Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

A mamma

Mamma, c'è un tedio oggi, una sottile
malinconia, che dalle cose in ogni
vita s'insinua, e fa umili i sogni
dell'uomo che il suo mondo ha nel cuore.
Mamma, ritornerà oggi all'amore
tuo, che un dì l'ebbe a vile?
Chi è solo con il suo solo dolore?

Mamma, il tempo che fugge
t'ansia; e l'ansia che impera
nel tuo cuore c'è, forse anche nel mio;
c'è, pur latente, il male che ti strugge;
son le tue cure in me domenicali
malinconie.
Lente lente ora sfollano le vie
nella sera di festa e verdi e rossi
accendono fanali le osterie
di campagna. È una strana sera, mamma,
una che certo affanna
i cuori come il tuo soli ed amanti,
sugli ultimi mari i naviganti,
dentro l'orride celle i prigionieri.
Canterellando scendono i sentieri
del borgo i cittadini,
torna dolce al fanciullo la sua casa;
ed il mistero ond'è la vita invasa
tu con preghiere esprimi.

Mamma, il tempo che fugge
cure con cure alterna; ma in chi sugge
il latte e in chi denuda la mammella
c'è un sangue solo per la vita bella.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Non sempre il tempo la beltà cancella
    o la sfioran le lacrime e gli affanni
    mia madre ha sessant'anni
    e più la guardo e più mi sembra bella.

    Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un atto
    che non mi tocchi dolcemente il cuore.
    Ah se fossi pittore,
    farei tutta la vita il suo ritratto.

    Vorrei ritardarla quando inchina il viso
    perch'io le baci la sua treccia bianca
    e quando inferma e stanca,
    nasconde il suo dolor sotto un sorriso.

    Ah se fosse un mio priego in cielo accolto
    non chiederei al gran pittore
    d'Urbino il pennello divino
    per coronar di gloria il suo bel volto.

    Vorrei poter cangiar vita con vita,
    darle tutto il vigor degli anni miei
    Vorrei veder me vecchio e lei...
    dal sacrificio mio ringiovanita.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Amica mia
      se ti senti triste
      chiamami
      che sia mezzogiorno
      che sia mezzanotte
      ricorda,
      preferisco stare sveglio con te
      che dormire scomodo
      tra i presentimenti atroci

      amica mia
      se perdi
      tu chiamami
      che io ti porto a festeggiare qualcos'altro
      guarda che cielo pulito oggi
      guarda il mare, sembra una piscina
      che bella quella madre che abbraccia il figlio
      guarda quei due, si baciano davanti a un caffè
      ti ricorderò, amica mia
      che c'è sempre un punto di vista
      degno di festa

      tu chiamami, amica mia
      che io non ci metto tanto
      a spiegarti
      che perdere non è fallire,
      perdere è solo
      vincere alla prossima

      amica mia
      se stai vivendo momenti di merda
      periodi tosti
      giornate tristi
      tu chiamami, a qualsiasi ora
      ci beviamo un vino insieme
      da lontano.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Pensavo si dovesse solo correre
        correre e basta,
        è questo che ho imparato a scuola
        correre per entrare in classe in orario
        correre per consegnare il compito in tempo

        pensavo che si dovesse fare questo
        solo questo,
        così mi hanno educato a casa,
        correre, se vuoi diventare il primo
        e correre per non farsi prendere mai

        pensavo fossimo fatti di corsa
        di solo corsa,
        è questo che mi hanno insegnato a lavoro
        correre per raggiungere traguardi più alti
        correre per non lasciare tempo agli altri

        ma io, accanto a me
        ho trovato anche una vita lenta
        una vita che a volte si stanca
        a stare al passo con chi corre

        una vita che ha anche bisogno
        di piccole pause
        di cene a lume di candela
        panchine vista tramonto
        libri che parlano di cuori

        ho trovato davanti a me
        una vita che vuole anche il tempo
        di fermarsi un po'
        per vedere quanto cuore ancora
        gli batte dentro.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Restate vicini
          anche quando la vita
          è contraria
          quando i muri si alzano
          e le strade spariscono.
          Mostrate la bellezza
          a chi oramai ha smesso di cercarla.
          Respirate profondamente
          anche senza un motivo
          abbracciate profondamente
          anche senza un perché.
          Certi dolori
          hanno bisogno
          di carezze forti
          prima per andare via.
          Poi, per non tornare più.
          Scusarsi per un errore
          equivale a non averlo fatto;
          fatelo. Fatelo spesso.
          Giudicatevi voi, meglio degli altri
          e non vergognatevi mai di piangere
          per qualcuno: le lacrime non si nascondono.
          Guarite la rabbia leggendo poesia.
          Siate sempre chiari con voi stessi.
          Fatevi mettere all'angolo solo
          per farvi riempire di baci.
          Abbiate cura della vostra solitudine
          e non avrete bisogno
          di altri consigli.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Vibra il cellulare. È notte, dopo le tre. Dall'altra parte
            una voce nota, in lacrime. Venite, dice.
            Dice: è a terra. Il suo cuore non
            batte più. Davanti al portone, c'è l'ambulanza.
            Ci sono i vetri rotti, il caos per le scale.
            Poi la rabbia, la rianimazione; il suo corpo
            disteso spento fra le mattonelle accanto al letto
            mentre gli infermieri spingono nel suo petto che non batte
            non batte, non batte e invece poi
            ricomincia. Qualcosa nelle vene ancora
            da dove non si sa ci riporta tutti
            in una preistoria senza spazio, in un
            dislocato asma
            sospeso, cieco intangibile
            levare di tutto il fiato, lì
            dove un mondo vive nella mente
            e nessuno sa perché.
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              Scritta da: Mauro Lo Sole
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              "Il tricolore"
              non smetterò mai d'amarti, di lodarti, e di portarti nel cuore, perché sei la storia l'amore il dolore il tricolore!

              Sono la bandiera italiana, tienimi in alto, onorami, rispettami, difendimi e sventolami in segno di fratellanza di vittoria, sono il tuo vessillo nazionale il tricolore, di colore, verde, bianco e rosso.

              "Il bianco, la fede serena alle idee il verde, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù dè i poeti, il rosso, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi" disse "giose carducci".

              Io rappresento il cielo la terra i monti il mare, garibildi, cavour, mazzini, il re vittorio emanuele...

              l'inno nazionale.

              "Evviva l'italia dal sonno s'è desta dell'elmo di scipio s'è cinta la testa dov'è la vittoria! Le porga la chioma chè schiava di roma ddio la creò".

              Sono il simbolo della patria della repubblica e della libertà...

              "sono la bandiera italiana, il tricolore".
              Viva l'italia!
              Mauro lo sole.
              Composta venerdì 27 marzo 2020
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