Scritta da: Rosanna Russo
in Poesie (Poesie d'amore)
Acquerelli del cuore
Acquerelli d'amore
dalla tavolozza del cuore
-a colorare la vita
tu a dipingerla di emozioni
e io tela per il tuo dipinto.
Composta martedì 20 marzo 2018
Acquerelli d'amore
dalla tavolozza del cuore
-a colorare la vita
tu a dipingerla di emozioni
e io tela per il tuo dipinto.
Lascia che sia la notte piena di stelle
l'ebrezza di un cuore malato.
Lascia che il vento accarezzi
le note perenni di un brivido
che non ha saggezza
che non ha domani.
Lascia fiorir la vita
nell'onda capricciosa dell'esistenza.
Lascia che rifletta i suoi nuovi traguardi
lascia che quell'equilibrio precario
induca la ragione a riflettere.
Lascia le cose alle cose,
il tempo al tempo
e l'amore all'amore.
Lascia che sia la speranza a fiorir
nel grigio limbo di questo deserto,
chiamato vita.
Lascia che sia il cuore a seguir la scia
di quelle note che incalzano senza respiro
il silenzio dell'amore.
Riempirsi l'un l'altro di ciò che si è, senza filtri, senza vergogne, senza limiti.
Riempirsi l'un l'altro per colmare quel vuoto che si è creato dentro,
ad ognuno di noi, nel percorso della vita; sentirsi leggiadri, ubriachi, storditi di carezze sospiri e respiri
per sentirsi completi
e sentirsi in quel goduto istante amati.
Un unico corpo con due cuori che pulsano dando vita a una melodia così incredibilmente unica,
da renderli immuni da tutti i mali che gli vivono intorno.
Sono arrivato perché mi hai voluto tu
vivo perché ci se tu
tu mi hai insegnato a camminare
la mia strada l'hai costruita tu
rido perché ci sei tu
sono felice perché ci sei tu
amo perché ci sei tu
godo dei miei sogni perché ci sei tu
il mio arcobaleno l'hai colorato tu
tu mi hai insegnato a volare
il mio paracadute sei tu
tu hai curato le mie ferite
tu sei partecipe delle mie libertà
tu mi hai difeso dalle mie sofferenze
tu mi hai regalato le tue virtù
nel buio mi sono perso
non sono riuscito a proteggerti dal tuo dolore
ne sono stato partecipe
ma non ne ero pronto
mi ha travolto senza speranza
perdonami
non ho saputo guidarti
sulla strada che mi avevi costruito tu
piango perché non ci sei più tu.
Giri di parole, fatti che dir si vuole,
Ogni stagione può dare Amore,
Basterà domani il mio cuore,
a ricordarti che senza te lui muore?
Tu Cuore,
batti nel mio petto senza sosta
e ad ogni palpito è un gemito di vita
Tu sei forte, resisti ai pianti,
alle sofferenze, alle gioie.
Tu soffri ma non piangi
ti stringi forte in me
ed io ti sento piccolo
A volte sei felice,
batti forte e mi sembra
che tu voglia scappare e volare
nell'infinito mare della vita,
ma a volte muori dal dolore
e ti sento solo io perché io e te
siamo un tutt'uno e fino a quando
ne avrai la forza...
ti sentirò battere nel mio petto
senza sosta!
Amo la tua anima
rinchiusa fra i roveti.
Li strapperò via con sanguinanti baci.
Amore che implode,
amore che taccio
anche a me stessa.
Rovi intricati.
Lasciami,
non lasciarmi.
A te parlo senza suono
e tu mi ascolti.
I pezzi che scompongono il mio corpo
sono vetri aguzzi, tolti con la pazienza
e l'inganno di mani esperte,
che lanciano pensieri tutt'intorno,
come immagini fatiscenti e accecanti
nel buio delle anime in viaggi sfocati.
La stanza racchiude il tuo lavoro
e la noia fragrante della vita.
Sei solo, ondeggi, il collo piegato
dalle troppe parole impaurite,
dai giorni sempre uguali
ad accompagnare l'essenza di te.
Invano chiamo la tua anima,
già mia e così distante da noi.
Le mie urla silenti sono il tuo orgoglio
di aguzzino e benevolente giovane uomo,
i miei disegni si trasformano in elettriche, calde
e umide storie che non conosci:
t'immergo in una casa ancora disabitata,
in sogni eterei di carnalità voraci,
ti trasporto come un avventuriera verso orizzonti di strada,
per condurre ogni sensazione a vibrare di sé.
Se questo è soltanto un viaggio,
una carezza alla mortale prudenza,
io me ne sono appena innamorata
e senza lanciare sfide cammino a passi
leggeri o pesanti,
cammino fino a scomparire in me stessa,
dove il traguardo è stare in piedi fino alla fine,
nuda e travestita,
ricoperta di pelle che amo, con la forza immensa e disperata
di ritrovarla appoggiata alla tua.
Sento le tue braccia
che avvolgono il mio ventre
e il tocco della tua mente che abbraccia i miei capelli sciolti nel sole intenso.
Ogni carezza che mi hai dato
ha nutrito le speranze e i sogni
di un corpo ormai gelido e solo,
ogni vibrazione delle tue braccia
ha accolto il mio richiamo sinuoso
e mi hai posseduta senza sfiorare
nemmeno per un attimo le mie membra,
pesanti e asciutte.
È iniziato un viaggio che non ha meta,
se non le nostre tenere e voraci parole,
non ancora dette,
non ancora nate al giorno.
Ti prendi cura dei miei sorrisi
come se non potessero sbocciare soli,
cancelli avidamente i pensieri aggraziati
per scambiarli con un sentire che spaventa
le ore e mi costringe a volgere
lo sguardo al presente.
Vuoto che non accetta di essere sospinto
nel nulla e non teme se stesso.
Nell'aria soffro di te e sogno la notte
scambiandola per il giorno.
Gelsomini sui muri di pietra,
e odore di felicità nell'aria.
Tu, bellissima, avevi le stelle negli occhi
e illuminavi il mondo.
Sorridevi e mi tenevi per mano,
come un bambino.
Mi tenevi stretto,
e io ti stringevo più forte.
Sole, cielo, stelle, vento
e un vestito bianco.