Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Al baratto

Video il mio domani guastato intenso all'insù
con le palle degli occhi consumati dal Mago opale
è, un ago conficcato nella corteccia mentale di una vita.
Disabile, gioca sporco! Insaziabile spacca
la goccia pulita che piange acqua in due o più
lacrime di pianto...
L'acredine vìola in questa esistenza
l'unica seria provvidenza scenica è nel
pensare male del mio futuro lavoro.
Si sente prescelti nel cuore, ci siamo
con tutte le due scarpe nuove due numeri diversi
in un mare di problemi dove il mio problema è
impossibile da gestire.... qual è gioco d'azzardo
compulsivo collaterale analizzato Mirapexiniano.
Senza impegno in un corpo inutile doppio fregato
per via di un male andante all'infinito
l'animo di Giampiero giorno
dopo giorno tocca il fondo
marcio di viltà nel buio doppione
della notte... si risolleva d'amore
nel sacramento del matrimonio
attraverso le certezze panate di sogno
d'anima consorte di lei platonico
con sentimento sacrosanto
sceglie di stare con me.
Moglie d'un invalido
al baratto rosicato morente
al baratro della morte.
Composta martedì 24 aprile 2012
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Massimiliano

    Sei entrato nel cuore della mia vita.
    Massi! Ora
    ho compreso i tuoi stati di animo.

    A volte ti muovi per ricordarmi
    la tua presenza, Massi!...

    Con le dita della mano è un soffio
    come un petalo mosso dal vento
    arriva e tocca la mia mano
    assopita dal sogno, me
    che stò al tuo capezzale,
    quando i tuoi stanchi
    la sera tornano a casa.

    Eeh, poi al mattino...
    Massi! ancora stringi
    a tormento con la tua
    la mano di chi ti vuole bene,
    quanto la tua mamma.

    Mi lasci capire i tuoi intendimenti
    come meglio puoi con gli occhi
    verso i miei mimi con le palpebre
    che vuoi morire.

    Dimmi! Fammi capire quando
    eeh, io ti accompagnerò.
    Composta martedì 24 aprile 2012
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Maledetto

      Con la morte nel cuore d'istinto sono
      caro estinto alla luce della luna
      critico i miei racconti neri
      del più con un Cristo ameno
      di ricordi scarsa la poesia
      come nel cuore è la pro zia
      nella vita mia la vispa Richetta
      vecchietta nel passato lo è
      demente barbaramente tradita
      sazia di cicatrici mentali.
      ...
      Della morte sono un esperto del ramo
      parkinsoniano inalberato in un corpo
      oberato con un male dai dolori astrali
      con un vaffanculo per tutti i
      coloro che al mondo hanno messo
      al pubblico dominio la mia umanità
      sporcando anche la mia disabilità.
      ...
      Vorrei essere licenziato in tronco
      da questa inutile vita sublimata
      accettandola nel morire... scemo
      l'esistenza come tu desideri, Dio
      purtroppo mio! Come? Già lo so!
      Che son solo e non so quando sarà
      con quanto dolore specifico
      alfine dovrò morire addosso.
      ...
      Vero? Signore! disseminato
      sono di vecchiaia permalosa
      su un seminato già usurato.
      Usurpato da altri voraci vampiri
      l'anima dalla idee lapidato
      il corpo è stato al fine dilaniato.
      ...
      Pure dai cioci consumato
      con lode han banchettato
      tutti! Anche i parenti stretti
      dei resti al cimitero
      profanato nella bara
      corre voce stancamente
      sul mio nome la sfortuna.
      ...
      La salma si rigira in
      cerca del suo fantasma
      Maledetto!
      Il destino dispettoso ruba
      e svende tutto del ricordo
      per quattrini anche l'usufrutto
      dei sogni, antichi guai.
      Composta martedì 24 aprile 2012
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        Scritta da: Randle
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Sono molte le civette
        che non sanno altri canti
        oltre le proprie strida.
        Li conosciamo, tu ed io,
        gli impostori che rendono onore
        solo a un più grande impostore,
        e portano al mercato
        la propria testa in un cesto
        per venderla al primo che passa.
        Conosciamo il pigmeo
        che insulta l'uomo del cielo.
        E sappiamo
        cosa dice la mala erba
        della quercia e del cedro.
        So dello spaventapasseri:
        le sue sporche e lacere vesti
        si agitano sul grano
        e al vento sonoro.
        So del ragno senz'ali:
        è per gli esseri alati
        che intreccia la rete.
        Conosco gli abili suonatori
        di corno e di tamburo,
        che nel loro frastuono
        non sentono l'allodola
        né il vento di Levante nella foresta.
        Conosco quelli che remano
        contro ogni corrente
        senza trovare mai la sorgente,
        e percorrono tutti i fiumi
        senza osare mai avventurarsi nel mare.
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Volevo

          Un giorno mi sono accorta di sognare
          volevo un vita e la volevo al sale
          mi sono accontentata per non aspettare
          perché volevo in fretta il mio desiderare
          ma una mattina mi sono detta
          che della vita ne ho preso solo una fetta
          quella piccola che nessuno voleva
          ed in quel piatto quasi chiedeva
          di essere assaggiata, mangiata, divorata
          ma più tardi ho capito che non l'ho mai digerita...
          Il sole da quella finestra stretta non brillava più
          Il fiore piantato non cresceva
          e sono uscita, scappata
          da quella vita cui mi sono adagiata
          e allora il vento tra i capelli, finalmente l'ho gradito
          le campane che mi dicevano di sentire
          era un giorno nuovo, bello da morire
          fuori finalmente dove ho trovato posto, ho trovato gusto
          nuova vita, di più non posso dire...
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Lontano da me

            Ti sento parlare
            perfino quando sei
            lontano da me.
            Il tuo sorriso giunge a me
            attraverso primavere di passione.
            Il dolce tuono del tuo timbro
            rimbomba nel padiglione del mio petto.
            Spendo ore di rievocazioni
            e di occhiate nel passato
            perché possa allontanare il silenzio dei ricordi.
            Rubo petali di rose rosa
            per diffondere mille sogni
            e sgusciare dal tormento cupo dei miei pianti.
            Improvviso schizzi di felicità
            per insultare la tua assenza.
            Scrivo liriche e sonetti
            mescolati a note tiepide d'amore
            per sussurrare poesia
            accanto al tuo dolce viso,
            placato dal formicolio
            di queste morbide parole.
            Composta martedì 4 maggio 2010
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Donne che vivono

              Siamo foglie volteggianti,
              abbandonate nel vento,
              notti che non dormono mai
              vigilanti di luna addormentata.
              Siamo nuvole sospese a metà
              tra cielo e terra
              siamo orchidee che sorridono al cielo
              siamo hoye che inneggiano alla vita
              profumi che si ubriacano di fantasia.
              I nostri sguardi rivolti a un orizzonte
              inafferrabile
              cedono il passo a un canto di colori.
              Crediamo nel nostro giorno,
              scritto già per noi
              lontano ma che verrà
              a cercarci.
              Sfioriamo con gli occhi
              i paesaggi di un mondo lontano,
              la favola di un giorno sbocciato,
              dell’ amaranto di un fiore nei capelli.
              Aspettiamo,
              sappiamo indugiare,
              adoriamo il momento giusto,
              l’impeto di un istante.
              Siamo bianche dentro,
              come sabbia fresca
              come calendule su un prato assopito.
              Siamo veggenti del nostro destino
              del nostro viaggio e
              nascondiamo la testa sotto il cuscino
              per non donare lacrime.
              Indugiamo,
              in silenzio amiamo.
              Poi urliamo vita,
              vita e miraggio.
              Ardono i cuori,
              annegano i nostri incubi e
              le nostre noie.
              Combattiamo al buio,
              unite da un filo di seta
              uguale all’azzurro
              di una mare felice, calmo.
              Petali di coraggio posati su un fazzoletto di lino
              segnano i nostri giorni brevi,
              troppo brevi per esprimere tutto il nostro ardore.
              Viviamo,
              viviamo legate da un filo di voce,
              da una coincidenza improvvisa.
              Siamo donne di penna,
              donne nelle pagine di un libro,
              pagine bianche da riempire,
              vite da leggere,
              donne dai pensieri infiniti,
              pensieri leggiadri
              da coltivare
              come un giardino inondato da parole d’amore.
              Composta mercoledì 18 aprile 2012
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                Scritta da: Egizia Russo
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                ERA IERI..

                Era ieri
                la felicità...
                Nitide nella
                memoria
                racchiuse
                dentro l'anima...
                Era ieri
                la speranza...
                sognando
                fate e folletti
                perdendomi
                nell'infinito
                d'un cielo
                stellato...
                Era ieri
                la magia
                nel cuore
                canti d'amore
                giubilarono
                i miei anni
                volati in fretta...
                Era solo ieri
                quando il sole
                baciava
                il mio viso
                dandomi
                il bagliore
                dei miei sorrisi...
                Era ieri!
                quel tempo
                volato tanto
                in fretta
                che non ritorna più...
                Composta lunedì 16 aprile 2012
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