Poesie di Alice Bertocchi

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Scritta da: Alice Bertocchi

La prima vera anima

Fresca ma non fredda
arriva,
agita e smuove,
rinfresca.
La senti sulla fronte,
ti apre gli occhi,
li prepara alla vista di bellissimi colori.
Silenziosamente risveglia,
velocemente pacifica;
la sua naturale bellezza
invade e ricopre
la vecchia grigia tristezza.
È la primavera
che ci aiuta ad ascoltare
la nostra anima
quella vera.
Alice Bertocchi
Composta domenica 4 marzo 2012
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    Scritta da: Alice Bertocchi

    Apatia

    C'è poca sintonia,
    c'è malinconia,
    per più di qualche mezz'ora,
    spesso in ogni ora;
    è una monotona apatia,
    che lascia senza fiato,
    togliendoti anche la fantasia.
    Senti qualcosa allo stomaco
    niente di romantico,
    stringe perché la tua mente finge
    fà l'attrice
    recita da vincitrice
    ma resta sfuggente
    si sente perdente e non vede niente di splendente.
    Combatti l'apatia
    ti alzi e vai sempre via
    mai un momento per respirare
    potresti tornare a pensare.
    Fai la distratta
    vuoi rimanere intatta.
    Ma arriva buio, è notte
    i tuoi occhi cedono
    ma i pensieri fremono
    ti invadono
    ti distruggono.
    Alice Bertocchi
    Composta martedì 14 febbraio 2012
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      Il cammino diritto verso la luna

      Da piccola cercavo di toccare le stelle con un dito,
      sperando di trovare il cammino diritto verso la luna.
      Nonostante i miei fallimenti per raggiungerlo,
      me ne stavo sempre li su quel davanzale
      a fissare qualcosa che avevo sentito chiamare irraggiungibile,
      ma dentro di me era tutt'altro.
      Piccola com'ero mi pensavano una ragazzina
      che con la fantasia amava viaggiare,
      ma non era di astrattezza che sentivo il bisogno
      ma qualcosa di concreto per toccare un sogno.
      Mi guardavano con occhi sospettosi,
      come se stessi pianificando in modo pericoloso
      e io li contraccambiavo con occhiate
      che trasmettevano voglia di nuotare,
      in un oceano senza fine
      arricchito di insidie e sfide;
      e ti aiutava a credere che appoggiarsi alla finestra
      e guardare il cielo anche con la tempesta,
      cercando di raggiungere ciò che splendeva lassù in alto,
      non è come superare un impossibile salto
      ma come una salita fatta da scale di pietra,
      la quale scalare cn i nostri piedi di creta.
      Alice Bertocchi
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