Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Ale2191 Cesura
in Poesie (Poesie d'Autore)
Pericoloso e tenero
il volto dell'amore
m'è apparso la sera
d'un lunghissimo giorno
Forse era un arciere
con l'arco
o un musicante
con l'arpa
Non so più
Non so niente
La sola cosa che so
è che mi ha ferita
forse con una freccia
forse con una canzone
La sola cosa che so
è che mi ha ferita
ferita al cuore
ferita per la vita
E brucia come brucia
la ferita dell'amore.
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    Scritta da: Elisa Iacobellis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Settembre

    Triste il giardino: fresca
    scende ai fiori la pioggia.
    Silenziosa trema
    l'estate, declinando alla sua fine.
    Gocciano foglie d'oro
    giù dalla grande acacia.
    Ride attonita e smorta
    l'estate dentro il suo morente sogno.
    S'attarda fra le rose,
    pensando alla sua pace;
    lentamente socchiude
    i grandi occhi pesanti di stanchezza.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Sognato per l'inverno a... lei

      Andremo, d'inverno, in un vagoncino rosa
      con tanti cuscini blu.
      Sarà dolce. Un nido di baci folli posa
      nei cantucci molli. Tu

      chiuderai gli occhi, per non vedere dai vetri
      smorfiare l'ombre delle sere,
      la plebaglia di démoni e di lupi tetri,
      mostruosità arcigne e nere.

      Poi la tua guancia graffiare si sentirà...
      un bacetto, un ragno matto, ti correrà
      sul collo... Intanto

      tu mi dirai: "Cerca! ", chinando a me la testa
      - prenderemo tempo a scovare quella bestia
      - che viaggia così tanto...
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Colore di pioggia e di ferro

        Dicevi: morte, silenzio, solitudine;
        come amore, vita. Parole
        delle nostre provvisorie immagini.
        E il vento s'è levato leggero ogni mattina
        e il tempo colore di pioggia e di ferro
        è passato sulle pietre,
        sul nostro chiuso ronzio di maledetti.
        Ancora la verità è lontana.
        E dimmi, uomo spaccato sulla croce,
        e tu dalle mani grosse di sangue,
        come risponderò a quelli che domandano?
        Ora, ora: prima che altro silenzio
        entri negli occhi, prima che altro vento
        salga e altra ruggine fiorisca.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          La lettura di poesia

          Pieno pomeriggio
          in un college vicino al mare
          sobrio
          col sudore che mi cola sulle braccia,
          una goccia di sudore sul tavolo,
          l'asciugo col dito,
          per i soldi per i soldi
          mio dio penseranno che adoro tutto questo come gli altri
          mentre è per il pane e la birra e l'affitto
          per i soldi,
          sono teso faccio schifo mi sento male
          poveracci che fiasco, che disastro.

          Una donna si alza,
          esce
          sbatte la porta.

          Una poesia sconcia
          me l'avevano detto di non leggere poesie sconce
          qui
          troppo tardi.

          I miei occhi non vedono alcune righe,
          le leggo
          fino alla fine -
          disperato, tremante,
          che schifezza.

          Non possono sentire la mia voce
          e io dico
          basta, è finita, sono
          rovinato.

          E più tardi in camera mia
          trovo birra e scotch:
          il sangue d'un codardo.

          Questo dunque
          sarà il mio destino:
          scribacchiare per quattro soldi in stanze semibuie
          leggere poesie di cui da un pezzo mi sono
          stancato.

          E una volta credevo
          che gli uomini che guidano l'autobus
          o puliscono le latrine
          o ammazzano altri uomini nei vicoli
          fossero degli idioti.
          Composta mercoledì 25 settembre 2013
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            Scritta da: Andrea De Candia
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Epitaffio

            Qui giace come virgola antiquata
            l'autrice di qualche poesia. La terra l'ha degnata
            dell'eterno riposo, sebbene la defunta
            dai gruppi letterari stesse ben distante.
            E anche sulla tomba di meglio non c'è niente
            di queste poche rime, d'un gufo e la bardana.
            Estrai dalla borsa il tuo personal, passante,
            e sulla sorte di Szymborska medita un istante.
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