Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Lorena L.

Nebbia di fine estate

Profilo tremulo sulle dune di sabbia
voltati
e dimmi che appartieni solo al buio delle notti silenziose.
Sconfiggi questo dolore sordo
che tramuta i sogni in nebbia.
Attendo il tuo sguardo trafiggermi
amami come ieri non hai saputo fare
come solo con me puoi
mentre non mi riconosco
e incerto si fa il confine tra il muretto e il mare.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Lorena L.

    Dipinto d'acqua

    Una lacrima scende sul prato di papaveri
    dalla mia bocca una scia di lumaca disegna la tua schiena,
    fotografo di pozzanghere.
    Non è nostalgia
    se piove a dirotto sul cielo bianco
    e il fiato è muto.
    Brilla la pioggia
    mentre satelliti di caffè orbitano su questo vetro
    e non vedo più il contorno dei miei occhi.
    Vota la poesia: Commenta

      L'immenso

      Guardo il mondo che è intorno,
      osservo attonita con lo sguardo
      un fiore, un cane,
      un passo che avanza...
      poi un silenzio mi
      sovrasta.
      Ecco l'immenso,
      qualcosa di astratto, lo
      sento, mi circonda...
      è a due passi dai miei
      desideri.
      La speranza permane,
      il mio cuore si arresta...
      ecco... l'ho raggiunto;
      l'immenso non è più
      un segreto.
      Composta giovedì 5 marzo 1998
      Vota la poesia: Commenta

        Messaggero d'amore

        In una notte d'autunno sotto stelle dorate,
        scortato da mille foglie secche dal vento trascinate,
        tu, messaggero d'amore impacciato svolazzavi
        e del mio cuore subitamente ti impossessavi.

        Deliziosa creatura celeste dal visino paffuto e delicato,
        in un attimo la tua tenerezza mi aveva già conquistato,
        quando il tuo sguardo dagli occhietti dolci, brillanti,
        incrociavano i miei commossi e lacrimanti.

        La tua manina piccina ed arrotondata
        un mio dito con forza afferrava,
        provando forse a fuggire ad una morte già stipulata,
        mentre la tua vita alla mia in eterno si legava.

        Tante sono le cose che avrei voluto dirti,
        mille gli insegnamenti da impartirti,
        tuttora di più quelli che avrei desiderato imparare
        dalla tua innocenza e dal tuo modo d'amare.

        Ora non ci sei più... o forse ci sei...
        però la mia anima col diavolo contratterei!
        Per poterti stringerti un volta ancora tra le mie braccia,
        perché tanto dolore e sofferenza non fossero più una minaccia.

        Vola in alto ad ogni modo mio caro angelo,
        con le ali spiegate libra su questo cielo,
        io tra gli astri nella notte ti cercherò,
        ed il mio amore per sempre a te enuncerò.
        Composta martedì 17 novembre 2009
        Vota la poesia: Commenta

          Quando sarò vecchia...

          Avrò gli occhi stanchi di tanto osservare,
          ed i piedi gonfi per il lungo andare.
          Prolungato sarà il sentiero transitato
          Non importa gli anni che avrò viaggiato.

          La mia pelle da carezze sarà abbandonata
          e la mia bocca alla mancanza di baci condannata,
          Anche se dentro di me sentirei ancora quel ardore,
          lo stesso che ha infervorato per tanti anni il mio cuore.

          Le mani saranno orfane e nei movimenti lente
          pur se piene di tenerezze e calore da regalare.
          Lo sguardo sarà carico di reminiscenze sonnolente
          ma così ugualmente intense da lacrime far affiorare.

          Il mio riflesso sullo specchio cambierà decisamente.
          I capelli imbiancati dalle nevi del tempo inclemente,
          Il viso segnato, marcato dalla età e da ogni suo evento,
          è questa la immagine che vedrò davanti a me in quel momento.

          Di esperienze il destino, a quel punto, me ne avrà date in verità tante,
          riempiendo la mia mente di una saggezza importante,
          eppure non avrò nessuno a chi il mio patrimonio delegare,
          neanche una persona che da questi miei insegnamenti vorrà imparare.

          Porterò con me ad ogni modo qualcosa di fondamentale,
          e sarà la serenità che dona la consapevolezza
          di aver sempre dato di me stessa quella mia parte essenziale
          amando la vita sempre con passione, e questa è la mia unica certezza.
          Composta martedì 17 novembre 2009
          Vota la poesia: Commenta

            Quando il silenzio diventa grido

            Labbra serrate arrestano parole
            Il mio sguardo è distaccato e perso nella distanza
            intanto che lacrime scivolano sul viso lente e sole
            Senza che tu gli dia la giusta importanza.

            Inerme sei, seduto dall'altro lato della stanza.
            La tua bocca verbo non proferisce.
            Da lontano mi osservi quasi con riluttanza,
            Mentre insidiosa la tua indifferenza il mio animo ferisce.

            I tuoi occhi la tristezza nei miei ora non leggono,
            le tue orecchie nella quiete il mio cuore non odono,
            eppure in questo silenzio funebre esso al tuo non smette di gridare,
            come mai non lo senti al tuo amore invocare!

            Non cessa di supplicare, scongiurare, implorare;
            pregare per un tuo gesto di tenerezza...
            laddove pensieri malsani la mia mente continuano a torturare
            provando a capire dov'è finita la tua antica dolcezza.

            Ascolta questo mio grido esasperato,
            e spazza via da me questo dolore esagerato!
            Cancella il mio tormento con infinita amorevolezza
            e suggella un nuovo patto tra noi con una gradevole carezza.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Giorgio Belli

              Quel dolce riparo...

              Un gesto repentino, persiane spalancate,
              un'onda di luce invade la stanza...
              il mattino accende le ombre della notte
              a scacciare sogni e coperte disperse.
              Odori ed essenze familiari,
              rassicurante percezione di gesti unici,
              così lontani dai fremiti di giorni infiniti,
              monotonia e alienazione dei nostri tempi.
              L'attesa di quel dolce riparo,
              ritorno bramato e inconscia smania
              di ricongiungersi nel momento in cui,
              nell'aria di casa,
              riecheggia lo scoppiettio del focolare,
              eco di memorie e di recondite confessioni.
              Composta lunedì 16 novembre 2009
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Anna D'Urso

                Un bene grande

                Il volersi bene accompagnerà i nostri sogni fatti di realtà,
                sarà d'aiuto quando le gote sembreranno argini di fiume in piena,
                ci salverà dall'abisso che sta tra me e il volere me,
                ci sosterrà sull'orlo del precipizio dei giorni che non saranno giorni,
                fatti di silenzi, di incertezze, di innevate primavere, di sospiri nella notte,
                sarà talmente grande da proseguire da solo anche quando non ci saremo più...
                Composta martedì 17 novembre 2009
                Vota la poesia: Commenta