Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Ho sentito che non volete imparare niente

Ho sentito che non volete imparare niente.
Deduco: siete milionari.
Il vostro futuro è assicurato - esso è
Davanti a voi in piena luce. I vostri genitori
Hanno fatto sì che i vostri piedi
Non urtino nessuna pietra. Allora non devi
Imparare niente. Così come sei
Puoi rimanere.

E se, nonostante ciò, ci sono delle difficoltà, dato che i tempi,
Come ho sentito, sono insicuri
Hai i tuoi capi che ti dicono esattamente
Ciò che devi fare affinché stiate bene.
Essi hanno letto i libri di quelli
Che sanno le verità
Che hanno validità in tutti i tempi
E le ricette che aiutano sempre.

Dato che ci sono così tanti che pensano per te
Non devi muovere un dito.
Però, se non fosse così
Allora dovresti studiare.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La Storia

    La storia non si snoda
    come una catena
    di anelli ininterrotta.
    In ogni caso
    molti anelli non tengono.
    La storia non contiene
    il prima e il dopo,
    nulla che in lei borbotti
    a lento fuoco.
    La storia non è prodotta
    da chi la pensa e neppure
    da chi l'ignora. La storia
    non si fa strada, si ostina,
    detesta il poco a poco, non procede
    né recede, si sposta di binario
    e la sua direzione
    non è nell'orario.
    La storia non giustifica
    e non deplora,
    la storia non è intrinseca
    perché è fuori.
    La storia non somministra carezze o colpi di frusta.
    La storia non è magistra
    di niente che ci riguardi. Accorgersene non serve
    a farla più vera e più giusta.
    La storia non è poi
    la devastante ruspa che si dice.
    Lascia sottopassaggi, cripte, buche
    e nascondigli. C'è chi sopravvive.
    La storia è anche benevola: distrugge
    quanto più può: se esagerasse, certo
    sarebbe meglio, ma la storia è a corto
    di notizie, non compie tutte le sue vendette.
    La storia gratta il fondo
    come una rete a strascico
    con qualche strappo e più di un pesce sfugge.
    Qualche volta s'incontra l'ectoplasma
    d'uno scampato e non sembra particolarmente felice.
    Ignora di essere fuori, nessuno glie n'ha parlato.
    Gli altri, nel sacco, si credono
    più liberi di lui.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Deh, Violetta, che in ombra d'Amore

      Deh, Violetta, che in ombra d'Amore
      negli occhi miei sì subito apparisti,
      aggi pietà del cor che tu feristi,
      che spera in te e disiando more.
      Tu, Violetta, in forma più che umana,
      foco mettesti dentro in la mia mente
      col tuo piacer ch'io vidi;
      poi con atto di spirito cocente
      creasti speme, che in parte mi sana
      la dove tu mi ridi.
      Deh, non guardare perché a lei mi fidi,
      ma drizza li occhi al gran disio che m'arde,
      ché mille donne già per esser tarde
      sentiron pena de l'altrui dolore.
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        Scritta da: Maria Prisco
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        In un momento

        In un momento
        sono sfiorite le rose
        i petali caduti
        perché io non potevo dimenticare le rose
        le cercavamo insieme
        abbiamo trovato delle rose
        erano le sue rose erano le mie rose
        questo viaggio chiamavamo amore
        col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
        che brillavano un momento al sole del mattino
        le abbiamo sfiorate sotto il sole tra i rovi
        le rose che non erano le nostre rose
        le mie rose le sue rose.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          E più facile ancora

          E più facile ancora mi sarebbe
          scendere a te per le più buie scale,
          quelle del desiderio che mi assalta
          come lupo infecondo nella notte.

          So che tu coglieresti dei miei frutti
          con le mani sapienti del perdono...

          E so anche che mi ami di un amore
          casto, infinito, regno di tristezza...

          Ma io il pianto per te l'ho levigato
          giorno per giorno come luce piena
          e lo rimando tacita ai miei occhi
          che, se ti guardo, vivono di stelle.
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            Scritta da: Eclissi
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            L'ombra dell'anima mia

            L'ombra dell'anima mia
            fugge in un tramonto di alfabeti,
            nebbia di libri
            e di parole.

            L'ombra dell'anima mia!

            Sono giunto alla linea dove cessa
            la nostalgia,
            e la goccia di pianto si trasforma
            in alabastro di spirito.

            (L'ombra dell'anima mia!)

            Il fiocco del dolore
            finisce,
            ma resta la ragione e la sostanza
            del mio vecchio mezzogiorno di labbra,
            del mio vecchio mezzogiorno
            di sguardi.

            Un torbido labirinto
            di stelle affumicate
            imprigiona le mie illusioni
            quasi appassite.

            L'ombra dell'anima mia!

            E un'allucinazione
            munge gli sguardi.
            Vedo la parola amore
            sgretolarsi.

            Mio usignolo!
            Usignolo!
            Canti ancora?
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              RIMORCHIO

              I fiumi dove i cani non si tuffano,
              noi li attraversiamo.
              Le donne che gli altri uomini non vogliono,
              noi le amiamo.
              Il cavallo con la fasciatura,
              noi ci puntiamo sopra.
              Mettetemi al bancone con 3 donne:
              una, vagamente petulante;
              una, sostanzialmente stupida;
              e la terza,
              uno schianto:
              lo schianto si alzerà dallo sgabello
              e verrà a sedersi vicino a me.
              Gli dei se ne assicurano sempre.
              Gli dei mi proteggono.
              Mi sistemano
              davvero mica male.
              "Ciao, bello", mi chiede, "come
              va?"
              "Che ti bevi", domando.
              Mi dici cos'è.
              Ne ordino uno per lei e uno per
              me.
              Fuori, si sta molto meglio: le auto si
              scontrano; i palazzi bruciano;
              i futuri suicidi
              fischiettano tra i denti mentre
              camminano verso ovest o est o sud o
              nord.
              "A che pensi?, mi
              chiede.
              " Spero che i dodgers perdano, le
              dico, poi mi
              alzo, vado in bagno, sgattaiolo fuori,
              e poi sparisco dall'uscita
              posteriore.
              C'è un vicolo lì fuori.
              Mi incammino verso ovest
              fischiettando tra i
              denti.
              Composta sabato 28 settembre 2013
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                in Poesie (Poesie d'Autore)
                A cosa pensi
                quando smetti di pensare?
                Quando la notte finalmente
                chiudi gli occhi
                e resti sola?
                Ti senti libera.
                Ti senti in gabbia.
                Ti manca una carezza.
                Un attimo di gentilezza.
                O forse solo una parola?
                Non chiedi mai aiuto tu.
                In questo siamo uguali.
                Piccola anima in disparte.
                E quando veramente non ce la fai più
                spendi l'amore che hai da parte.
                Se fossimo in un film
                saresti quella voce fuori campo
                di cui lo spettatore si innamora.
                Cercati ancora.
                Cercati ovunque.
                In mezzo a chi non ci credeva.
                E poi parlava.
                In mezzo a chi non ti diceva
                che aspettava un passo falso.
                Ma in fondo in fondo.
                Ci sperava.
                Volevano tenerti in pugno.
                Ma tu, gli sei passata tra le dita.
                E non dimenticarti mai.
                Di chi giurava di restarti accanto.
                E poi spariva.
                Perché chi lotta fa paura.
                Perché chi si rialza
                fa ballare il mondo.
                E allora metti musica.
                Con tutta la tua voce.
                Urla!

                Sei viva.
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