Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Maia

Buon Compleanno

Silenzi di sabbia
che graffia ogni maledetta perla

Tra granelli di ruvida asprezza
Raccolgo un lembo del mio nome
sulle tue labbra

Mentre il vento di questo probabile deserto
Soffia sull'ultima candela ed esprime
Un doloroso mai più

Brindo solitaria alla bellezza inquietante
Del nostro essere amanti.
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    Scritta da: Giuseppe Catalfamo

    Società

    Vestito di colori esco dalla tela.

    Siedo al desco imbellettato nel salone
    commensali squali divorano il mio ardore.

    Come fosse consuetudine strappano denti dal sorriso
    comprendo l'esser fratello non compreso.

    Miro la tavolozza dei miei colori, tutti pastello
    ritirandomi nel quadro di nero dipingo un ombrello.
    Composta lunedì 16 novembre 2009
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      Scritta da: Franco Mastroianni

      Quando sento la vita

      Ringrazio questa vita
      e chiedo scusa
      se a volte non l'ho... amata
      saltando sopra treni in corsa
      senza pensar se era la scelta giusta
      se... era sbagliata

      ma per fortuna
      per ragione o torto
      non sono mai finito
      su di un binario... morto.

      Ringrazio questa vita
      che mi ha donato tanto
      e ancor mi dona

      ringrazio te... mia dolce donna
      amante... splendida persona

      grazie perché ho capito
      che il cuore non è soltanto un battito
      con te il mio cuore... suona.

      Ringrazio questa vita
      ma in queste mie poche parole
      non credo di riuscire
      a far capir... quanto mi piaccia

      quando sento la vita tra le mani
      e
      trovo sempre me stesso
      quando... mi lavo la faccia.
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        Scritta da: Salvatore Riggio

        L'anima esiliata

        Vedo solo desolazione
        in queste terre dimenticate,
        distruzione ovunque il mio sguardo voli...
        Sul terreno le orme ancora fresche stampate
        di quel caos che passò ponendo sul trono la confusione.

        Vedo solo immensa tristezza
        in questa pianura, dove il grigio prevale.
        Il sole spento in questo cielo privo di vita...
        Eppur un tempo questo vedere non era di un atrocità tale,
        ricordarlo mi provoca un certo senso di disgusto, di amarezza.

        Non vedo più niente in queste terre abbandonate,
        talmente è confusa ormai la mia vista
        che neanche al di fuori di ciò nulla di definito intravidi...
        Ma come avrà fatto lei a ridursi in questo stato?
        Mai avrei potuto pensare che io e lei per questo eravamo destinati,
        ormai però dovrò accettare... vivere in queste terre come neo esiliato...
        Composta lunedì 16 novembre 2009
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          Scritta da: Salvatore Riggio

          La Madre

          Nostra madre ci parla!
          Con ogni suo singolo soffio di vento,
          ogni rumore di un ramo spezzato,
          di una foglia che cade, l'ardere del fuoco,
          ma quel antico linguaggio ormai
          da tempo abbiamo scordato.
          Nostra madre ci parla!
          Con ogni singola goccia che cade
          di questa pioggia che pianto pare,
          con questi fulmini questi tuoni,
          che nel cielo rimbombano come un lamento.
          Nostra madre purtroppo non parla più, ormai sta gridando!
          Ci dovremo vergognare perché siamo noi il suo tormento...
          Eppure l'uomo di lei rispetto non ha anzi di un enorme peccato
          si sta macchiando, Lui non se ne accorge ma la sta ammazzando!

          Nostra madre sta morendo...
          Ma da solo la crudeltà dell'uomo
          non si può tentar di fermare.
          Tutti noi dovremo capire,
          ricordarci quel antico linguaggio
          per poter nuovamente nostra madre amare,
          che è da tempo immemore che l'abbiamo scordato.
          Poniamo una fine alle sue torture per risentir sua voce nel cuore,
          diamole quell'abbraccio che infinite, troppe, volte le abbiamo negato.

          Nostra madre ci parla, grida!
          Ma l'uomo non le dà ascolto ed è la prima volta in cui
          aspetto impaziente un suo schiaffo una sua punizione!
          Perché noi ce lo meritiamo ma quando avverrà non credo
          che ci sarà un'altra possibilità, per riiniziare, un'altra occasione.
          Composta lunedì 16 novembre 2009
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