Le migliori poesie inserite da Michele Gentile

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Scritta da: Michele Gentile

Per sempre

E proverò a cercarti
amico mio,
ho un paio di stelle
ancora
da chiederti.
So che hai da fare
che non basterà una vita
per lasciarti andare
ma ho bisogno che qualcuno
mi spieghi perché
è già ora di salutarci.
Continua a tenermi,
se capiti da queste parti
ricordami di insistere.
Ho ritrovato quel gabbiano,
se ne andava verso il tramonto
con ali pesanti di pioggia
rotta senza bussola;
lo hai convinto a voltarsi.
Taciturna cala la sera
e se torna la voce
amico mio
sarà solo per venire
a chiamarti,
nel cuore
nelle parole
per sempre.
Composta lunedì 7 aprile 2014
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    Scritta da: Michele Gentile

    Gina

    Va Gina,
    vai!
    Fatti scoprire, esci di casa
    sfama pure pargoli di leone.
    Una gita fuori porta
    o qualche settimana
    va... Gina,
    fatti accompagnare.
    E saprai di tutti
    di politica, di lettere
    d'arte e rivoluzione
    questo è il segreto
    agitare molte più persone.
    Io ti aspetto a casa
    al massimo
    su Venere
    non devi preoccuparti;
    ho in testa un paio di idee
    che sembrano vincenti.
    Composta martedì 22 gennaio 2013
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      Scritta da: Michele Gentile

      Impossibile

      Sapeva d'amore quel peccato
      e sapeva già
      che sarebbe finita.
      Cos'è allora tutto questo stupore...
      se non ci sono più istanze,
      offese che trovino pace
      tra le misere rovine del perdono?
      Perché l'indecenza non cerca di comprendere?
      Non volevo nutrirmi di dubbi,
      costretto a tornare da me
      a farmi visita ogni notte
      senza riflettere sul senso di una cortesia.
      Paradosso di Escher e non un Dio
      che mi dia una mano
      che dia retta alla mia sorte,
      petali d'acredine scagliati
      contro ogni rinascita;
      rigurgiti di sole decapitano
      buoni propositi...
      traggono beneficio dai rancori
      che sorvolano le mie cattedrali,
      nulla a che vedere
      con il guanto di sfida
      lanciatomi dalla tua partenza.
      Appartengo al nulla
      alla possibile ragione
      di un passato imperfetto.
      Composta giovedì 24 gennaio 2013
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        Scritta da: Michele Gentile

        Capricci

        Tu sola conosci la via
        i gesti, le parole
        per spegnere quest'inferno.
        E se faccio resistenza...
        guardami come guardi un bimbo, un moccioso
        che reclama pochi, assurdi diritti.
        Dovrai aver pazienza
        tenacia
        un dio in più.
        Cosa vuoi farci
        qui dentro fa davvero freddo
        e per scaldarmi
        non basta la fiamma di una candela.
        Composta sabato 10 agosto 2013
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          Scritta da: Michele Gentile

          I Respiri del Mare

          Anima cucita al vento
          vela il nome mio,
          giorni e notti
          come remi
          per osare oltre
          le correnti.
          Tempesta
          o bonaccia
          nembi
          e gabbiani
          terre oramai perdute.
          Offro la mia rotta
          al mare,
          ai materni respiri
          di acque misericordiose,
          dal silenzio fedele
          del vecchio porto
          verso il feroce richiamo
          d'Anfitrite.
          Composta sabato 12 ottobre 2013
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            Scritta da: Michele Gentile

            Esilio

            Distante dalle tue labbra
            in balia di orme confuse.
            Non conosco altra dimora
            che non sia un tuo abbraccio.
            Carezze destinate a sfiorire,
            delicati petali
            guidano fragili sguardi
            verso la più vigliacca delle rese.
            Tanta meraviglia intorno!
            Sento il cielo che non sono
            stringo la pace che non ho.
            Sprecati
            come poesia
            in pasto al silenzio,
            assonanze di rimpianto.
            Oramai,
            solo la solitudine
            viene a farci compagnia.
            Composta sabato 3 maggio 2014
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              Scritta da: Michele Gentile

              Mio figlio

              Mi insegnerà
              a capire le stelle
              a non giudicare
              le notti.
              Il suo volo
              non piangerà
              isole perdute.
              Cadrà mille volte
              da mille volti
              dipingerà l'amore.
              Sarà imperfetto
              come i colori
              della sorte.
              Conoscerà la terra
              l'odore delle stagioni,
              non avrà tempo per morire,
              per sperare.
              Non avrà cose
              né ritorni
              padrone assoluto
              di un abbraccio
              che mai abiterà.
              Composta lunedì 5 maggio 2014
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