Scritta da: Randle
Sono molte le civette
che non sanno altri canti
oltre le proprie strida.
Li conosciamo, tu ed io,
gli impostori che rendono onore
solo a un più grande impostore,
e portano al mercato
la propria testa in un cesto
per venderla al primo che passa.
Conosciamo il pigmeo
che insulta l'uomo del cielo.
E sappiamo
cosa dice la mala erba
della quercia e del cedro.
So dello spaventapasseri:
le sue sporche e lacere vesti
si agitano sul grano
e al vento sonoro.
So del ragno senz'ali:
è per gli esseri alati
che intreccia la rete.
Conosco gli abili suonatori
di corno e di tamburo,
che nel loro frastuono
non sentono l'allodola
né il vento di Levante nella foresta.
Conosco quelli che remano
contro ogni corrente
senza trovare mai la sorgente,
e percorrono tutti i fiumi
senza osare mai avventurarsi nel mare.
Composta venerdì 20 aprile 2012

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    Scritta da: Randle
    Riferimento:
    "Il poeta Nicodemo"

    Commenti

    2
    postato da , il
    Per prima cosa mi scuso della mia imbranataggine...la poesia è di Kahlil  Gibran....ecco cosa succede a postare la notte .... :P

    il tuo commento  poi  è  sempre così propositivo che non si può essere "contrari"......già ...non è facile infatti  ma bisogna vederli proprio così certi rematori...con simpatia...altrimenti si finisce a faticare  inutilmente con  loro ;)
    1
    postato da , il
    Vediamo se sei d'accordo! C'è una gran folla in questa poesia: pettegoli, imbroglioni e furbi vari... E poi ci sono quelli che cercano di tirare avanti al meglio la loro vita... Infine quelli che remano contro corrente mi sono simpatici e saranno così affaticati che non possono decidere di avventurarsi anche nel mare... così tanta fatica e niente risultati!

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