Poesie d'Autore


Scritta da: Silvio Squillante
in Poesie (Poesie d'Autore)

Ero un uomo... sono un soldato...

Ero un uomo, sono un soldato soccorro i deboli e salvo vite
per questo so d'esser nel giusto.
Ero un uomo, sono un soldato ho letto negli occhi dei bambini
la mancata innocenza.
Ero un uomo, sono un soldato
nelle foto che l'allegria scatta svelte
vengo sempre un po' sfuocato.
Ero un uomo,
ero un soldato
ho incontrato
un altro uomo
ma non sono stato
io ad aver sparato.
Composta martedì 19 aprile 2011
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    Scritta da: mor-joy
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Per Ninon

    Che tu voglia fermarti da me
    dove è tanto oscura la mia vita
    e fuori le stelle si affrettano
    e tutto è uno scintillio,
    che tu conosca della vita
    un centro del movimento,
    fa di te e del tuo Amore
    per me, uno spirito buono.
    Nella mia oscurità percepisci
    la stella tanto nascosta.
    Con il tuo Amore mi ricordi
    il dolce cuore della vita.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il tuo mondo ed il mio

      È notte e rimarrei a guardare il cielo per ore,
      desiderando quella stella lontana che con il suo bagliore,
      da vita ogni sera ad un fiore stupendo,
      ed io la guardo, la seguo pur sapendo,
      che il mio amore è in un continuo crescendo.

      Illumini un mondo a me sconosciuto,
      senza nome e senza aiuto,
      e non è una follia,
      la voglia di amarti sarà la mia pazzia,
      pur sapendo che non sarai mia.

      Passano i mesi, conto le ore,
      è come un assalto al tuo cuore,
      in una mia sconfitta finirà,
      quel castello nemmeno una breccia avrà.

      Sono anni ormai che la mia è più di una fantasia,
      ed è meglio che io vada via,
      e sarà soltanto colpa mia...
      Composta giovedì 21 aprile 2011
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        Scritta da: Parolaio
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Il nucleare

        Di energia fonti pulite
        malvolentieri son seguite,
        si ricorre al nucleare
        senza troppo pensare
        all'immane sciagura
        che sconvolse la natura:
        impressa resta nella memoria
        quella triste pagina di storia
        che racchiude l'orrido delitto
        del secondo mondiale conflitto,
        allorché due soli ordigni
        di pace infransero i bei sogni.
        Anni ed anni son passati
        ed i fantasmi son tornati;
        non è certo una menzogna,
        or si ripete la vergogna:
        il disastro ancor lì evidente
        il sonno toglie a tanta gente.
        Composta mercoledì 20 aprile 2011
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          Scritta da: Antonino Gatto
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Figlio mio

          Figlio mio, perla dei miei occhi,
          luce dei miei passi,
          ombra dei miei pensieri.
          Figlio mio, frutto del mio amore,
          pace dei miei sensi,
          gioia del mio cuore.
          Figlio mio, sangue del mio sangue,
          scrigno dei miei averi,
          chiave dei miei desideri.
          Figlio mio,
          ovunque tu sia in questo momento,
          non posso fare altro
          che sentirti dentro.
          Composta mercoledì 20 aprile 2011
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            Scritta da: Antonino Gatto
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Figlio d'una poesia

            Petali strappati ad un fiore
            sono i giorni che si contano con le dita,
            a che serve il piacere dell'amore,
            se finisce con la morte di una vita?

            Ogni giorno, proprio al sorgere del sole,
            c'è una donna che si sente in alto mare,
            e di fronte ad una scelta che fa male,
            deve decidere se fermarsi o continuare.

            E mentre credi di essere sola nel cammino
            e non sei pronta per superare la nuova sfida,
            dentro di te, c'è già il suo piccolo cuoricino,
            che batte forte perché ti vede come una guida.

            C'è accanto un uomo, che un giorno lui chiamerà papà,
            e lassù in cielo un altra donna che guarda in giù,
            che fanno conto sulla tua grande capacità,
            di farti forza, stringendo i pugni, e guardando in su.

            Siamo rondini nel cielo, e siamo fatti per volare,
            c'è una voce che ti dice: ti prego non sparare!
            C'è una luce che ti segue, ed illumina il cammino,
            e sarà la tua allegria, la tua forza, il tuo bambino.

            Cara mamma, se mi ascolti, ti prego non sparare,
            voglio vivere la vita, voglio vincere e volare,
            avrò cura dei tuoi giorni, come l'ape al suo alveare,
            quando guarderai i miei occhi, non mi vorrai mai più lasciare...

            Ed un giorno un po' invecchiata, nel cassetto della vita,
            leggerò fra i tuoi gioielli questa splendida poesia,
            e asciugandomi una lacrima, ringrazierò questo poeta,
            che ha salvato la tua vita, ed ha salvato anche la mia!
            Composta venerdì 15 aprile 2011
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              Scritta da: Antonio Prencipe
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Sboccia la rosa

              Un'ala di farfalla
              su un fiore
              bagnato...
              Da rugiada fresca
              di una notte solitaria.
              Una campagna
              raffinata di follia...
              Bruciano le lacrime.
              Rinascono i sorrisi.
              Sboccia la Rosa
              in un mattino
              freddo d'inverno
              così come sboccia
              l'amore
              negli occhi,
              nel cuore morente
              di chi l'oscurità
              con mano ha toccato.
              Composta lunedì 18 aprile 2011
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                Scritta da: Marguerite
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                "Facciam" disser gli dèi, "facciamo un'opra
                chi l'uguale laggiù non sia:
                in lei la nostra possanza il mondo scopra;
                quanto in cielo può darsi, a lei si sia."
                L'alma più degna ch'un bel vel ricopra
                scelsero allor Bellezza e Leggiadrira:
                ecco Natura, ecco i celesti all'opra;
                e chi uscì lor man? La donna mia.
                Venere la beltà, Mercurio l'arte,
                il senno Giove, e dier lor grazie a lei
                Febo, Cintia, Giunon, Pallade e Marte.
                Deh! perché Amor non fu tra gli altri dèi!
                Che s'ei nel gran lavoro avea sua parte,
                l'intero paradiso era in costei.
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                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Provo a dirti finalmente un no...

                  Conoscere te e dimenticare me
                  orgoglio, parola ormai perduta
                  o sopra il vocabolario non l'ho mai letta né conosciuta
                  sono la tua ombra.... la voglia che si scontra con la tua certezza
                  quella di avermi sempre e comunque
                  un forse no... dunque
                  ora provo a dirlo
                  eppure so che mi pentirò di averlo pronunciato
                  ma provare a te che penso anch'io
                  che non mi hai mai ascoltato
                  a volte posso contraddirti
                  provare a contenerti
                  a non passare sopra la mia vita
                  quella che non ho mai avuto
                  da quando ti ho conosciuto
                  l'amore è come un bosco
                  quando entri e non sai la via per rivedere il sole
                  ti perdi e ti mancano le parole
                  ma più vai avanti e più non vedi luce
                  speri solo che in fondo ci sia pace...
                  poi riesci a capire che cambiando strada
                  forse trovi l'uscita.
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                    Scritta da: Anna De Santis
                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    E se...

                    E se...
                    se la vita insiste sulle stesse frasi
                    forse troverò il modo di cambiare
                    non avrò la forza ma dovrò piegare
                    quello che succede da quello che non esiste
                    il tempo avrà la sua giustificazione per l'amore che resiste
                    per le mani che si stringeranno senza alcun danno
                    senza chiedere ancora
                    e non sarà un sorriso fatto a denti stretti
                    sarà uno sguardo che da solo parli
                    senza dare spiegazioni
                    fatto solo di emozioni
                    e tutto finalmente avrà la sua ragione e si cambierà opinione
                    un abbraccio sarà sincero e si penserà il vero
                    senza reconditi scopi
                    niente più sarà mai nero.
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