Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Gaetano Toffali

Quello sguardo impossibile cerco

Quello sguardo impossibile cerco
Piccola fiamma a incerto domani
Di intero me stesso il perso
Negli occhi che ancora mi ami

Del tempo che mangia il futuro
Le rughe dagli occhi asciugare
Un passato ceduto all'incanto
Ectoplasma dai sogni salvare

Non voglio il mio senso finito
Neppure i bei tempi andati
Ma di nuovo l'anello nel dito
Che per sì ci siam ritrovati

è un'altra sera solo di te
Scemata nel scrivermi addosso
Al baratro di quella che è
Una vita che amare non posso.
Composta nel 2007
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    Scritta da: Concetta Antonelli
    Il viaggio. Quel maledetto viaggio
    cominciato con in testa le stelle
    e poi finito tra le tue braccia

    senza suggestioni di strade o sentieri
    guarniti di sassi tondi, luccicanti
    appena bagnati dalla pioggia

    e fu il temporale, con grandine battente e profumo
    di terra bagnata come grembo di donna

    Mentre suggerivi aromi di limoni e cedrina
    dalla tua pelle umida e tenera
    come la seta dei tuoi occhi in lacrime.
    Composta martedì 17 novembre 2009
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      Scritta da: Concetta Antonelli

      Rassegnata all'arrivo del giorno

      Una improbabile luce
      rivela le ombre del cuscino
      in riflessi blu cobalto
      dal sapore metallico
      con lieve sentore di nebbia

      Ecco
      scarna la notte affiora

      Raccolgo stracci dalla notte
      (in fondo sono solo pensieri)
      rassegnata all'arrivo del giorno
      non mi resta che ricominciare
      il mio viaggio con un respiro di mare.
      Composta martedì 17 novembre 2009
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        Scritta da: Concetta Antonelli

        Uno dei tuoi pensieri

        Così, quel giorno ho saputo
        d'essermi innamorata

        Era fiorita la tua anima nei pensieri
        aveva messo radici e foglie
        a mia insaputa

        Ed io svernavo silenziosa, ignara
        dei petali di pesco
        addormentata
        sui miei stessi sogni

        Tu, la mia aurora
        e le mie ali e la voglia
        d'essere perdutamente
        niente altro
        che uno dei tuoi pensieri.
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          Scritta da: Mario De Rosa

          Duc in altum

          Ora spazia aquila nei cieli
          dalla luce circonfuso del suo bene,
          da tutti Karol compianto padre.
          D'amore lunga scia, nel cuore
          degli uomini ha tracciato,
          parole dure senza falsi giri,
          oppure dolci, da involare il cuore,
          di umili, avversi o disperati.

          Santo e profeta, con il suo bordone,
          pellegrino negli arsi deserti dell'incuria,
          in alto acuto falco s'è levato,
          per indicarci il sentiero della vita.

          Ora prega per noi, Giovanni Paolo,
          dalle alture alza pure la voce,
          che il popolo di Dio, dura cervice,
          d'oro ha costruito altri vitelli;
          mentre i Leviti già allungano le frange,
          pagine scorrono del vangelo al vento.
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            Scritta da: DolceBuba

            Ladra di sogni

            Nel dedalo di strade meneghine
            vestite d'autunno,
            si deposita la bruma
            in ogni dove - come polvere
            sui mobili in ciliegio di un palazzo d'epoca -
            e della città tutti i colori assorbe.

            Incrocio anonimi visi,
            che si mescolano e si fondono
            sino a divenire uno di quei ritratti
            sulle tele di Picasso;
            le guglie del Duomo sfiorano il cielo,
            dove non giungono nemmeno
            i miei pensieri, intrappolati
            nei fili elettrici che conducono
            i filobus in percorsi obbligati.

            Cammino in quelle piazze
            arredate come salotti accoglienti
            che invitano a prendersi un tè
            e trovo che sia strano sentirsi
            una ladra di sogni a Milano...
            Composta sabato 14 novembre 2009
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              Scritta da: DolceBuba

              Gli amanti

              Sono ladri di ore, gli amanti,
              avidi del tempo
              che si dilata e aderisce
              alle pareti della stanza
              come consunta carta da parati.

              Perduti in languidi sospiri,
              danzano ritmati
              sulle note della passione
              e naufragano
              tra le onde violente,
              che si infrangono
              sui loro corpi intrecciati.

              Si amano, gli amanti,
              ma non si appartengono:
              sono come ombre
              che si incontrano
              di nascosto nella notte
              e sbiadiscono
              alla prima luce del giorno...
              Composta lunedì 26 ottobre 2009
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