Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)
A cosa pensi
quando smetti di pensare?
Quando la notte finalmente
chiudi gli occhi
e resti sola?
Ti senti libera.
Ti senti in gabbia.
Ti manca una carezza.
Un attimo di gentilezza.
O forse solo una parola?
Non chiedi mai aiuto tu.
In questo siamo uguali.
Piccola anima in disparte.
E quando veramente non ce la fai più
spendi l'amore che hai da parte.
Se fossimo in un film
saresti quella voce fuori campo
di cui lo spettatore si innamora.
Cercati ancora.
Cercati ovunque.
In mezzo a chi non ci credeva.
E poi parlava.
In mezzo a chi non ti diceva
che aspettava un passo falso.
Ma in fondo in fondo.
Ci sperava.
Volevano tenerti in pugno.
Ma tu, gli sei passata tra le dita.
E non dimenticarti mai.
Di chi giurava di restarti accanto.
E poi spariva.
Perché chi lotta fa paura.
Perché chi si rialza
fa ballare il mondo.
E allora metti musica.
Con tutta la tua voce.
Urla!

Sei viva.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Buongiorno a te
    che sono tre minuti che sei sveglia
    ma è già da un'ora che rifletti.
    Che questa notte hai chiuso gli occhi
    ma senza riposare.
    Ed hai il caffè che fuma sopra il tavolo.
    Buongiorno a te.
    Che di motivi per fermarti
    eccome se ne avresti.
    E invece no.
    Tu hai scelto di lottare.
    Di non scappare.
    Da questa vita che non ha risposte
    e a volte ti fa male.
    Buongiorno a te
    che ti rimbocchi occhi e cuore.
    E nonostante tutto.
    Ti dedichi ogni giorno la tua dolcezza.
    Il tuo coraggio.
    Il tuo sorriso migliore.
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      Scritta da: Cristina Metta
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Gnossiennes, la bellezza ai tempi della peste

      Tu mi spingi contro il muro impalpabile dell'aria
      per tenermi prigioniero
      in quegli occhi che ardono con compulsive fiamme
      e mi disorienta ogni abbraccio satellite intorno al mio corpo
      che freme
      che trema
      sono tuo prigioniero cosa vuoi farmi?
      Mi arrendo
      mi sciolgo
      giochi di Satie con dita impercettibili mi mescolano il sangue
      un calderone di fuoco con stregoni inneggianti incantesimi
      un mago Sollima inizia il suo incendio del mondo a partire dalla mia vena
      mentre tu nulla
      tu nella quiete osservi
      come i mondi dei nostri nervi collidono

      la tua bellezza è una finestra su altre dimensioni del tempo
      cello sonata archetto sfiora sto tempio è la piega delle tue labbra
      buffe a volte sinistre creature che mi invitano a un gioco di paure
      sei invincibile
      pungi mia ape assassina
      ho corso per ere pur d'afferrarti
      ma tu nulla
      scappi sempre
      fantasma
      che amo
      amo e mi dispero pur di trovarti
      mentre le ossa si crepano dentro per un tic tac infernale
      che solo tu
      potresti fermare per un attimo

      spingi quel tasto di armonie sui miei muscoli
      fammi vibrare di suoni
      fammi cantare alla tua anima
      così da respingermi ancora e ancora
      finché non ti innamorerai di questo ferito contro il muro d'aria dolce
      dove siamo costretti a respirare entrambi
      come bamboli in mani celesti

      tu mi spingi contro un muro d'aria
      fammi tuo
      fammi tuo
      sospira il cuore
      vieni avanti pungi
      mia ape assassina

      Milky way man.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Accetterò il tuo caos.
        Non cercherò di fare ordine
        e mettere equilibrio.
        Dovrai restare così.
        Imperfetta e unica.
        Semplice e bellissima.
        Porterò poesia nelle tue stanze buie.
        Ho così tante paure
        che ormai le ho smesse di contare.
        Non mi spaventano le tue.
        Non passi un bel periodo, lo so.
        Sei così stanca
        che ormai nascondi il cuore
        per paura che la felicità lo trovi.
        E poi finisca chissà dove.
        Lo so.
        Dove ti trovi fa un freddo micidiale.
        Ci sono stato anch'io.
        E non ti va di uscirne fuori.
        E invece no.
        Devi rischiare.
        Lasciami entrare.
        Ci penso io a ricordarti
        a che miracolo appartieni.
        Vieni via da lì.
        Ricominciamo insieme
        da dove ti sei persa.
        Da dove non riesci più a tornare.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Mannaggia a te
          che io non ho più voglia
          di credere all'amore
          mi ha fatto troppi danni.
          Ma tu
          tu non lo so
          com'è che ci riesci
          mi fai venire voglia di rialzarmi
          che le tue braccia
          quando stringono...
          Non so spiegarlo bene
          ma quando sono lì
          sparisce tutto.
          Io che mi perdo
          dentro ogni nuvola che passa
          nella tua pelle mi ritrovo.
          Davanti alla felicità
          non so mai che cosa dire.
          Invece di urlarla a squarciagola, taccio.
          Io che l'ho vista avvicinarsi tante volte
          e tante volte scomparire.
          E tante volte per paura
          l'ho lasciata andare.
          Adesso ho solamente voglia
          di sparire insieme a te
          in un abbraccio.
          E poi, di non tornare.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Se vuoi salvare il mondo
            leggi, ammazzati di libri
            acculturati
            sottolinea
            impara a memoria
            i passaggi che parlano
            di pensieri buoni,
            sfoglia tutto
            prestali,
            fai fare loro giri immensi

            se vuoi salvare il mondo
            fermati davanti ai tramonti
            e parla bene di loro ai più frettolosi,
            spegni il telefono
            riconosciti nelle sfumature del cielo
            prendi una buona panchina
            concediti al primo buio

            se vuoi salvare il mondo
            mangia la frutta in orario con le stagioni
            passeggia a piedi quando puoi
            dedica canzoni a chi ha dimenticato
            l'importanza della musica
            e fai qualche passo di danza
            con chi ha perso
            la damigella alla festa di fine anno

            se vuoi salvare il mondo
            ascolta anche chi ha smesso di parlare
            invita gli amici ad un vino di ottima annata
            lascia il posto a sedere
            a chi non ne può più di stare in piedi
            e dai anche il cuore
            quando hanno bisogno
            solo di una mano

            e non lo so
            non lo so se così
            salverai davvero il mondo
            non credo, però guardati
            sei diventato
            una persona bellissima.
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La fine e l'inizio

              Dopo ogni guerra
              c'è chi deve ripulire.
              In fondo un po' d'ordine
              da solo non si fa.

              C'è chi deve spingere le macerie
              ai bordi delle strade
              per far passare
              i carri pieni di cadaveri.

              C'è chi deve sprofondare
              nella melma e nella cenere,
              tra le molle dei divani letto,
              le schegge di vetro
              e gli stracci insanguinati.

              C'è chi deve trascinare una trave
              per puntellare il muro,
              c'è chi deve mettere i vetri alla finestra
              e montare la porta sui cardini.

              Non è fotogenico
              e ci vogliono anni.
              Tutte le telecamere sono già partite
              per un'altra guerra.

              Bisogna ricostruire i ponti
              e anche le stazioni.
              Le maniche saranno a brandelli
              a forza di rimboccarle.

              C'è chi con la scopa in mano
              ricorda ancora com'era.
              C'è chi ascolta
              annuendo con la testa non mozzata.
              Ma presto
              gli gireranno intorno altri
              che ne saranno annoiati.

              C'è chi talvolta
              dissotterrerà da sotto un cespuglio
              argomenti corrosi dalla ruggine
              e li trasporterà sul mucchio dei rifiuti.

              Chi sapeva
              di che si trattava,
              deve far posto a quelli
              che ne sanno poco.
              E meno di poco.
              E infine assolutamente nulla.

              Sull'erba che ha ricoperto
              le cause e gli effetti,
              c'è chi deve starsene disteso
              con la spiga tra i denti,
              perso a fissare le nuvole.
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                Scritta da: Cristina Metta
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Uccidimi Diavolo

                Certe volte ti amo
                ti metto sulle mia labbra assassine
                per avvelenarti
                di dolcezza
                di sola dolcezza si può morire
                lentamente
                morso dopo morso
                ti contagio
                certe volte ti porto dentro
                non nei miei battiti
                ma nella mia carne
                ti metto alla tavola coi miei organi
                e ti dico
                mangiami!
                Saziati!
                Divorami!
                Certe volte mi lascio morire
                tra le tue braccia
                una
                due
                tre volte e più ancora
                finché non ti vedo tremare di fatica
                finché non chiudi gli occhi perché non capisci
                cosa ci divida dall'indivisibile
                certe volte ti chiamo "mio diavolo"
                mentre corri col sorriso nel mio cervello
                finché non ti prego
                "uccidimi diavolo!"
                Poi mi togli l'aria
                dalla pelle dalle ossa dalla carne
                semplicemente con gli occhi

                certe volte mi ami
                mi metti sulle labbra i tuoi sogni
                mi sfinisci di brividi con una favola
                sussurrata sotto le stelle
                ed io ti avrò ceduto qualche lacrima
                che avrai bevuto quando assetato e a fuoco
                "dimmi che sono il tuo diavolo!"
                Si sentirà da una dimensione temporale futura
                mentre il letto già vuoto
                racconterà all'amore dei nostri fantasmi
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