La via dei mie pensieri
Il mio pensar, vagabondo, affannato e curioso
gira e rigira per poi tornare lì.
Lì, dove i pensieri sono allegri.
Lì, dove c'è il tuo volto, la mia gioia la mia anima gemella.
Composta domenica 16 ottobre 2016
Il mio pensar, vagabondo, affannato e curioso
gira e rigira per poi tornare lì.
Lì, dove i pensieri sono allegri.
Lì, dove c'è il tuo volto, la mia gioia la mia anima gemella.
Attimi che ti shakerano il Cuore.
Lo mettono sottosopra
Rompono quegli schemi routiniani a cui si è lentamente sottomesso
Lo fanno battere in modo diverso
Lo nutrono di nuove sensazioni
Gli donano nuovi ingranaggi
Creano nuovi meccanismi.
I secondi diventano ore,
le ore anni,
il tempo senza di te l'eternità.
Io credo in te,
io spero in te,
io vivo in te,
io sono te.
Chi sei tu!?
Io ti amo!
Speranza mia di vita, vive in te.
In me invece muore, con te.
Non sai chi sono,
ma io so chi sei,
sono un lerciume per te,
tu sei Dio per me.
Ma ti scongiuro. Vedi me.
Tu sei mia madre, mio Dio!
Tutto quello che vogliamo è amore
Tutti quanti nella vita,
cerchiamo un sentimento,
un affetto,
per certi è facile, scontato,
per altri,
i meno fortunati,
i meno ricchi,
o non molto estetici,
la ricerca dura tutta la vita,
è difficile trovare amore,
darlo e riceverlo,
in questo mondo
è tutto difficile.
Se d'amore io vivo,
tu raccontami questa storia
parla alla mia anima
luogo recondito della mia follia.
Queste trasparenze
rendono la tua figura
la mia tela di vita.
Ti sento,
in ogni cosa che faccio ti sento,
sei dentro di me.
Come un brivido.
Un brivido dolce e d'Amore.
In questa spasmodica ricerca d'amore
il cuore si affanna e non trova,
poi, l'amore trova noi.
Ero sulla soglia dell'età verde
quando una sera ti vidi passare
e seguii la tua ombra fino ad un portone
serbando per giorni nella mente un viso
viso vagheggiato e tinteggiato da un albore
che spunta solo quando il cuore sogna
e al mattino ricorda intatto il suo dire.
Fu un inseguire furtivo e segreto
che tallonava una femminea figura
un affacciarmi continuo nella serra
ove cresceva prospero il tuo germoglio.
Trascorse del tempo, non so quanto
prima che ti rivolgessi la parola
e una vampa rosea abbagliasse i nostri occhi.
Eri leggiadra, le tue unghie avevano il colore della rosa
scarlatta, dardi scoccavi e infiacchivi il mio coraggio
che a te mi avvicinava con passi intimoriti.
Si accorciava poi la dolce lontananza
petali spuntavano dal grembo del sogno
il tuo respiro accelerato e ansante come il mio
rompeva il silenzio e dava fiato a parole mai udite.
Oh rosa come profumavi di soave e di speranza!
Ancella in divenire quali mondi spalancavi
come mi soggiogava la tua onda di tenerezza
in una avventurosa incertezza e illusione mi cullava
quante girandole multicolore esplodevano intorno:
era stagione di fiori e tu l'aura grazia dell'amore!
Cessati i preludi e tutti lontani
alitammo felici tra divini riflessi di luce
e vagammo tra le stelle nei pelaghi del cielo.
Perché precipitoso poi vanì
il nostro sogno tra i gorghi della sorte!
Dove sei ora, sarai viva, sarai sepolta?
Te cercando va cuore immiserito di porta in porta
te rincorro nelle tenebre infinite colomba bianca!
Se cielo fiume mare monte o orizzonte affisso
nella triste ora te va cantando il cuore illanguidito
memore amore di mia prima giovinezza!