Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Elisa Iacobellis
in Poesie (Poesie d'Autore)

L'Uomo E Il Mare

Uomo libero, tu amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio; contempli la tua anima
Nello svolgersi infinito della sua onda,
E il tuo spirito non è un abisso meno amaro.
Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine;
L'accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore
Si distrae a volte dal suo battito
Al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.
Siete entrambi tenebrosi e discreti:
Uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi,
O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze
Tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!
E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli
Vi combattete senza pietà né rimorsi,
Talmente amate la carneficina e la morte,
O eterni rivali, o fratelli implacabili!
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Stasi nel buio. Poi
    l'insostanziale azzurro
    versarsi di vette e distanze.

    Leonessa di Dio,
    come in una ci evolviamo,
    perno di calcagni e ginocchi! - La ruga

    s'incide e si cancella, sorella
    al bruno arco
    del collo che non posso serrare,

    bacche
    occhiodimoro oscuri
    lanciano ami -

    Boccate di un nero dolce sangue,
    ombre.
    Qualcos'altro

    mi tira su nell'aria -
    cosce, capelli;
    dai miei calcagni si squama.

    Bianca
    godiva, mi spoglio -
    morte mani, morte stringenze.

    E adesso io
    spumeggio al grano, scintillio di mari.
    Il pianto del bambino

    nel muro si liquefà.
    E io
    sono la freccia,

    la rugiada che vola
    suicida, in una con la spinta
    dentro il rosso

    occhio cratere del mattino.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Giacomo V
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il mio cuore

      Il mio cuore è una rossa
      macchia di sangue dove
      io bagno senza possa
      la penna, a dolci prove

      eternamente mossa.
      E la penna si muove
      e la carta s'arrossa
      sempre a passioni nove.

      Giorno verrà: lo so
      che questo sangue ardente
      a un tratto mancherà,

      che la mia penna avrà
      uno schianto stridente...
      ... e allora morirò.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Eclissi
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Casida delle colombe oscure

        Sui rami dell'alloro
        camminano due colombe oscure.
        L'una era il sole,
        l'altra la luna.
        "Casigliane mie," chiesi,
        "dove sta la mia sepoltura?"
        "Nella mia coda", disse il sole.
        "Nella mia gola", disse la luna.
        Ed io che andavo camminando
        con la terra alla cintola
        vidi due aquile di neve
        e una ragazza nuda.
        L'una era l'altra
        e la ragazza era nessuna.
        "Care aquile, " chiesi,
        "dove sta la mia sepoltura?"
        "Nella mia coda", disse il sole.
        "Nella mia gola", disse la luna.
        Sui rami dell'alloro
        vidi due colombe nude.
        L'una era l'altra
        ed entrambe nessuna.
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Venere Anadiomene

          Come da un verde feretro di latta, una testa
          Dai bruni capelli esageratamente impomatati
          Da una vecchia tinozza emerge, lenta e ottusa,
          Con qualche deficienza piuttosto malmessa;

          e il collo grasso e grigio, le scapole larghe
          Sporgenti; il dorso corto che rientra ed esce;
          e i fianchi tondi che sembrano spiccar il volo;
          Il grasso sotto la pelle appare in piatte falde;

          La schiena è un po' rossa; e tutto ha un odore
          Stranamente orrendo; si notano soprattutto
          Cose singolari da osservare con la lente...

          Le reni hanno incise due parole: Clara Venus;
          e tutto questo corpo si muove e porge l'ampia groppa
          Schifosamente bella per un'ulcera all'ano.
          Composta martedì 13 ottobre 2009
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Ma non perciò nel disdegnoso petto
            d'Argante vien l'ardire o 'l furor manco,
            benché suo foco in lui non spiri Aletto,
            né flagello infernal gli sferzi il fianco.
            Rota il ferro crudel ove è più stretto
            e più calcato insieme il popol franco;
            miete i vili e i potenti, e i più sublimi
            e i più superbi capi adegua a gli imi.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Andrea De Candia
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              E ancora a te io prego con le braccia
              tese al tuo sangue. In me l'antica data
              della dimestichezza della donna
              vive ancora terribile. Se schiava
              mi facessi di un sordo desiderio
              ti amerei rassegnata;
              se penetrassi nell'anima pura
              che ho sortita nascendo
              ti amerei d'un amore disperato.
              Ma se tu contemplassi nel mio viso
              tutta la rotazione di un pensiero
              anche senza comprenderlo, io forse
              impazzirei di tesa meraviglia
              a riguardare l'occhio del mio sposo.
              Vota la poesia: Commenta