Poesie d'amore


Scritta da: Rosita Ramirez
in Poesie (Poesie d'amore)

L'amore dopo la morte

Ieri ho avuto una visione
l'amore mio era tornato
ho visto il suo viso
ho visto il suo bellissimo sorriso
ho visto le sue mani tremanti
mi accarezzava il viso
ho visto suoi occhi, mi parlavano
ho sentito il battito del suo cuore
tutto era silenzio in quel momento
ho sentito un sussurro.
Lui mi parla! Mi ha detto ti amo!
Poi ho visto lui allontanarsi
dopo di avermi detto... ti aspetterò!
Sei la mia vita, anche dopo la morte
ti amo alla follia.
Composta mercoledì 29 giugno 2016
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    in Poesie (Poesie d'amore)

    Auguri a lume di candela

    In ogni tua ricorrenza,
    buon onomastico,
    la mente m'impegni
    anche se mai ti degni
    neanche di un grazie.
    Ti regalai una pianta,
    non era un fiore,
    e tanto t'irritasti,
    ti dedicai poesie,
    eran d'amor platonico
    e ancor più ti turbasti,
    ricorsi poi ad un bacio
    ma era solo un cioccolatino.
    Senza più risorse adesso
    vivo nella speranza
    di una cena a lume di candela
    sperando che non diventi un cero
    per la mia vetusta età.
    Comunque vadano le cose,
    se si ama per sempre si vive,
    per atroce condanna diventerai,
    ahimè, la mia eterna compagna
    e non mi resta che dirti...
    preparati a soffrire!
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      Scritta da: Cetty Cannatella
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Io e il Re

      La schiava disse al re:
      sua maestà rispetto i suoi silenzi
      e sto in attesa che ricominci a parlare,
      io di parole ne ho già dette troppe.
      E dopo con gli occhi bassi e con le ali rotte,
      la schiava cercò riparo al suo dolore in un sonno
      che sembrava non volesse più svegliarla.

      Quante volte ho supplicato di non usare i silenzi
      per me sono vetri rotti che trafiggono l'anima
      ora sono muta e silenziosa anch'io
      esangue della tua stessa arma.
      Le nostre anime sono senza respiro
      sopravvivono e non vivono.
      E resto in attesa.
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        Scritta da: Cetty Cannatella
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Leda

        Leda, splendida regina di Sparta
        Inavvicinabile...
        Zeus si innamorò perdutamente
        e per averla si trasformò in cigno.

        Potrai avere mille forme
        Sfiorarmi con le piume o con mani da gigante
        Sputarmi addosso le parole o racchiuderti in silenzi
        Accarezzare la mia pelle o graffiare le mie spalle
        Ma ciò che ti appartiene nessuno te lo toglie
        Lui le mostrò un sentiero
        Lei abbassò il capo e disse: non è quella la mia strada
        fidati di me io so qual è!
        Lui la guardò, non si fidò apri le ali e in gran silenzio volò via.

        Dall'unione di Leda lo sappiamo tutti nacquero i Dioscuri.
        A Sparta erano invocati come soccorritori nelle tempeste,
        specie in mare, perché concedessero venti propizi.

        Ecco che la fiducia ha partorito,
        ma la sostanza è quella lui non si è fidato.
        Composta martedì 6 settembre 2016
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          Scritta da: Cetty Cannatella
          in Poesie (Poesie d'amore)

          A mia madre

          Amami madre mia...
          Giusta o sbagliata che io sia...
          Amami.
          Non giudicarmi...
          Non tentare di cambiare il mio spirito.
          Accetta questa figlia che passeggia fra le parole...
          Non guardarmi con rimprovero ma abbracciami...
          Non dirmi che sono grande...
          I figli dentro il cuore di una madre... sono sempre piccoli e scalciano ancora nel suo ventre.
          In quel ventre dove il. mondo non poteva mai fargli male.
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            Scritta da: Paola Santoro
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Attesa

            Seguimi,
            verso la sommità dell'infinito
            nell'attesa di un bacio proibito.

            Non badare
            alle parole che non ti fanno amare.

            Sospira
            Chiudi gli occhi
            nell'attesa che il tuo cuore ritocchi
            il sorriso dipinto
            ormai terribilmente estinto.

            Ma tu guarda le onde del mare
            non vorresti più ritornare
            su quegli scogli frantumati
            nell'attesa di essere bagnati
            dal sapore di quell'onda
            forse troppo profonda per gridare
            Attesa.
            Composta venerdì 10 giugno 2016
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