Poesie d'Autore


Scritta da: Giorgio De Luca
in Poesie (Poesie d'Autore)

Il Pirata

14 Febbraio 2004
Ultima tappa:
Cesenatico - Cima Paradiso.

La strada non smette di salire...

Una bandana nera copre
la testa rasata del pirata,
perle di sudore disegnano il viso.

Un ghigno...

Pedala tra le nuvole,
a fatica.

Il traguardo è vicino...

Sorride.

L'ultima curva...

L'arrivo solitario a braccia alzate
tra i tornanti del cielo.

La maglia celeste!
Composta domenica 14 febbraio 2010
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    Scritta da: Antonio Prencipe
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Tradito dal suo destino

    Una poesia d'amore ho scritto per te.
    Una novella tempestosa ho raccontato
    all'anima mia per addolcirla e addomesticarla
    come ha fatto il cuore tuo mentre
    cercava di nascere nel grembo mio,
    sono la mamma rincorata da una colpa
    che la tristezza rinchiude nel vortice
    agonizzante che squarciò i sorrisi miei
    nelle notti scoperte con la pioggia
    sbattente sulla mia pelle scolpita,
    sono la figlia del sole
    dimenticata nella luna addormentata
    nei sogni ripetuti in un villaggio
    di salvezza che dannatamente ho cercato
    tra le braccia del mio amato
    che senza una verità mi ha abbandonato
    nel dolore di un libro quasi bruciato
    dalle lacrime mie lentamente poggiate
    sull'arcobaleno maestoso ricoperto ancora
    dal suono suicida dell'adolescenza mia.
    Ninna nanna, ninna ooooh
    questo figlio a chi lo do?
    Il giorno arriva disperato cercando
    quella notte bastarda che due ore prima
    si è portata via una madre ammalata d'amore
    e un figlio che mai nascerà,
    tradito dal proprio suo destino.
    Composta mercoledì 2 febbraio 2011
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      Scritta da: Antonio Prencipe
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Morirà abortendo un fiore

      Aprendo il cielo scoprii i segreti
      di una casa di campagna sparsa nei mari
      di burrasca lontani da me,
      storie rincorse dai lupi affamati di verità,
      ritornano i colori, il sangue congelato
      nella stanza tua, le mani puzzolenti del sesso
      fatto e desiderato il giorno prima.
      Dovrei togliermi il cuore dal petto
      e gettarlo in pasto ai corvi truffatori
      di vite ingrate nel sorgere del sole
      forse solo così riuscirei a godermi questa vita.
      Il fiore di una notte senza lune
      culla nel crescer dei mesi il figlio
      delle stelle guerriere di un mondo senza armi
      o bambole senza testa gettate via,
      con le gambe staccate e l'anima frantumata
      negli spazi bui di un angelo
      squarciato dal terremoto tempestivo
      in un deserto senza anime
      da poter soffrire e sopportare.
      I mesi passano cruenti, le ore migrano
      inondando la via repressa senza aurora,
      il cuore resta lì immobile e magro
      in un corpo che al terminar del mese
      getterà in mare ogni speranza stuprata
      dal destino maledettamente severo e ignobile,
      mettendo in mostra i suoi tatuaggi
      nascosti nel profondo della sua anima
      imparò a costruire castelli dorati
      nel cielo oscurato dalle nuvole color primavera
      dalle dolci piogge rinfrescate dal vento,
      finì il dolore, finì l'amore
      e nel temporale più remoto
      la vita volò via dal corpo di una vittima
      consumata dall'amore spento,
      macchiato sulla pelle sporca che ormai
      non regna più nel suo cuore
      consegnato al cielo assieme
      alla sua intrepida e dolorosa anima guerriera,
      morirà combattendo l'amore,
      morirà rincorrendo quel figlio
      che in un giorno dimenticato sulla scrivania
      fece spegnere come una candela rinchiusa
      in una stanza senza ossigeno.
      Composta lunedì 31 gennaio 2011
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        Scritta da: Egizia Russo
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Il mio diario...

        Tra le pagine
        di un diario
        scrissi cose
        del mio passato
        un segreto mai svelato!
        L'amor nostro
        ho scritturato
        la rosa rossa
        che m'hai donato
        il suo profumo
        ho catturato...
        quel diario
        cosi invecchiato
        riapro e leggo
        le cose che ho sognato...
        tra le pagine ingiallite
        la mia rosa s'è
        appassita...
        il suo profumo
        emana ancor
        che fu l'inizio
        del nostro
        amor...
        Composta domenica 30 gennaio 2011
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Amore che resta...

          Il tempo mi trova ancora alla finestra
          e so tutto di questa strada
          Il cambio di stagioni
          ma questo che sento resta
          e fiori e foglie pioggia ed arcobaleni...
          Tempeste ed ancora veleni...
          E tu che vieni e vai come più ti piace
          e qui in questa casa la mia forza giace
          aspettando i tuoi abbracci, i tuoi baci
          e mi giuri ancora ed io lascio fare.
          Sul mio corpo e nell'anima segni indelebili
          bugie che evito di ascoltare
          tutto si ferma con te, tutto si conferma
          ti amo come non si può di più
          e son passati gli anni
          e ancora mi giuri e ti lascio fare
          Il mio volto ha un solco che una lacrima ha scavato
          stanca di aspettare
          un po' di neve sui capelli
          e nel cuore sempre questo meraviglioso amore
          che ci fa bambini
          stretti e tutto il resto fuori
          siamo sempre e nonostante tutto più vicini.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Non aspettare di finire l'università,
            di innamorarti,
            di trovare lavoro,
            di sposarti,
            di avere figli,
            di vederli sistemati,
            di perdere quei dieci chili,
            che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
            la primavera,
            l'estate,
            l'autunno o l'inverno.
            Non c'è momento migliore di questo per essere felice.
            La felicità è un percorso, non una destinazione.
            Lavora come se non avessi bisogno di denaro,
            ama come se non ti avessero mai ferito e balla, come se non ti vedesse nessuno.
            Ricordati che la pelle avvizzisce,
            i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni.
            Ma l'importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
            Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.
            Dietro ogni traguardo c'è una nuova partenza.
            Dietro ogni risultato c'è un'altra sfida. Finché sei vivo, sentiti vivo.
            Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.
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              Scritta da: Antonino Gatto
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Devo andare

              Ti ho incontrato passeggiando per la via,
              mi hai colpito per la tua dolce cortesia,
              non ho avuto neanche il tempo di pensare,
              che ad un tratto, mi dicesti "devo andare"

              Ti ho rivisto, mentre uscivi dalla chiesa,
              e poi ancora con la borsa della spesa,
              ed ancora mi domando dove vivi,
              e di cosa ogni giorno tu ti privi.

              Le tue vesti sono forse un po' sgualcite,
              e di molte grandi macchie son condite,
              ma il tuo animo sembra essere immacolato,
              d'una vita che ti ha tolto, e non ti ha dato.

              Ti ho portato a casa mia per pranzare,
              mi dicesti nuovamente "devo andare"
              ma ho insistito e ti ho accolto col sorriso,
              ed una goccia di rugiada, è fiorita sul tuo viso.

              Hai avuto acqua calda in una vasca,
              due pantofole, un divano, e senza fretta,
              hai dormito dimenticando il tuo cartone,
              che hai lasciato sotto al solito lampione.

              Hai giocato abbracciando i miei bambini,
              ma hai deciso di tornare ai tuoi giardini,
              e mi chiedo ascoltando la tua storia,
              cosa prova dentro al cuore chi t'ignora.
              Composta giovedì 27 gennaio 2011
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                Scritta da: Silvio Squillante
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Lambiva il tuo cuore la ruggine...

                Lambiva il tuo cuore la ruggine,
                crocifisso dal sapore di delusione,
                tutt'altro che uno speranzoso fanciullo
                mi rammentava un fiore vivo ma curvo.

                Gioiva il tuo caldo sguardo
                nel sentire il mio cuore così turbato;
                incontrai le tue labbra in una promessa sincera
                una di quelle che per scrupolo affidi alle stelle.

                Fuori portata per la mia mente, a tastoni
                annaspavo cieco in un terribile incubo,
                mi affidai al cuore
                e sillabai sincero "Ti Amo".
                Composta giovedì 27 gennaio 2011
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