Poesie d'Autore


Scritta da: Silvio Squillante
in Poesie (Poesie d'Autore)

Non disdegno più l'appellativo di folle...

Non disdegno più l'appellativo di folle,
da quando esso cataloga
chi come me,
vuol esser felice ad ogni costo
e cambiare il mondo con i suoi ideali.
I saggi scrutano con sdegno la realtà,
mi invitano a cospargermi di denaro e di anni.
Rinnega la tua anima, oh poeta,
rinnega la stupida corsa
che ti vede competere col treno
e spompato poi allungare il viso
in uno stupido sorriso.
Composta martedì 8 febbraio 2011
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La Ballata dell'Anima in piena

    Da quando
    il tuo sguardo è scivolato via
    dai tuoi occhi,
    ha camminato sul cemento,
    si è arrampicato sulle mie scarpe
    fino alla mia camicia,
    ne ha slacciato ogni inerme bottone
    e mi è entrato nell'anima,
    ti ho donato una parte di me
    che intendevi rubarmi.

    Silenziosamente
    hai poggiato i piedi
    sulla mia anima.
    Puoi ballarci sopra
    se vuoi
    ma togliti i tacchi,
    fallo scalza...
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Federico Reali
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Occhi Di Luce

      Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima
      Raccontano la storia di ognuno di noi
      Per leggere la sua ho dovuto scalare montagne
      Create dai suoi dolori, dalle sue delusioni
      Attraversare fiumi, laghi, mari
      Creati dalle sue lacrime versate
      Il tutto era accompagnato da una luce
      Che puntava su un punto preciso
      Quel punto preciso era un albero
      Il suo albero della speranza
      Dove teneva aggrappato tutti i suoi sogni
      Tutta la sua voglia di vivere
      E al solo mirar di quell'albero
      Sembrava d'essere in un'oasi paradisiaca.
      Composta mercoledì 2 febbraio 2011
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: ANDREA POLO
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Di vele e di sogni

        Hamidullah,
        a volte i tuoi
        occhi sono
        come persi nel
        vuoto
        che li inseguo
        a volte
        li ritrovo in un
        sorriso
        un po' triste un
        po'
        malinconico
        in cerca di sogni
        che
        questo mondo
        ti ha tolto.
        Perché i tuoi
        occhi che
        l'Afghanistan
        è nel buio
        che inginocchiano
        il mondo
        sono mare,
        sono
        cielo e vento
        che
        le vele bianche
        degli
        oceani aspettavano.
        Questa mattina
        medicandoti
        mi accorgo
        che
        hai un ago infisso
        nella
        pianta del piede.
        Sono
        sbalordito, nero,
        più arrabbiato
        smarrito,
        non so nemmeno
        io
        cosa mi sento ed
        il fucile
        appoggiato dietro
        il tavolo
        mi guarda in piedi.
        Forse
        camminando adesso
        che
        cammini che la
        sensibilità ancor ti
        manca
        alle piante l'ago
        si è
        conficcato nella tua
        carne
        senza te ne accorgessi.
        Ed i tuoi passi
        che
        ancor non sentono,
        penso,
        sono i passi del mio
        mondo, di noi,
        passi ciechi
        che
        calpestano campi
        di grano
        senza rimorso e
        non so
        più cosa pensare
        ma i fucili
        tacciono in questo
        giorno
        eppur la guerra è
        anche
        nei silenzi di altri
        mondi
        che falsi pregano
        nelle
        chiese la pace ma
        per loro
        e non ci sarà così
        mai pace.
        Hamidullah
        ogni volta che ti
        vedo
        mi insegni qualcosa
        e le vele
        degli oceani, di
        questi deserti
        aspettano
        il tuo
        vento, lo so.
        Ti guardo nei tuoi
        sguardi
        spesso assenti
        per
        inseguirti e mi
        chiedo
        dei tuoi sogni
        tu
        che hai visto solo
        sabbia
        e fango e piante
        senza
        fiori ne voli di
        farfalle.
        Mi chiedo triste
        che
        solo l'amore per
        una fata
        lontana mi fa
        respirare
        che le sue
        chiome
        mi accarezzano
        i pensieri
        dei desideri di un
        bambino
        calpestati da giganti
        di impronte
        che non hanno idee
        di libertà.
        Che il mondo ora
        si
        fermi e ti guardi
        che
        si fermino i giganti,
        che
        i fucili tacciano per
        sempre
        per i sogni di un
        bambino
        che del mondo sono
        la libertà cercata.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Silvio Squillante
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Rintocco secco d'orologio...

          Rintocco secco d'orologio,
          il tempo inesorabile scrive didascalie imprevedibili.
          Un giglio bianco lega la giovinetta ai suoi capelli,
          gioiosa, lieta, spensierata
          ma troppo giovane per esser donna,
          lascia il passo alla sorella
          sfrontata e bella come un narciso
          che pur d'ammirare il mondo
          nasce sui dislivelli di un burrone.

          Rintocco secco d'orologio,
          anche le più belle corolle un giorno avvizziranno.
          Nostalgico è il fratello che mi invitò al sonno,
          chiudendo mestamente gli occhi
          mi stupii di quanto fossero malinconiche
          le foglie scarlatte che scivolano via nel vento.
          Un tremito gelido mi svegliò di soprassalto.
          Vidi il padre pallido approssimarsi a me
          e seminar morte osservando impettito un vecchio abete.
          Composta venerdì 4 febbraio 2011
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Antonietta
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Al Parroco di Bernalda don Mimì d Elia

            Oggi è il momento del riposo,
            dopo tante opere buone:
            ma albe lontane torneranno in loco.
            Dal mare del silenzio
            giungerà la Tua voce
            e nel cuore, dal pulpito
            scenderà la Tua parola:
            chi in Te ha creduto,
            nel Tuo buon cuore
            non sarà mai solo
            e ancora sentirà il Tuo calore!
            Un grande esempio di Fede
            hai dato alla tua gente e ancora
            dall'eterno stenderai la Tua luce
            sull'inerme affezionato gregge.
            Dal trono dell'altissimo
            elargirai come prima l'aiuto
            alle tue pecorelle smarrite
            e il tuo luminoso, carismatico sorriso
            si vestirà d'eterna gloria
            sicuro di aver fatto tutto il dovuto
            a chi con anima buona
            avrà accettato il Tuo canto.
            Vai nelle spire della luce che ti attira;
            vai dove l'anima ti conduce:
            con te sarà l'Alfa e l'Omega
            e tutti i giorni del mondo
            non avranno più mire.
            Tu, nelle braccia del Signore
            Ti nutrirai d'Amore senza fine!
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: edelweiss
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Amare il mondo

              Ci impegniamo, noi e non gli altri,
              unicamente noi e non gli altri,
              né chi sta in alto, né che sta in basso,
              né chi crede, né chi non crede.
              Ci impegniamo:
              senza pretendere che gli altri si impegnino per noi,
              senza giudicare chi non si impegna,
              senza accusare chi non si impegna,
              senza condannare chi non si impegna,
              senza cercare perché non si impegna.
              Se qualche cosa sentiamo di "potere"
              e lo vogliamo fermamente
              è su di noi, soltanto su di noi.
              Il mondo si muove se noi ci muoviamo,
              si muta se noi ci facciamo nuovi,
              ma imbarbarisce
              se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi.
              Ci impegniamo:
              per trovare un senso alla vita,
              a questa vita
              una ragione
              che non sia una delle tante ragioni
              che bene conosciamo
              e che non ci prendono il cuore.
              Ci impegniamo non per riordinare il mondo,
              non per rifarlo, ma per amarlo.
              Composta giovedì 3 febbraio 2011
              Vota la poesia: Commenta