Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Amaranth Violin

Anni luce

Qui
e ora
Dall'eternità
Meravigliata dalla rivelazione consapevole
e al contempo dall'esatta compiutezza
Abile nell'attraversare in volo spazi smisurati
Risplende abbondante la forza della passione.
Echeggia tacito nel cosmo
Il movimento di indistruttibili meccaniche
Riflesso sulla superficie diffusa in ogni dove.
Scandita dal fluttuare melodioso
Nella distanza concreta e sulla retta delle ere
Qualunque intuizione si accresce in cerchi fluttuanti
laddove il pendolo rincorre la stabilità.
Mentre il creato oscilla alla ricerca dell'equilibrio
Ogni percezione si moltiplica in onde concentriche
Nello spazio fisico e sulla linea del tempo
Al ritmo della vibrazione armonica
Che riverbera nell'intorno espanso in me.
Ascolto il moto degli eterni ingranaggi
Risuonare silenzioso nell'universo
e vedo brillare l'energia inesauribile di attrazione
capace di sorvolare distanze astrali.
Insieme perfezione matematica
e stupore della scoperta di conoscere
da sempre
Ora e
Qui.
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    Scritta da: Anna D'Urso

    Un granello di sabbia ed io...

    Un granello di sabbia si posa nel vento, attende,
    nel pensiero scende, ha visto cambiare il mare,
    il colore del cuore, ha stretto un soffio d'amore, sorride al dolore.

    Un granello di sabbia non ha paura dell'infinito,
    stringe un rimorso tra i denti, ma non torna indietro,
    una foto sbiadita dal sale,
    un amore lontano, un dolore che non muore.

    Un granello di sabbia aspetta che il mare lo lasci andare per incontrare l'estate...
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      Scritta da: BlueSky14

      Rumore Della Mia Giacca Bagnata

      In questo meriggio
      In cui la pioggia si struscia
      contro ringhiere arrugginite di vecchi balconi abbandonati...
      In cui muovo i piedi inzuppati nel freddo
      verso qualcosa che non sappia di asfalto bagnato...
      In cui mi ritrovo ad ingoiare l'acqua piovana
      che violenta sbatte sulle mie labbra
      intrise di ruggine e asfalto...

      In questo meriggio
      Di color grigio intenso,
      solo i muri cosparsi d'edera
      di fronte ai quali
      accarezzi i miei capelli sporchi di pioggia
      come fossero fili d'oro e di seta...
      possono sentire
      il rumore della mia giacca bagnata
      che più pesante del solito
      viene gettata a terra.
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        D'ora in poi

        Non piangerò più per te.
        Non verserò più una lacrima per te,
        per una persona che non mi ama
        per una persona che non mi merita.
        Non mi umilierò più per te.
        Non accetterò più di essere la tua amante.
        Non ti permetterò più di trattarmi così,
        con superficialità e noncuranza.
        Non accetterò più d'ora in poi di non essere amata.
        Composta lunedì 16 novembre 2009
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          Come è possibile?

          Continuamente penso a te,
          alle emozioni che mi ha regalato,
          ai momenti indimenticabili che con te ho vissuto,
          all'amore che per te ho provato,
          alle dolci parole che mi hai sussurrato,
          ai baci che mi hai regalato,
          alle carezze con cui mi hai sfiorato,
          ai brividi che mi hai provocato;
          e poi mi chiedo come è possibile che
          a tutto questo tu hai rinunciato.
          Composta lunedì 16 novembre 2009
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            Scritta da: Carlo Peparello
            Mi immagino a fumare in silenzio
            scontroso col mondo e preda dell'ozio
            seduto scomposto e piedi incrociati
            Scaccio fantasmi e ideali smarriti
            Ascolto il vento che ghermisce e scappa
            la chitarra vibra e ci mette una toppa
            Troppi strappi in un'esistenza scucita
            sospeso tra futuro acerbo e giovinezza sfuggita
            Tutto mi passa attraverso
            e in ogni elemento sono immerso
            Faccio parte del tutto assoluto
            e del nulla straniero e muto
            Sono figlio di nessuno in particolare
            sono succube dell'assurdo vagare
            La meta è dentro a cancelli chiusi
            litri di sogni che scorrono sfusi
            Mi alzerò quando dormiranno le gambe
            per volare nel buio o scornare le onde.
            Composta lunedì 16 novembre 2009
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