Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

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Ritratto in seppia

Cannella e mandorle, primo bacio.
Ore di luce lieve, occhi negli occhi.
Mai provata una simile lentezza, ti mordo piano, sei buono.
E foglie di colori più dolci non ne ho viste, abbracciati stiamo bene.

Malinconico autunno che scandisci piano il mio tempo.
Amarti è destino, è la mia pancia che lo dice.
Ritornerei mille volte a viverti, se vuoi rendermi felice.
Io che amo partire, da te vorrei solo tornare.
Oggi ti chiamo per nome, Amore.

Narciso morì specchiandosi nel suo riflesso.
Ebbe poco da conoscere l'amore.
Senti invece questo cuore come batte.
Sinfonia della vita, fugge.
Un cavallo al galoppo sfrenato.
Non si fermerà, questo è il suo viaggio.
Ora che ha scoperto la strada, puoi solo pregare ch'io non cada.

Mi vien voglia di dondolare nell'aria.
Aggrappata alle corde del tuo cuore.
Io di te amo tutto.
Composta sabato 13 settembre 2008
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    Scritta da: Claudio Rendina

    Frenesia

    Corri come se non dovessi più smettere,
    impara a osservare il mondo:
    sai che non ti aspetterà.
    Ruba il tempo e consacralo alla tua strada
    propizia,
    innalza altari ad ogni sosta.
    Non ci sarà un domani
    se ti fermi.
    La vita corre
    anche se non vuoi accorgertene.
    Inizia a correre!
    Non tardare,
    non lasciare indietro la tua essenza.
    Abbi il coraggio di rimanere integro
    nella tua folle corsa,
    come se non ci fosse un domani.
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      Scritta da: Mario De Rosa
      Quasi melanconia mi prende
      avvolto nella nebbia d'un fine Ottobre,
      d'oro per le chiome dei pioppi,
      serpi di luce, che rivelano il percorso
      del fiume alla campagna.
      Qualche raro lampione, spande cauto
      l'aureola, ed è quadro irreale
      per un paese del sud, nei valloni
      di detriti e nei pini un po' più usato,
      dal soffio di venti fieri ad esser flagellato!

      Si posa così un sentire quieto
      e scambia nascondigli, con l'incerto
      dei rami, che a stento affiorano
      là, dove la coltre la presa un poco
      allenta.
      E sono d'Autunno gli umori
      e i linimenti che la riarsa terra
      spalmano, e già scioglie i capelli
      la natura che nuda si adagia su un letto
      di foglie e di colori, come ninfa
      nella sera, già pronta per l'amore.
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        Scritta da: Mario De Rosa

        Altri ritmi

        Su Morano imperversa
        la bufera di neve,
        e le case si stringono
        a cercare riparo
        dalle mani invisibili,
        che a miriadi incombono
        con freddi aghi pungenti.

        Il silenzio irreale
        solo rompe un badile,
        che alle case vicine
        apre piccole vie.
        In sfrenate battaglie
        di palloni di neve,
        i ragazzi si sfidano
        finché reggon le mani
        rosso-viola del gelo.

        Poi a casa, il camino
        con il ceppo di brace
        per asciugare i vestiti,
        ha un calore di pace.

        Scendeva copiosa la neve
        con i padri per casa
        i vicini e gli amici,
        e le madri a parlare
        e a gustar col caffè
        sentimenti sinceri.

        Presto giungeva il buio
        e brillavan camini e lucerne,
        e la neve posando scandiva,
        tempi e ritmi eterni!
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          Scritta da: Samuele Bovini

          Angoscia

          Ancora un altro rischioso passo
          in bilico sul ciglio,
          vedo mani come artigli affilati
          che vogliono prendermi le gambe
          e trascinarmi giù, in fondo al baratro.

          Resisto, faccio fatica, un passo dopo l'altro,
          ma tutto intorno solo arido deserto
          senza fine, senza inizio, senza senso.
          Arranco ancora un po',
          ma ormai è finita, scivolo giù.

          E subito un tuffo al cuore,
          poi il deserto si trasforma nell'oscurità:
          è il buio? O è il nulla?

          Le invisibili particelle della stessa oscurità
          si stringono intorno a me, sempre più strette,
          e quasi mi soffocano senza pietà dentro me stesso;
          è l'angoscia: sono io che vivo
          bramoso di conoscere,
          ma consapevole di non sapere.
          Composta nel novembre 1998
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            Scritta da: Samuele Bovini

            C'è bisogno di un sogno

            Quando non va più come vorresti,
            quando anche le stelle ti franano addosso,
            quando ti manca anche la forza per parlare,
            allora si, c'è bisogno di un sogno,
            con il quale potertene andare.
            Quando tutto corre più veloce,
            quando il fiato si fa corto,
            se la strada ti inghiotte,
            ancora di più, c'è bisogno di un sogno,
            con il quale tirare il fiato.
            Quando ogni passo e ogni frase
            ti sembrano uguali,
            quando, terrorizzato,
            vedi te nei visi degli altri,
            e soprattutto quando ti accorgi
            di essere umano tra le bestie,
            o bestia tra gli umani,
            ora più che mai, c'è bisogno di un sogno,
            col quale poterti distinguere.
            E se sognando avrai buoni frutti,
            siediti e osserva silenzioso
            chi vive senza sogni,
            che impazzisce tra mille vicoli ciechi,
            mentre a te, o sognatore,
            si apriranno sempre
            nuove, splendide strade.
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              Scritta da: PAPPI08

              Concerto

              Se potessi sentire
              la voce che ho dentro
              sarei accanto a te
              in questo momento
              quasi trasparente e silenziosa
              come acqua di torrente
              che lieve d'estate
              scorre al mare...
              se dovessi ascoltare
              le voci della gente
              preferirei risate
              e bande di orchestrali
              e piccoli giullari
              dai colori sgargianti
              e tanta allegria...
              ma resto qui,
              è lo stesso...
              perché l'attesa
              diventa un concerto
              dove il sipario si alza
              solo quando ti vedo arrivare...
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                Scritta da: PAPPI08

                Le pagine della vita

                Le pagine della vita
                si possono scrivere
                in mille modi, con mille sfumature
                sfogliandole poi, ci accorgeremo
                di aver usato parole ed inchiostri
                indelebili
                ma saremo sempre noi a scriverle
                le nostre storie...
                ci saranno mille colori nuovi
                mille modi diversi e sempre tanta melodia...
                forse le dimenticheremo
                in cassetti, distrattamente...
                ma quando aprendoli, un giorno
                le troveremo li'
                ci regaleranno sorrisi,
                ricordi, dolori e nostalgia
                e saremo sempre noi a leggerle,
                a tenerle impresse
                in nuove pagine della nostra vita...
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                  Scritta da: PAPPI08

                  Il pentagramma

                  Vorrei essere una nota
                  lì, su un pentagramma
                  nota semplice...
                  un tono, un suono
                  allegro e brioso
                  lì, su quel pentagramma
                  dove la musica
                  immortala tutto quello che
                  nel mondo succede,
                  tutto quello che batte
                  al centro del cuore...
                  vorrei essere una nota
                  un tono, un suono in questo mondo
                  che invece rimane lì
                  a danzare senza riposo
                  ad ascoltare il ritmo
                  che di rigo in rigo
                  scorre e ti trascina in un vortice...
                  vorrei essere una nota
                  una semplice per essere suonata nella memoria...
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