Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Indovinelli, in Frasi di Film, in Umorismo, in Racconti, in Leggi di Murphy, in Frasi per ogni occasione e in Proverbi.

Scritta da: Silvana Stremiz

Secondo ricordo

Anche prima,
molto prima della rivolta delle ombre,
e che nel mondo cadessero piume incendiate
e un uccello potesse essere ucciso da un giglio.

Prima,
prima che tu mi domandassi
il numero e il sito del mio corpo.

Assai prima del corpo.

Nell'epoca dell'anima.

Quando tu apristi nella fronte non coronata, del cielo,
la prima dinastia del sogno.

Allorché,
contemplandomi nel nulla,
inventasti la prima parola.

Allora,
il nostro incontro.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz
    Altri mai foco, stral, prigione o nodo
    sì vivo e acuto, e sì aspra e sì stretto
    non arse, impiagò, tenne e strinse il petto,
    quanto 'l mì ardente, acuto, acerba e sodo.
    Né qual io moro e nasco, e peno e godo,
    mor'altra e nasce, e pena ed ha diletto,
    per fermo e vario e bello e crudo aspetto,
    che 'n voci e 'n carte spesso accuso e lodo.
    Né fûro ad altrui mai le gioie care,
    quanto è a me, quando mi doglio e sfaccio,
    mirando a le mie luci or fosche or chiare.
    Mi dorrà sol, se mi trarrà d'impaccio,
    fin che potrò e viver ed amare,
    lo stral e 'l foco e la prigione e 'l laccio.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz
      Olocausto

      Come si muore,
      quale preghiera rimane, quale forza nel cuore,
      quali ancora parole se non lamenti.
      Insieme e in fondo soli,
      come si muore,
      senza più ricordi, senza pelle e più ossa,
      ombra della propria ombra di notte e col sole.
      Calda la paura rende di fuoco l'aria
      e di sangue le lacrime, di ghiaccio il sudore.
      Come si muore a pochi passi dalla morte,
      come si muore in piedi e ginocchia a terra,
      con occhi randagi a cercare la fuga
      non dalle anguste mura
      ma dai cento altri sguardi,
      sbarrati nell'orrore dell'addio alla vita
      e spaccati dall'odio dell'odio
      come un sasso nel cuore.
      Mano nella mano col silenzio nelle parole
      e il lamento nel cuore,
      dal profondo si leva l'urlo
      sotto le docce infami e assassine
      che bagnano di morte le schiene e i nudi capi chini.
      Come si muore insieme, spalla a spalla,
      corpo contro corpo vomitante sudore,
      nudi nel freddo e vuoti, ormai vuoti,
      già morti nella vita, già nella vita oltre la morte.
      Tutto rimane,
      le braccia marchiate, le vite segnate,
      le lacrime a spasso coi ricordi,
      a torturare l'anima di chi ce l'ha fatta,
      il ricordo di chi non è tornato e mai più tornerà.
      Come la neve,
      polveri bruciate e ceneri come la neve,
      sputate fuori dalla fiamma carnefice,
      che gli occhi segnò di giorno e di notte,
      che mai tremò nel dare la morte,
      legando il dolore e le fiamme, la vita alla morte.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvana Stremiz
        Prima che asciughino quei due
        o tre baci

        Prima che asciughino quei due o tre baci
        sulla fronte
        e qui e lí,
        ti chinerai per bere
        acqua d'argento dallo specchio,
        e se nessuno ti starà a guardare
        ti toccherai le labbra con la bocca.

        C'è un tempo in cui piú svelto delle dita
        che lo scultore passa sulla creta
        il sangue impaziente ti modella
        il corpo dal di dentro.

        Forse stringerai tra le dita
        i tuoi giovani capelli
        e li solleverai sopra le spalle
        perché somiglino piuttosto ad ali,
        e davanti a loro prontamente correrai

        dove proprio davanti agli occhi
        e sul fondo estremo dell'aria
        sta il grande, erto, conturbante
        e dolce nulla,
        che splende.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Silvana Stremiz
          Mi piacciono le ore della notte,
          un po' brille ed un po' assonnate,
          ti prendono la mano e ti raccontano bugie
          a cui è bello credere.
          Ogni bettola diventa una reggia,
          ogni letto caldo come un nido d'amore,
          ogni carezza dolce come il paradiso.
          In ogni sguardo puoi scorgere l'infinito.
          E forse non sono soltanto menzogne,
          sono solo un tempo speciale,
          è l'attimo di buio in attesa che si apra il sipario,
          e tu sai che su quel palco sarai la star,
          e il pubblico ti applaudirà commosso,
          si alzerà in piedi spelandosi le mani.
          E non sarà finzione,
          perché sono solo le ore più vicine ai sogni,
          così vicine da farti confondere.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Silvana Stremiz

            L'amore

            È l'amore che vive in me
            é l'amore che io provo per te,
            é l'amore che é intorno a noi
            ma il tuo amore non c'é

            È nell'aria che respiri tu
            c'é una parte di te e di me,
            un sentimento di tutti noi
            in questo mondo che amare vuoi.

            E non c'é tutto quello che sogni tu
            e perché questo sempre lo chiedi a me,
            vivi la vita, pensando agli altri e non a te,
            questo é l'amore, l'amore dei tuoi perché.

            Liberi le tue idee, anche i tuoi pensieri,
            se puoi quelli veri per cercare l'amore,
            frughi tra le stelle, rubi la più bella,
            fai una magia, una magia d'amore.

            È l'amore l'amore, é l'amore l'amore
            una magia d'amore.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Silvana Stremiz
              II tempo si è fermato... ii mio cuore non ha pace. Nel silenzio tutto tace. Non sento più la tua voce né il tuo respiro... Non devo più aspettare... Il tempo si è fermato! Sono sola con la tristezza nel mio cuore, con il rimpianto di un amore... Sola con le mie lacrime... Ti penso e piango per la grande solitudine e per il vuoto che mi hai lasciato dentro. Per quello che non non mi hai mai dato. E con il tempo che si è fermato!
              Vota la poesia: Commenta