La schiava disse al re: sua maestà rispetto i suoi silenzi e sto in attesa che ricominci a parlare, io di parole ne ho già dette troppe. E dopo con gli occhi bassi e con le ali rotte, la schiava cercò riparo al suo dolore in un sonno che sembrava non volesse più svegliarla.
Quante volte ho supplicato di non usare i silenzi per me sono vetri rotti che trafiggono l'anima ora sono muta e silenziosa anch'io esangue della tua stessa arma. Le nostre anime sono senza respiro sopravvivono e non vivono. E resto in attesa.
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