Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

È tempo, amico

Certo per me, amico, è tempo
di appendere la cetra
in contemplazione
e silenzio.

Il cielo è troppo alto
e vasto
perché risuoni di questi
solitari sospiri.

Tempo è di unire le voci,
di fonderle insieme
e lasciare che la grazia canti
e ci salvi la Bellezza.

Come un tempo cantavano le foreste
tra salmo e salmo
dai maestori cori
e il brillio delle vetrate
e le absidi in fiamme.

E i fiumi battevano le mani
al Suo apparire dalle cupole
lungo i raggi obliqui della sera;
e angeli volavano sulle case
e per le campagne e i deserti
riprendevano a fiorire.

Oppure si udiva fra le pause
scricchiolare la luce nell'orto, quando
pareva che un usignolo cantasse
"Filii et Filiae", a Pasqua.

(da "Nel segno del Tau")
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Destino! Che albero invisibile e infinito

    Destino! Che albero invisibile e infinito
    dà il tuo frutto, che l'anima
    a volte raccoglie, matur0?

    Quali di queste idee sono i tuoi rami,
    di questi sentimenti sono i tuoi fiori,
    di queste canzoni sono i tuoi uccelli,
    di questi sorrisi i tuoi profumi?

    Cosa alimenta le tue radici?
    In che modo, da dove, come in questo limone
    dalla mia finestra, tu entri
    nella nostra stanza più interna
    e lì sfiori, dolcemente, il cuore?
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Grandi misteri abitano

      Grandi misteri abitano
      la soglia del mio essere,
      la soglia dove esitano
      grandi uccelli che fissano
      il mio tardivo andar aldilà di vederli.

      Sono uccelli pieni di abisso,
      come ci sono nei sogni.
      Esito se scandaglio e medito,
      e per la mia anima è cataclisma
      la soglia dove essa sta.

      Allora mi sveglio dal sogno
      e mi rallegro della luce,
      seppure di malinconico giorno;
      perché la soglia è paurosa
      e ogni passo è una croce.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Amor è uno desio che ven da core

        Amor è un[o] desio che ven da core
        per abondanza di gran piacimento;
        e li occhi in prima genera[n] l'amore
        e lo core li dà nutricamento.
        Ben è alcuna fiata om amatore
        senza vedere so 'namoramento,
        ma quell'amor che stringe con furore
        da la vista de li occhi à nas[ci]mento.
        Che li occhi rapresenta[n] a lo core
        d'onni cosa che veden bono e rio,
        com'è formata natural[e]mente;
        e lo cor, che di zo è concepitore,
        imagina, e piace quel desio:
        e questo amore regna fra la gente.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          Altri mai foco, stral, prigione o nodo
          sì vivo e acuto, e sì aspra e sì stretto
          non arse, impiagò, tenne e strinse il petto,
          quanto 'l mì ardente, acuto, acerba e sodo.
          Né qual io moro e nasco, e peno e godo,
          mor'altra e nasce, e pena ed ha diletto,
          per fermo e vario e bello e crudo aspetto,
          che 'n voci e 'n carte spesso accuso e lodo.
          Né fûro ad altrui mai le gioie care,
          quanto è a me, quando mi doglio e sfaccio,
          mirando a le mie luci or fosche or chiare.
          Mi dorrà sol, se mi trarrà d'impaccio,
          fin che potrò e viver ed amare,
          lo stral e 'l foco e la prigione e 'l laccio.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            Prima che asciughino quei due
            o tre baci

            Prima che asciughino quei due o tre baci
            sulla fronte
            e qui e lí,
            ti chinerai per bere
            acqua d'argento dallo specchio,
            e se nessuno ti starà a guardare
            ti toccherai le labbra con la bocca.

            C'è un tempo in cui piú svelto delle dita
            che lo scultore passa sulla creta
            il sangue impaziente ti modella
            il corpo dal di dentro.

            Forse stringerai tra le dita
            i tuoi giovani capelli
            e li solleverai sopra le spalle
            perché somiglino piuttosto ad ali,
            e davanti a loro prontamente correrai

            dove proprio davanti agli occhi
            e sul fondo estremo dell'aria
            sta il grande, erto, conturbante
            e dolce nulla,
            che splende.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              Mi piacciono le ore della notte,
              un po' brille ed un po' assonnate,
              ti prendono la mano e ti raccontano bugie
              a cui è bello credere.
              Ogni bettola diventa una reggia,
              ogni letto caldo come un nido d'amore,
              ogni carezza dolce come il paradiso.
              In ogni sguardo puoi scorgere l'infinito.
              E forse non sono soltanto menzogne,
              sono solo un tempo speciale,
              è l'attimo di buio in attesa che si apra il sipario,
              e tu sai che su quel palco sarai la star,
              e il pubblico ti applaudirà commosso,
              si alzerà in piedi spelandosi le mani.
              E non sarà finzione,
              perché sono solo le ore più vicine ai sogni,
              così vicine da farti confondere.
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Gira la trottola viva

                Gira la trottola viva
                sotto la sferza, mercé la sferza;
                lasciata a sé giace priva,
                stretta alla terra, odiando la terra;
                fin che giace guarda il suolo;
                ogni cosa è ferma,
                e invidia il moto, insidia l'ignoto;
                ma se poggia a un punto solo
                mentre va s'impernia,
                e scorge intorno vede d'intorno;
                il cerchio massimo è in alto
                se erige il capo, se regge il corpo;
                nell'aria tersa è in risalto
                se leva il corpo, se eleva il capo;
                gira - e il mondo variopinto
                fonde in sua bianchezza
                tutti i contorni, tutti i colori;
                gira, e il mondo disunito
                fascia in sua purezza
                con tutti i cuori per tutti i giorni;
                vive la trottola e gira,
                la sferza Iddio, la sferza è il tempo:
                così la trottola aspira
                dentro l'amore verso l'eterno.
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