Seppur di me, di noi
cancellerai ogni traccia.
E forse ti è rimasto poco
o niente.
Io di te non riesco e non voglio
io di noi non mi scorderò mai.
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Seppur di me, di noi
cancellerai ogni traccia.
E forse ti è rimasto poco
o niente.
Io di te non riesco e non voglio
io di noi non mi scorderò mai.
Era la favola più bella, mai vista, mai scritta,
la perfezione dell'amore più raro,
era la felicità che non ho mai conosciuto,
quell'emozione che non ho mai provato,
tutto ciò che si potesse desiderare
c'era in quegli occhi che esprimevano sicurezza
che gelavano il cuore, che entravano nell'anima.
Come si può accettare che non ci sei più?
Uno sparo... ed è finito tutto
chi ha scritto questo destino crudele?
E per quale ragione Dio lo ha approvato.
Ma come ci si può rassegnare, chi osa pensare che esista
una rassegnazione ad una violenza inaudita, cruda ingiusta
e come ci si mette piede in una chiesa dove dicono che c'è Dio,
dov'era quel giorno quando uno sparo ha distrutto tutto,
che senso ha pregare, e cosa significa avere fede,
no! Non ci sto, non lo accetto.
E tu che dici di essere onnipotente
sei solo un protagonista di una qualsiasi storia scritta,
la comune fiaba che rispecchia la fantasia,
sei un nome stampato in un libro:
la Bibbia.
Per la mia stupidità mi merito il podio
nonostante tutto io non ti odio,
ovvio che la rabbia scende e poi sale
e porto le ferite di tutto quel male,
hai saputo colpirmi nella maniera più dura
firmando tra noi la più squallida chiusura,
non mi da felicità vederti soffrire
avrei solo voluto che riuscivi a capire,
che io che ho saputo solo darti
ero qui pronto a perdonarti,
neanche un misero mi dispiace
forse davvero non ne sei capace,
poi mi chiedo ma come fai?
lo sentito il tuo cuore so che ce l'hai!
e ancora elaboro quel fottuto perché
e non capisco perché proprio a me?
bolle il mio sangue nelle vene
perché ti voglio ancora bene?
nulla sono riuscito ad imparare
e mi detesto per non saperti odiare,
non rinnego l'anima che ti ho dato
ma maledico le lacrime che ho versato,
le cose che insieme abbiamo condiviso
sono stampate tutte sul mio viso,
non ci sono riuscito, ti volevo cancellare
ma chi è come me sa solo amare,
per questo ascolto ciò che il mio cuore mi dice
ti auguro davvero di essere felice.
Luce che illumina montagne rocciose
un letto decorato con petali di rose,
stelle allineate non troppo distanti
le osservi brillare come diamanti
l'eco di una voce gentile che ti sveglia al mattino
angeli che ti coccolano come fossi un bambino
attimi di pace splendore sul viso
il fascino delle rughe su quel sorriso
protetti da una mano amica
respirare senza nessuna fatica
non sentirsi più come uno straccio
senza tempo nel godersi un abbraccio
lacrime che diventano gocce di profumo
non aver paura più di nessuno
camminare nudi senza alcun vestito
liberi e felici questo è l'infinito.
cosa vedo dentro ad ogni mio difetto?
un essere debole e imperfetto,
scavo dentro ogni mia singola ferita
svuotando il senso di questa vita,
scappo dagli amici, dagli amori
mi lascio divorare dai miei errori,
il tempo scorre troppo piano
mi sento sempre più strano,
ed anche se non ho mai mentito
mi sento solo e non capito,
tremo davanti a me stesso ed ho paura
ogni giorno sembra una tortura,
questo mondo non mi appartiene
sono legato da troppe catene,
io non mi riesco ad amare
ciò che sono non lo posso accettare,
stringo i denti, ingoio parole
le lacrime scendono giù da sole,
non vedo vita quando mi guardo allo specchio
ma un corpo esile, stanco e vecchio,
quante bugie stampate sul mio viso
nascondo la rabbia dietro un sorriso,
e non voglio più parlare
voglio solo riposare
e non posso più lottare
credo di non potercela mai fare,
ed è solo colpa mia
se mi abbandonano e vanno via.
Ora io mi fermo qui
sulla sabbia
mi stendo e resto zitta.
Inerme, sola, distante.
Io mi fermo qui,
ad ammirare il posto
dove tutto ha un inizio e ha una fine,
a cercare di capire dov'è quel filo sottile
che divide il cielo dal mare.
Mi abbandono alla sabbia umida e fredda
e sento il cuore palpitare
al ritmo delle onde.
Ho lasciato
tanti ricordi al vento
alcuni sono tornati indietro
altri sono andati persi
pochi quelli che restano.
Mi sento così lontana
dalle parole che sento
dai miei versi talvolta sterili
così scomposti ma così veri
quelli più belli
li ho lasciati a te
e quando un giorno li rileggerai
saranno ancora quelli di sempre
e saprai dove cercarli.
Saranno quelle gemme d'amore
che è difficile
cancellare dal cuore
ogni tanto mi affaccerò sul tuo mare
in silenzio resterò a guardare
fino a quando non ti accorgerai di me
e se all'improvviso
un sussurro di un verso ti bacerà
capirai che poi
non sono così lontana.
Amore
dolcezza
sentimento ardente
pensiero costante
desiderio del cuore
forza pulsante dell'esistere
palpito emozionante
tenerezza.
Sei quel sigillo sul cuore
rosso come il fuoco
e ardente come la passione
dai forma e sostanza
alla parola
come una lettera d'amore.
Resti addosso
come un'apertura
sul mio cielo
che raccoglie ogni pensiero.
Sei il sole di ogni mattino
notaio di speranza
che nel tempo fluisce
carezze perdute
e su tenui sussurri
discendono fremiti
parenti avvolgenti.
Io non sono nessuno! E tu chi sei?
che lentamente
entri nei sogni miei?
Come un pensiero fisso
come una verità nascosta
frughi negli spasmi del cuore
prepotente il tempo
che un dì ti conobbe
come il signore della notte
spalancando le porte della mia anima silente.