Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Passerò per Piazza di Spagna

Sarà un cielo chiaro.
S'apriranno le strade
sul colle di pini e di pietra.
Il tumulto delle strade
non muterà quell'aria ferma.
I fiori, spruzzati
di colori alle fontane,
occhieggeranno come donne
divertite. Le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.
S'aprirà quella strada,
le pietre canteranno,
il cuore batterà sussultando
come l'acqua nelle fontane -
sarà questa la voce
che salirà le tue scale.
Le finestre sapranno
l'odore della pietra e dell'aria
mattutina. S'aprirà una porta.
Il tumulto delle strade
sarà il tumulto del cuore
nella luce smarrita.

Sarai tu - ferma e chiara.
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    Isola

    Di te amore m'attrista,
    mia terra, se oscuri profumi
    perde la sera d'aranci,
    o d'oleandri, sereno,
    cammina con rose il torrente
    che quasi n'è tocca la foce.

    Ma se torno a tue rive
    e dolce voce al canto
    chiama da strada timorosa
    non so se infanzia o amore,
    ansia d'altri cieli mi volge,
    e mi nascondo nelle perdute cose.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Asfodeli

      Madonna, se il cuore v'offersi,
      il cuore giovine e scarlatto,
      e se voi, con un magnifico atto,
      lo accettaste insieme à miei versi
      di fanciullo poeta, e se voi
      con l'olio del vostro amore
      teneste vivo il suo splendore
      e lo appagaste dè suoi
      capricci assiduamente,
      perché ieri lo faceste
      sanguinare, lo faceste
      lagrimare dolorosamente?
      Tutte le sue gocce rosse
      caddero a terra, mute,
      e poi che furono cadute
      il cuore più non si mosse
      e come per incantamento
      in ognuna fiorì un asfodelo,
      il triste giglio del cielo
      da l'eterno ammonimento.
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        Scritta da: Fiorella Cappelli
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        Un Cuore a Primavera

        Le foglie dell'inverno, accartocciate
        le spazzerà via il vento?
        Le brucerà l'estate?
        Giacciono sull'erba, morte, abbracciate

        Intorno rifiorisce già la vita
        esplode il sentimento
        di gioie profumate
        un bimbo, lo raccoglie tra le dita.

        La senti? Si rinnova, è primavera...
        Vestita di colori
        di petali di fiori
        lei canta la canzone più sincera:

        "Son tante le promesse che fa il cuore
        nell'aria è un aquilone...
        in terra una finzione
        ma quando s'innamora... è un grande Autore!"
        Composta martedì 20 marzo 2012
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          L'emigrato

          Tra le labbra
          un ramo triste di uccello migratore
          salsedine ed effimero
          per te si estendono all'infinito.
          Amiamo il mare, il suolo dei profeti, le trecce dell'amata.
          Partire verso un altro mondo:
          strade innevatesplendono musica,
          notti s'intrecciano a porte di perla
          città come coppe di cristallo.

          Uccello migratore
          credi che il mare sogni l'orizzonte
          e città di cristallo siano solo per te?
          Scaviamo trincee febbricitanti.
          Temiamo forse l'avventura sulla via di Shiràz?
          Sogniamo canzoni e torchi
          e città limpide mentre emigriamo?
          Restiamo in trincea
          siamo l'avamposto;
          in mente una visione
          la stella meridiana
          un cielo di poeta.
          Gelati passi di rivoluzionari
          si annunciano tomba
          restiamo a nutrire la rivoluzione
          di notizie felici, ostinazioni feroci e duro lavoro
          ad ogni ora.
          L'uccello migratore sia impiccato.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            L'arrivo della primavera

            Inverno fugge, zefiro rianima,
            scirocco fa tiepida l'acqua, inverno fugge.
            Il campo partorisce, al caldo freme
            la terra e ovunque il campo partorisce.
            Gioioso esplode il verde, l'albero s'infoglia
            al sole nelle valli esplode il verde.
            Già l'usignolo piange, il figlioletto
            offerto a mensa l'usignolo piange.
            Scroscia l'acqua dal monte per i lisci
            macigni e rimbombando scroscia l'acqua.
            D'ogni fiore si tinge il suolo al soffio
            d'oriente, e odorano le valli d'ogni fiore.
            Nelle spelonghe risuonano i muggiti,
            che le cime rinviano ancora alle spelonche.
            I grappoli si gonfiano sui tralci,
            tesi fra gli olmi i grappoli si gonfiano.
            Le note travi infanga già la rondine
            stridendo al nido tra le note travi.
            Sotto i platani verdi è un bel dormire,
            far corone di fiori sotto i platani.
            Adesso è dolce anche morire, ora correte,
            fili del fuso: in un abbraccio adesso
            è dolce anche morire.
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