In ogni tua ricorrenza, buon onomastico, la mente m'impegni anche se mai ti degni neanche di un grazie. Ti regalai una pianta, non era un fiore, e tanto t'irritasti, ti dedicai poesie, eran d'amor platonico e ancor più ti turbasti, ricorsi poi ad un bacio ma era solo un cioccolatino. Senza più risorse adesso vivo nella speranza di una cena a lume di candela sperando che non diventi un cero per la mia vetusta età. Comunque vadano le cose, se si ama per sempre si vive, per atroce condanna diventerai, ahimè, la mia eterna compagna e non mi resta che dirti... preparati a soffrire!
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