Scritta da: Teobaldo Maccabeo
in Poesie (Poesie d'Autore)
Il Ciullo
Vagavo per feudi e castelli,
ciullo era l'epiteto
col quale venivo identificato,
il ciullo maldestro,
il ciullo spartano,
finanche il ciullo delle parestesìe,
per il mio condurre le formiche a corte.
No!
non ditemi maestà
che il pomodoro non è cotto
no!
non banditemi dal regno a cagion di
mia succinta languiscenza
il gingillar del trespolo con verecondia
sarà nullo
vivrò come un reietto
il mio candor di ciullo.
Commenta