Scritta da: Rosa Di Fraia
in Poesie (Poesie d'amore)
I tuoi baci
I tuoi baci
essenza d'anima
nettare di vita
se tu smettessi di baciarmi
come potrebbe
abbeverarsi il cuore?
Morirei d'amore!
Composta venerdì 20 maggio 2016
I tuoi baci
essenza d'anima
nettare di vita
se tu smettessi di baciarmi
come potrebbe
abbeverarsi il cuore?
Morirei d'amore!
Sei arrivata
in questa mia vita
e da questa mia vita
sei andata via.
Il tempo corre
e nei giorni fuggo anche io
così domani saremo ancora più vicini
e tu non ti dimenticherai di me.
Se la luna avesse il tuo stesso sguardo,
credo che il mondo si innamorerebbe di lei,
potrei dormire di giorno e stare sveglio la notte,
per guardarla negli occhi,
a pensarci sento il sangue scorrere nello stomaco,
a pensarci...
ogni battito diventa un pulsante che attiva scosse elettriche.
Scosse che affannano il respiro,
e distraggono ogni mia azione,
verso pensieri oltre mare,
come un raggio di sole che attraversa l'oceano
e raggiunge quelle zone troppo lontane...
per essere scaldate!
Non cambio e riscrivo il mio destino,
non la tolgo quella parte di bambino,
il bene è una forza speciale,
mi fa dimenticare tutto il male,
tra i miei sbagli chiedo perdono,
ma resto sempre quello che sono,
scelgo l'affetto delle persone buone,
mi nutrirò di vera emozione,
apro le braccia e ti aspetto,
io ti chiedo solo rispetto,
ci sono tra risate e follie
ma ti prego non dirmi bugie,
accetto qualsiasi verità,
se tutto rientra nell'onestà,
si ride e si piange all'improvviso,
si passa da una lacrima ad un sorriso,
e tra una vittoria e un insuccesso,
vado avanti restando sempre me stesso.
Specchio, specchio delle mie brame
Chi è il più idiota del reame?
Ma sei tu gioia mia!
La tua sensibilità è una follia!
Specchio, specchio delle mie brame
Ti prego fammi diventare un infame!
Troppo fragile non vivo
Rendimi duro e cattivo!
Mi dispiace non ti posso accontentare
La tua indole non la posso cambiare!
il mondo a volte diventa
completamente invisibile,
tu sei condannato a restare
per sempre sensibile,
non potrai mai diventare un infame,
te lo dice lo specchio delle tue brame.
Grassi polinsaturi coaguli
percorrono vene poetiche
in un caleidoscopio di emocromi policromi
portando in circolo sensazioni enzimatiche
che defibrillando arrivano al cuore
per trafiggerlo con una coronaria di spine
in un ultimo inappellabile referto inferto da un infarto.
(Rendersi) ridicoli
ad aspettare;
ad ascoltare ritmi fragili
e non saper spiegare
che (sovente) si aspetta in eterno
e costa saper rinunciare.
E che il dolore mortifica
ma senza questo periamo.
E che sorrido più spesso
ma (a volte) manchiamo.
Parlavamo
lingue a noi sconosciute:
non ci occorreva capirle,
non occorrevano parole;
progetti;
riflessioni
quando io ti sapevo
e tu sapevi me.
Spargete intorno a voi
foglie verdi
ghirlande di gelsomini,
abbracciate ciò che resta del mare,
ascoltate l'eco dell'onda
cercate il peccato
nel tremore
che sconvolge la vostra carne,
cercate il sole
riempitelo di quel che gli manca
i raggi si rallegrerano
nel veder tanta preziosa passione,
diventate musica
che importa se pochi ascoltano
quelle note
tingono intere notti.
Il guardo penetra inteso,
profondo ed enigmatico,
donna matura e misteriosa,
all'alba assapori l'amore per vivere,
al tramonto scopri il desiderio di essere amata.