Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Gingo biloba

La foglia di quest'albero, affidato
dall'Oriente al mio giardino,
sensi segreti fa gustare
al sapiente e lo conforta.

È una cosa viva che
in se stessa è divisa?
O sono due, che hanno scelto
le si conosca in una?

In risposta alla domanda
il senso giusto l'ho trovato:
non avverti nei miei canti
che sono duplice e sono uno?
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Canto della sera

    Il rapido giorno è fuggito, la notte agita la sua bandiera
    e adduce le stelle. Torme stanche di esseri umani
    lasciano il campo e il lavoro, dove erano animali e uccelli
    s'attrista ora la solitudine. Come il tempo si consuma!

    Il porto s'avvicina sempre più per la barca delle membra.
    E come fuggì questo giorno, così in pochi anni
    io e tu, e quel che abbiamo, quel che vediamo, finiranno là.
    Questa vita mi sembra un campo di corse.

    O sommo Dio, non farmi scivolare sulla pista!
    Non far che mi sviino né guai, né pompe, né piaceri, né paura!
    Davanti e d'appresso mi stia il tuo eterno splendore.

    Fa' che l'anima vegli se il corpo stanco s'addorme,
    e quando l'ultimo giorno verrà a sera con me,
    dalla valle di tenebre sollevami su a te.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il mondo

      Che cos'è il mondo e il suo famoso splendore?
      Che cos'è il mondo e tutto il suo sfarzo?
      Un'apparenza meschina in bei confini,
      Un rapido lampo in nuvolosa notte,

      Un campo variopinto in cui verdeggiano cardi,
      Un bell'ospedale pieno di malanni,
      Una casa di schiavi, in cui tutti servono,
      Una tomba putrida coperta d'alabastro.

      Questo è il terreno su cui noi costruiamo,
      E che tiene la carne per un idolo.
      Vieni, anima, vieni, e impara a guardare
      Come si estende il circolo del mondo.

      Detergiti della sua breve pompa;
      Considera le sue voglie come un peso greve.
      Così giungerai facilmente in quel porto
      In cui eternità e bellezza si abbracciano.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Non lasciare che nulla ti costi

        Non lasciare che nulla ti costi
        tristezza.
        Stà in pace!
        Di come Dio dispone,
        rallegrati,
        mia volontà.
        Che cosa vuoi preoccuparti oggi
        del domani?
        Quell'uno
        presiede a tutto;
        quegli dà anche a te
        il tuo.
        Sol che tu sia in ogni atto
        senza peccato,
        stà salda!
        Ciò che Dio stabilisce
        è e si chiama
        il meglio.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Sotto a quel tiglio

          Sotto a quel tiglio
          nella campagna, là c'era un letto per noi due,
          e là potete ben vedere
          come sono spezzati
          i fiori e l'erba.
          In una valle al limite del bosco,
          tandaradei,
          dolce cantava l'usignolo.

          Io me ne venni
          al prato:
          il mio amico era già giunto là.
          Come mi accolse,
          nobil signora:
          ne son felice sempre di più.
          Se mi ha baciata? Ma mille volte!
          Tandaradei,
          non vedete come è rossa la mia bocca?

          E aveva fatto
          così splendido
          un letto di fiori.
          Ancora ne riderà
          tra sé e sé,
          se qualcuno passa per quel sentiero.
          Di tra le rose potrà capire,
          tandaradei,
          dove era posata la mia testa.

          Che giacque con me,
          nessuno lo sappia!
          Dio non voglia! Che vergogna!
          E come mi ha amato
          mai, mai nessuno
          lo scoprirà, tranne lui ed io
          e un uccellino piccolo:
          tandaradei,
          che certo mi sarà fedele.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Le fanciulle russe

            Hai visto, cantore di Teo,
            Come sul prato di primavera il bycok
            Danzano le giovani russe
            Al suono dello zufolo del pastorello?
            Come, col capo reclinato, camminano,
            Il tempo battendo coi calzari loro,
            E piano le mani e lo sguardo muovono
            E con le spalle si esprimono?
            Come con i loro dorati nastri
            Le candide fronti splendono,
            Sotto le preziose perle
            Il soave petto respira?
            Come attraverso le azzurre vene
            Scorre il roseo sangue,
            Sulle gote, le fossette
            Ardenti, l'amore impresse?
            Come i loro sopraccigli di zibellino
            Lo sguardo di falco colmo di scintille,
            I loro sorrisi, le anime da leone
            Anche i cuori delle aquile fendono?
            Se tu avessi visto codeste leggiadre fanciulle,
            Avresti le giovani greche dimenticato
            E sulle sensuali ali
            Il tuo Eros verrebbe incatenato.
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              Scritta da: Egizia Russo
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Piccola donna

              Sei una piccola Donna...
              Nell'anima
              un bagaglio
              di amore, tenerezza
              euforia, gioia...
              Nel cuore
              sogni, ambizioni
              incertezze, paure...
              Piccole gemme
              racchiuse
              in uno scrigno
              che abbraccia
              la tua vita!
              L'amore
              ch'è in te
              non va sciupato
              all'immaginazione
              ed illusioni...
              tale bellezza
              non va
              spazzata
              dal vento
              ancor prima
              che ne conosca
              i valori
              della tua femminilità...
              Composta giovedì 8 marzo 2012
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                Scritta da: Damiano Villi
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Volevo dirti...

                Da quando sei entrata nella mia vita
                la stessa che pensavo fosse ormai finita
                ho ritrovato in me il coraggio di tornare ad amare
                riprendere il volo e ricominciare a sognare
                solo dalle tue mani e dalle tue carezze
                adesso dipendono le mie certezze
                volevo solo dirti che ti amo da morire
                e se questo è un sogno ti prego lasciami dormire.
                Composta lunedì 5 marzo 2012
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                  Scritta da: Leonardo Cantoro
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Anima e cuore (Pamela)

                  Ed è lei...
                  che ti prende e ti abbraccia,
                  che la noti da lontano
                  col sorriso sulla faccia.

                  È così semplice e vera
                  come lo è poi la primavera,
                  immensa di colori
                  dai suoi tanti bellissimi fiori...

                  Ma lei diversamente dai fiori
                  non appassisce,
                  che quando poi è triste
                  la sua vita non finisce.

                  Ha la forza dentro al cuore
                  come quella di un leone
                  che ruggisce a gran voce
                  per proteggere il suo amore.

                  L'ho conosciuta in una sera,
                  il suo nome è Pamela,
                  l'ho dipinta dentro al cuore
                  col pennello su una tela.

                  È simpatica e scherzosa,
                  ma a volte un po' nervosa,
                  ti tira su il morale
                  quando capisce che stai male!

                  Potrei paragonarla ad una stella
                  perché è luminosa e bella,
                  potrei cercarla dentro un sogno
                  ma so che è qui quando ho bisogno.

                  Che dire più di lei...
                  ... tutto quello che vorrei
                  è vedere il suo sorriso
                  e sapere ancora una volta che esiste il Paradiso...
                  Composta giovedì 9 giugno 2011
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                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Voci della notte

                    O notte senza luna!... Come un innamorato
                    ti ascolto e ti contemplo, immoto, estasiato...
                    Qual musica s'effonde sotto l'argenteo manto!
                    Intorno, delle fonti gorgoglia il terso canto
                    qui trema un'adamantina. Perluccia sopra un ramo,
                    là trilla un augellino l'uguale suo richiamo;
                    e come un orologio, tra l'erbe, l'indiscreto
                    grillo ripete l'aspro stridio; dal giuncheto
                    del fiume s'ode il coro dei rospi, come sordi
                    d'un organo lontano evanescenti accordi;
                    e regna sopra tutta la placida armonia,
                    ora mugghiante, ed ora molto sommesso e lento,
                    lo strepito d'un nero lontan mulino a vento...
                    E gli astri!... Oh, quale incanto!... Qual pura melodia!...
                    Nel coruscar metallico, nel vivo palpitare,
                    sembrami udire il rombo del loro eterno andare...
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