppure nessuna morte di cui io sappia ha un'anteprima così buffa Panoramo
          una città la città New York che straripa a occhi desolati rifugio nel subway
          Centinaia e centinaia Un precipitare di umanità Tacchi alti piegati
          Capelli spinti indietro Giovani che dimenticano i pettini
          Signore che non sanno cosa fare delle borse della spesa
          Impassibili distributori automatici di gomma Ma 3° rotaia pericolosa lo stesso
          Ritz Brothers del Bronx sorpresi sul treno A
          La sorridente réclame del Schenley sorriderà sempre
          Morte Folletto Bomba Satiro Bombamorte
          Tartarughe che esplodono sopra Istanbul
          La zampa del giaguaro che balza
          per affondare presto nella neve artica
          Pinguini piombati contro la Sfinge
          La cima dell'Empire State
          sfrecciata in un campo di broccoli in Sicilia
          Eiffel a forma di C nei Magnolia Gardens
          S. Sofia atletica Bomba sportiva
          I templi dell'antichità
          finite le loro grandiose rovine
          Elettroni Protoni Neutroni
          che raccolgono capelli Esperidi
          che percorrono il dolente golf dell'Arcadia
          che raggiungono timonieri di marmo
          che entrano nell'anfiteatro finale
          con un senso di imnodia di tutte le Ilio
          annunciando torce di cipressi
          correndo con pennacchi e stendardi
          e tuttavia conoscendo Omero con passo aggraziato
          Ecco la squadra del Presente in visita
          la squadra del Passato in casa
          Lira e tuba insieme congiunte
          Odi e wurstel soda oliva uva
          galassia di gala usciere togato
          e in alta uniforme O felici posti a sedere
          Applausi e grida e fischi eterei
          La presenza bilione del più grande pubblico
          Il pandemonio di Zeus
          Hermes che corre con Owens
          La Palla lanciata da Buddha
          Cristo che picchia la palla
          Lutero che corre alla terza base
          Morte planetaria Osanna Bomba
          Fa sbocciare la rosa finale O Bomba di Primavera
          Vieni con la tua veste di verde dinamite
          libera dalla macchina l'occhio inviolato della Natura
          Davanti a te. li Passato raggrinzito
          dietro dl te il Futuro che ci saluta O Bomba
          Rimbalza nell'erbosa aria da tromba
          come la volpe nell'ultima tana
          tuo campo l'universo tua siepe la terra
          Salta Bomba rimbalza Bomba scherza a zig zag
          Le stelle uno sciame d'api nella tua borsa tintinnante
          Angeli attaccati ai tuoi piedi giubileo
          ruote di pioggialuce sul tuo scanno
          Sei attesa e guarda sei attesa
          e i cieli sono con te
          osanna Incalescente gloriosa liaison
          BOMBA O strage antifonia fusione spacco BUM
          Bomba fa l'infinito una Improvvisa fornace
          distendi il. tuo Spazzare che abbracci moltitudini
          avviati orribile agenda
          Stelle del Carro pIaneti carnaio elementi di carcassa
          Fà cadere l'universo salta ciucciante coi dito in bocca
          sui suo da tanto da tanto morto Neanche
          Dal tuo minuscolo peloso occhio spastico
          espelli diluvi dl celestiali vampiri
          Dal tuo grembo invocante
          vomita turbini di grandi vermi
          Squarcia Il tuo ventre o Bomba
          dal tuo ventre fà sciamare saluti di avvoltolo
          incalza col tuoi moncherini stellati dl iena
          lungo il margine del Paradiso
          Bomba O finale Pied Piper
          sole e lucciola valzeggiano dietro la tua sorpresa
          Dio abbandonato zimbello
          Sono la Sua rada falso-narrata apocalisse
          Lui non può sentire le un-bel-giorno
          profanazioni del tuo flauto
          Lui è rovesciato sordo nell'orecchio pustoloso del Silenziatore
          il Suo Regno un'eternità di cera vergine
          Trombe tappate non Lo annunciano
          Angeli sigillati non Lo cantano
          Un Dio senza tuoni Un Dio morto
          Bomba il tuo BUM la Sua tomba,
          Che io mi chini su un tavolo di scienza
          astrologo che guazza in prosa di draghi
          quasi esperto dl guerre bombe soprattutto bombe
          Che io sia incapace di odiare ciò che è necessario amare
          Che io non possa esistere in un mondo che consente
          un bimbo abbandonato in un parco un uomo morto sulla sedia elettrica
          Che io sia capace di ridere di tutte le cose
          dl tutte quelle che so e quelle che non so per nascondere il mio dolore
          Che dica di essere un poeta e perciò amo ogni uomo
          sapendo che le mie parole sono la riconosciuta profezia di ogni uomo
          e le mie non parole un non minore riconoscimento,
          che io sia multiforme
          uomo che Insegue le grandi bugie dell'oro
          poeta che vaga tra ceneri luminose
          come mi immagino
          un sonno con denti di squalo un mangia-uomini di sogni
          Allora non ho bisogno di esser davvero esperto di bombe
          Per fortuna perché se le bombe ml sembrassero larve
          non dubiterei che diventerebbero farfalle
          C'è un inferno per le bombe
          Sono laggiù Le vedo laggiù
          Stan li e cantano canti
          soprattutto canti tedeschi
          e due lunghissimi canti americani
          e vorrebbero che ci fossero altri canti
          specialmente canti russi e cinesi
          e qualche altro lunghissimo canto americano
          Povera piccola Bomba che non sarai mal
          un canto eschimese io ti amo
          voglio mettere una caramella
          nella tua bocca forcuta
          Una parrucca di Goldilocks sulla tua zucca pelata
          e farti saltellare con me come Hansel e Gretel
          sullo schermo di Hollywood
          O Bomba in cui tutte le cose belle
          Morali e fisiche rientrano ansiose
          fiocco di fata colto dal
          più grande albero dell'universo
          lembo di paradiso che dà
          un sole alla montagna e al formicaio
          Sto In piedi davanti alla tua fantastica porta gigliale
          Ti porto rose Midgardian muschio d'Arcadia
          Rinomati cosmetici delle ragazze del paradiso
          Dammi il benvenuto non temere, la tua porta aperta
          né il grigio ricordo del tuo freddo fantasma
          né i ruffiani del tuo tempo incerto
          il loro crudele sciogliersi terreno
          Oppenheimer è seduto
          nella buia tasca di Luce
          Fermi è disseccato nei Mozambico della Morte
          Einstein la sua boccamito
          una ghirlanda di patelle sulla testa di calamari lunari
          Fammi entrare Bomba sorgi da quell'angolo da topo gravido
          non temere le nazioni del mondo con le scope alzate
          O Bomba ti amo
          Voglio baciare il tuo clank mangiare il tuo bum
          Sei un peana un acmè dl urli
          un cappello lirico del Signor Tuono
          fai risuonare le tue ginocchia di metallo
          BUM BUM BUM BUM BUM
          BUM tu cieli e BUM tu soli
          BUM BUM tu lune tu stelle BUM
          notti tu BUM tu giorni tu BUM
          BUM BUM tu venU tu nubi tu nembi
          Fate BANG voi laghi voi Oceani BING
          Barracuda BUM e coguari BUM
          Ubanghi BANG orangutang
          BING BANG BONG BUM ape orso scimmion
          tu BANG tu BONG tu BING
          la zanna la pinna la spanna
          Si Si In mezzo a noi cadrà una bomba
          Fiori balzeranno di gioia con le radici doloranti
          Campi si inginocchieranno orgogliosi sotto gli halleluia del vento
          Bombe-garofano sbocceranno Bombe-alce rizzeranno le orecchie
          Ah molte bombe quel giorno intimidiranno gli uccelli in aspetto gentile
          Eppure non basta dire che una bomba cadrà
          sia pure sostenere che il fuoco celeste uscirà
          Sappiate che la terra madonnerà in grembo la Bomba
          che nel cuore degli uomini a venire altre bombe. nasceranno
          bombe da magistratura avvolte in ermellino tutto bello
          e si pianteranno sedute sui ringhiosi imperi della terra
          feroci con baffi d'oro.
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            Scritta da: Ishak Alioui
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Io vivo fra le nuvole. La realtà non è per me.
            La gente dice che devo scendere.
            Che le nuvole non sono un luogo per diventare adulti.
            Io sorrido a loro. Forse un giorno, dico forse un giorno qualcuno verrà verso il basso.
            Ma io mai. La realtà non è per me.
            Io resterò qui. La vista è abbastanza mozzafiato.
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