Venirti a cercare per le strade di Lisbona,
petali di rosa
macerati nello spirito della Saudade.
Strascichi di passi sulla pietra
rassegnati all'indecifrabilità.
Avrei voluto ringraziarti,
dirti che, in tua compagnia,
il tempo non è mai stato perso!
Per volgersi alla luce delle stelle,
il mio collo è troppo corto.
Per tutta la notte
ti stringerò sul mio petto
per asciugare ogni tuo dolore
per tutta la notte
ti rimarrò accanto
per essere la luce
dei passi tuoi
per tutta la notte
ti proteggerò
dal vento e
dalle piogge,
per te io sarò
il riparo della vita,
per non lasciarti più andar via.
Papà dove sei
non sento la tua voce
mi piace la tua voce
anche quando gridi
perché gridi
tu sei mio padre
fermati
mi sono perso
aspettami aiutami
da solo non ce la posso fare
ti prego
mi tremano le gambe
ho paura di cadere
io non capisco
perché mi hai lasciato solo
prendimi per mano
amo le tue mani
sono un bambino
ho bisogno dei tuoi occhi
sono qui ad aspettarti
a soffrire su quello che non ho
come faccio a diventare adulto
senza di te
insegnami
non lasciarmi solo
non essere arrabbiato con me
almeno fammi capire
dove ho sbagliato
e perché
lasciami la speranza che ce la farò
non voglio fallire come hai fatto tu
vieni parlami
fammi una carezza
abbracciami e ti perdonerò.
Portami con te
nei sentieri di una vita
che scorre via
portando con se
minuti ore
che non voglio vivere
senza averti accanto.
Portami con te
quando sei lontano,
tienilo stretto a te
il ricordo di me.
Perché sai amore,
ho visto troppi
aquiloni volar via.
Oro
Ghiaccio
Latte
Sangue
Dea scesa
In terra.
Sognare ad occhi aperti
Se con il pensiero potessi parlarti
Se tu potessi ascoltarmi
Allieterei il tuo cuore di parole dolci
Se tu fossi qua con la testa
poggiata sul mio petto
Ti farei sentire il battito del mio cuore
Ti stringerei tra la mie braccia
Con le mani ti sfiorerei il viso
Mentre le mie labbra cercando le tue
sussurrerebbero... "amore mio.... ti amo".
Tracce di te sono sulla mia pelle,
il tuo profumo è impresso
nella mia anima,
e le mie mani vuote
mendicano le tue gote,
le mie labbra asciutte
sono orfane dei tuoi baci,
invano tento di sfuggirti
ma la tua immagine
bracca le mie notti
e la tua voce
mi urla dentro,
sei via e non sai
che hai addosso
parte di me,
che trascini su un suolo
di dolore e solitudine.
Questa parla di te.
Ora ti ho capito:
non mi hai capita.
Avevo bisogno
che amassi la mia
anima invece
che il mio abbraccio.
Aspetta novembre,
il sabato sera,
il bus mattutino,
aspetta il sole,
ma non aspettarmi
perché non ti odio
e non ti amo più.
Ti ricordo assorto,
lo sguardo perso
oltre la linea
dell'orizzonte davanti a te,
che avvolgendo:
i tuoi pensieri,
i tuoi sogni
mi escludeva.
Tra i ricordi del cuore,
spolvero quel che resta di un amore,
tra i silenzi di due innamorati,
in un bacio ci siamo condannati,
c'è chi lo chiama errore
io... lo chiamo amore.