Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

La Ballata dell'Anima in piena

Da quando
il tuo sguardo è scivolato via
dai tuoi occhi,
ha camminato sul cemento,
si è arrampicato sulle mie scarpe
fino alla mia camicia,
ne ha slacciato ogni inerme bottone
e mi è entrato nell'anima,
ti ho donato una parte di me
che intendevi rubarmi.

Silenziosamente
hai poggiato i piedi
sulla mia anima.
Puoi ballarci sopra
se vuoi
ma togliti i tacchi,
fallo scalza...
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    Scritta da: Federico Reali
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Occhi Di Luce

    Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima
    Raccontano la storia di ognuno di noi
    Per leggere la sua ho dovuto scalare montagne
    Create dai suoi dolori, dalle sue delusioni
    Attraversare fiumi, laghi, mari
    Creati dalle sue lacrime versate
    Il tutto era accompagnato da una luce
    Che puntava su un punto preciso
    Quel punto preciso era un albero
    Il suo albero della speranza
    Dove teneva aggrappato tutti i suoi sogni
    Tutta la sua voglia di vivere
    E al solo mirar di quell'albero
    Sembrava d'essere in un'oasi paradisiaca.
    Composta mercoledì 2 febbraio 2011
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      Scritta da: ANDREA POLO
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Di vele e di sogni

      Hamidullah,
      a volte i tuoi
      occhi sono
      come persi nel
      vuoto
      che li inseguo
      a volte
      li ritrovo in un
      sorriso
      un po' triste un
      po'
      malinconico
      in cerca di sogni
      che
      questo mondo
      ti ha tolto.
      Perché i tuoi
      occhi che
      l'Afghanistan
      è nel buio
      che inginocchiano
      il mondo
      sono mare,
      sono
      cielo e vento
      che
      le vele bianche
      degli
      oceani aspettavano.
      Questa mattina
      medicandoti
      mi accorgo
      che
      hai un ago infisso
      nella
      pianta del piede.
      Sono
      sbalordito, nero,
      più arrabbiato
      smarrito,
      non so nemmeno
      io
      cosa mi sento ed
      il fucile
      appoggiato dietro
      il tavolo
      mi guarda in piedi.
      Forse
      camminando adesso
      che
      cammini che la
      sensibilità ancor ti
      manca
      alle piante l'ago
      si è
      conficcato nella tua
      carne
      senza te ne accorgessi.
      Ed i tuoi passi
      che
      ancor non sentono,
      penso,
      sono i passi del mio
      mondo, di noi,
      passi ciechi
      che
      calpestano campi
      di grano
      senza rimorso e
      non so
      più cosa pensare
      ma i fucili
      tacciono in questo
      giorno
      eppur la guerra è
      anche
      nei silenzi di altri
      mondi
      che falsi pregano
      nelle
      chiese la pace ma
      per loro
      e non ci sarà così
      mai pace.
      Hamidullah
      ogni volta che ti
      vedo
      mi insegni qualcosa
      e le vele
      degli oceani, di
      questi deserti
      aspettano
      il tuo
      vento, lo so.
      Ti guardo nei tuoi
      sguardi
      spesso assenti
      per
      inseguirti e mi
      chiedo
      dei tuoi sogni
      tu
      che hai visto solo
      sabbia
      e fango e piante
      senza
      fiori ne voli di
      farfalle.
      Mi chiedo triste
      che
      solo l'amore per
      una fata
      lontana mi fa
      respirare
      che le sue
      chiome
      mi accarezzano
      i pensieri
      dei desideri di un
      bambino
      calpestati da giganti
      di impronte
      che non hanno idee
      di libertà.
      Che il mondo ora
      si
      fermi e ti guardi
      che
      si fermino i giganti,
      che
      i fucili tacciano per
      sempre
      per i sogni di un
      bambino
      che del mondo sono
      la libertà cercata.
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        Scritta da: Silvio Squillante
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Rintocco secco d'orologio...

        Rintocco secco d'orologio,
        il tempo inesorabile scrive didascalie imprevedibili.
        Un giglio bianco lega la giovinetta ai suoi capelli,
        gioiosa, lieta, spensierata
        ma troppo giovane per esser donna,
        lascia il passo alla sorella
        sfrontata e bella come un narciso
        che pur d'ammirare il mondo
        nasce sui dislivelli di un burrone.

        Rintocco secco d'orologio,
        anche le più belle corolle un giorno avvizziranno.
        Nostalgico è il fratello che mi invitò al sonno,
        chiudendo mestamente gli occhi
        mi stupii di quanto fossero malinconiche
        le foglie scarlatte che scivolano via nel vento.
        Un tremito gelido mi svegliò di soprassalto.
        Vidi il padre pallido approssimarsi a me
        e seminar morte osservando impettito un vecchio abete.
        Composta venerdì 4 febbraio 2011
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          Scritta da: Antonietta
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Al Parroco di Bernalda don Mimì d Elia

          Oggi è il momento del riposo,
          dopo tante opere buone:
          ma albe lontane torneranno in loco.
          Dal mare del silenzio
          giungerà la Tua voce
          e nel cuore, dal pulpito
          scenderà la Tua parola:
          chi in Te ha creduto,
          nel Tuo buon cuore
          non sarà mai solo
          e ancora sentirà il Tuo calore!
          Un grande esempio di Fede
          hai dato alla tua gente e ancora
          dall'eterno stenderai la Tua luce
          sull'inerme affezionato gregge.
          Dal trono dell'altissimo
          elargirai come prima l'aiuto
          alle tue pecorelle smarrite
          e il tuo luminoso, carismatico sorriso
          si vestirà d'eterna gloria
          sicuro di aver fatto tutto il dovuto
          a chi con anima buona
          avrà accettato il Tuo canto.
          Vai nelle spire della luce che ti attira;
          vai dove l'anima ti conduce:
          con te sarà l'Alfa e l'Omega
          e tutti i giorni del mondo
          non avranno più mire.
          Tu, nelle braccia del Signore
          Ti nutrirai d'Amore senza fine!
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            Scritta da: edelweiss
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Amare il mondo

            Ci impegniamo, noi e non gli altri,
            unicamente noi e non gli altri,
            né chi sta in alto, né che sta in basso,
            né chi crede, né chi non crede.
            Ci impegniamo:
            senza pretendere che gli altri si impegnino per noi,
            senza giudicare chi non si impegna,
            senza accusare chi non si impegna,
            senza condannare chi non si impegna,
            senza cercare perché non si impegna.
            Se qualche cosa sentiamo di "potere"
            e lo vogliamo fermamente
            è su di noi, soltanto su di noi.
            Il mondo si muove se noi ci muoviamo,
            si muta se noi ci facciamo nuovi,
            ma imbarbarisce
            se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi.
            Ci impegniamo:
            per trovare un senso alla vita,
            a questa vita
            una ragione
            che non sia una delle tante ragioni
            che bene conosciamo
            e che non ci prendono il cuore.
            Ci impegniamo non per riordinare il mondo,
            non per rifarlo, ma per amarlo.
            Composta giovedì 3 febbraio 2011
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              Scritta da: Silvio Squillante
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Il silenzio del buio inonda la creatura d'asfalto...

              Il silenzio del buio inonda la creatura d'asfalto,
              l'ho vista piangere di piacere
              mentre una mano delicata
              la verniciava di una tenera tinta corvina.
              Egli abilmente cancellò tutto il fango di lei,
              tutte le ombre, le auto e quelle vele mai ammainate.
              Strass al neon la illuminavano,
              così sinceramente sofferente in viso da sembrare falsa,
              lei era una finta bugia adagiata sulla sabbia.
              La notte nera, insonne, incantevole
              passò lasciandomi ruvidi dubbi
              mentre la gabbianella gracchiava felicità
              pulendosi le penne dal catrame.
              Composta martedì 1 febbraio 2011
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