Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Maurizio Alberto

L'amante

Si disegna nei contorni,
raccoglie pensieri
dispensa sentieri,
manifesta geometriche casuali
fissate su un semplice acquisto.
Sceglie il bianco o il colore
senza mai rinunciare al sapore,
vive eterna
sul tempo senza fuoco,
muove folle e speranze
domina il mondo e le menti,
gioca sul tatto
o sullo spessore
ignara spettatrice
di vera emozione
e di nuovo stupore.
L'amante di oggi
è leggera e serena,
compagna fedele
di penna e di scena,
figlia di carta
e d'un amore
vuoto di pena.
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    Scritta da: brusky79

    Notte

    Notte... solo un manto di velluto blu sui miei occhi stanchi,
    perché a volte ci sentiamo tanto soli, in un mondo così cieco?
    Forse la speranza è una vana ricerca del nulla,
    come il tentativo di ascoltare il rumore sordo
    di una lacrima sul mio petto,
    o di un brivido nell'anima...

    Notte... ancora più freddo nelle mie ossa,
    sei andata via, come un respiro senza tempo,
    lasciando immobile quest'uomo inerme,
    col suo nero dolore a tenerlo per mano,
    sentore di dolci note perdute per sempre.

    Notte... saprai ridarmi il Sole
    che gelosamente celi tra le tue braccia scure,
    facendoti beffe di chi come me, ti guarda ammirato
    per lo splendore delle tue stelle accese?
    Ogni astro sembra un desiderio rimasto per sempre lassù.

    Notte... ma che ti succede? Anche tu stai piangendo con me,
    lievi lacrime di pioggia sulle mie labbra socchiuse...
    piangi e sfogati, hai ragione... il tuo destino e'ancora più crudele,
    perché potrai incontrare il tuo più grande amore
    solo per pochi istanti, il tempo di un tenero sguardo...

    Ecco! È giunto il vostro momento... prendi per mano il Giorno,
    tuo luminoso compagno, e forse quel dolce rossore
    che sta colorando il Cielo, riflette la tua timidezza
    nel dargli un breve intenso bacio d'amore impossibile.
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      Scritta da: Maurizio Alberto

      Nel tempo di un pensiero

      L'ultimo pensiero
      figlio di
      ardite emozioni,
      dubbi e sensazioni
      celano oscure
      il tumulto del tempo.
      Osservo il mondo
      e mi nascondo...
      leggo la vita
      nel suo passarmi
      tra le dita,
      accolgo i riflessi
      li accetto convessi,
      libero il vero
      nell'oro più nero.
      Mi fermo perdente
      nella realtà
      di un tempo
      diversamente
      scadente.
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        Scritta da: Daniele Biondi

        La luna

        La luna si desta al calar del sole
        e i tuoi occhi che fino ad allora brillavano della sua luce
        adesso sono li ad illuminare
        l'immenso infinito del buio della notte
        è una magia che si ripete nel quotidiano
        solo di chi ti può guardare negli occhi
        può vedere che quelle stelle non sono altro che
        il riflesso della tua anima.
        Composta lunedì 21 settembre 2009
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          Scritta da: Maat95

          La musica del Silenzio

          Incombeva il silenzio
          Sul giardino di bianco incanto.

          Nell'acqua,
          Come uno specchio freddo,
          Si vantava il sole stanco e opaco

          Il vecchio albero della vita
          Spirava per la medesima volta
          e gettava le foglie bianche di neve.

          Le bianche e soffici
          Regine del regno di Dio
          Dominavano il loro paradiso

          Facendo cadere
          le candidi ballerine del cielo,

          Belle, piccole e leggiadre si posavano
          sul giardino della bianca speranza
          e si facevano corteggiare
          dal lieve vento freddo d'inverno.

          Guardavo fuori da quel foro
          sbarrato da pilastri di ferro,
          Il magico giardino.

          Respiravo profondamente,
          Tanto da rompere quel silenzio.

          Immaginavo d'essere là
          tra la neve e il vento.

          Sognavo d'essere libero.
          Un sogno che
          ormai
          faccio tutte le notti.

          Fermai quel respiro
          e fu ancora silenzio.
          Composta giovedì 9 aprile 2009
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            Scritta da: Maat95

            Un solo ricordo

            Uno solo, ma bello;
            tra il fruscino nell'erba
            e il canticchio di un uccello.

            Pensavo alle lacrime versate
            Sotto al vecchio faggio,
            che giaceva lì, morto, triste e saggio.

            Pensavo all'infinito
            e pensavo alla goccia di rugiada
            Che scivolava via dal mio dito.

            Pensavo al rumore delle foglie
            e al colore del vento
            Che le muoveva felice e contento.

            Non mi meritavo una vita così, in dolore,
            solo la morte di un uomo senza cuore.

            Il dolce volare della vita tra le foglie
            Risplendeva,
            all'orizzonte,
            le magnifiche guglie.

            Pensavo all'infinito,
            pensavo alla promessa fatta
            come fosse un segretissimo rito.

            Pensavo,
            alla fine di tutto,
            all'uomo che era fuggito dalla mia vita
            lasciandomi sola come in lutto.

            Non è valsa la pena di piangere e morire
            Per chi più non ti ama,
            perché nel tuo cuore non deve aver più fama.
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              Scritta da: Marco Bruni

              Al mio Santo

              Eri lì, accanto a me, prima
              ch'io nascessi.
              Aspettavi inquieto il
              primo pianto della mia tremula
              esistenza, alla quale sorridesti con
              gioia ed entusiasmo, facendola tua,
              in ogni sua forma e dimensione.
              Poi, mi hai preso per mano e
              ogni mio dubbio hai cancellato,
              indicandomi la strada più serena,
              lontana da insidie e dai pericoli
              che affollano questo bellissimo,
              immenso, strano mondo che ci accoglie.
              Ancora oggi, che mi trovo più cresciuto,
              più invecchiato, nell'età che il tempo
              si trascina dietro, ti porto baluardo e
              luce dei miei timori, guida Santa della
              mia debolezza umana, capace d'acquietare
              il vento, che scuote e percuote questo povero
              granello di vita, che nel cosmo si consuma.
              Con te mio Santo, voglio proseguire questo
              viaggio, fino a quando dovrò scendere
              dal bus di questo mondo, per volare
              libero nel luogo dove mi aspettavi,
              prima del tempo ch'io nascessi.
              Composta lunedì 16 novembre 2009
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                Scritta da: Marco Bruni

                Ode per Alda Merini

                Ho pianto il mio silenzio
                ai fiori che verranno,
                fra sguardi di curiosi e
                parole appese al tempo;
                tra il fumo d'una sigaretta,
                oltre le brume del naviglio,
                ho disegnato i miei pensieri
                sopra un foglio bianco ed ho
                riempito col mio amore pagine e
                libri, che alla rinfusa ammiccano
                dagli scaffali impolverati, ridendo
                ad una vita assai severa e dura,
                che mi ha strappato i sogni,
                dispietata e disdegnosa, che al
                suo passare, urlava rabbia, nel mio
                cuore e al mio tormento. Con emozione viva
                ho creato versi e melodie, venivano da
                Dio, che accanto a me sentivo assiso e ho
                donato l'anima mia agli angeli, così come ho
                voluto io. Ora con te le tue parole sono
                stelle in cielo e luce in terra, abbagliano
                di gentilezza, con amor perfetto, per dare
                ciò che di tuo è rimasto all'altrui diletto.
                E quando a sera, qualcuno alzerà
                lo sguardo nell'immenso, ti vedrà
                brillare, Alda. Allora capirà che non ci
                hai lasciati soli e che da lassù, continui
                ancora a scrivere la tua opera d'amore,
                con il sapore del meglio che riposa:
                fra versi e rime il profumo d'una rosa.
                Composta lunedì 16 novembre 2009
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                  Scritta da: Gabriella Bellino

                  Ombre di vita

                  Ho vissuto anni
                  all'ombra di me stessa,
                  finché,
                  non ho riconosciuto la mia
                  in quella riflessa
                  da un corpo che non è il mio
                  ma che mi ha rivelato
                  l'immagine della mia anima
                  custodita
                  in fondo a quel cuore
                  che non adombra
                  anzi illumina
                  più del Sole
                  di chi era spento
                  perché aveva perso
                  l'ombra testimone
                  del passaggio
                  del suo universo.
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