Le migliori poesie inserite da Michele Gentile

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Michele Gentile

Gualtiero

Forza Gualtiero
non esser così severo,
datti da fare, scatena la fantasia
presto
presto,
prima che vada via.
Non è possibile Gualtiero
davvero, non mi par vero
eppur stamane di buon umore
me ne hai fatte di promesse a colazione.
Quanti sacrifici per tirarti su
per farti star bene
giornate intere io e te insieme
e se volevo darti una mano in più
parole oscene.
Pene dell'inferno,
merito a tal punto
di patire?
Ti prego Gualtiero
non hai scelto la retta via
ma stanotte non te la senti di mentire?
Composta lunedì 17 dicembre 2012
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Michele Gentile

    Fragile

    Non ti accorgi, non sai
    quanta poesia indossano i tuoi sguardi.
    Quando corteggi i vasti orizzonti
    che s'inchinano al tempo,
    lembi d'azzurro derisi dal vespro
    null'altro che misera grandezza.
    Non vedi, non puoi
    comprendere quanti giorni
    doni al mio passato
    quando plani sul cristallo della sera
    e dipingi la perfetta traiettoria
    in direzione dei miei abissi.
    Tu,
    maestosa vela
    spiegata verso il rimpianto,
    non sai, non ti accorgi
    di come io sia,
    senza il tuo amore,
    la più fragile delle notti.
    Composta martedì 14 maggio 2013
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Michele Gentile

      Nel vento

      E giungesti a me
      come di brezze un capriccio,
      arrendevole sorriso
      quando ti donai una rosa.
      Rossa
      come i vespri
      come sangue...
      il cuore mio.
      Accettasti le mie promesse
      fremente di vita,
      all'ombra di un abbraccio
      le tue labbra si schiusero.
      Nel vento, ora
      come petali
      le tue carezze volan via
      e quella rosa
      rossa
      come i vespri
      come sangue
      a nessuna mai
      più donerò.
      Composta giovedì 18 luglio 2013
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Michele Gentile

        Via capo soprano

        Non si cresce senza lacrime
        non si sceglie il cielo
        sotto cui sbagliare.
        Sopravvissuti
        al giorno
        qui
        cavando gli occhi al cuore
        quando la promessa delle onde
        si vendeva al peggiore offerente.
        C'era poco da fare,
        molto da sapere
        memorie di un passato,
        dolore presente.
        Forse l'abisso
        a riempire il vuoto
        di un fiore
        partito per l'inverno
        senza fiatare.
        Eravamo noi, vite improvvisate,
        ricchezza depredata
        ai confini della sera,
        accampata alla bene e meglio
        sul ciglio della strada,
        impossibili,
        difettosi,
        noi
        scortati da un sole amaro
        già andati chissà dove
        gli ultimi,
        le ombre
        di via capo soprano.
        Composta lunedì 25 novembre 2013
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Michele Gentile

          Pensiero

          Qui ricordo te
          fra le cose più semplici.
          Nelle carezze che la sera
          dedica alla fatica,
          nelle parole che il vento
          insegna al mare.
          Qui mi vieni in mente
          distante da gioie indiscrete,
          riflesso d'ombre
          che spaventa il mattino,
          ferita inferta
          per lacrimare in eterno.
          Qui torni a trovarmi
          tra le cose più belle
          quei giorni
          dove non sono più.
          Composta domenica 1 dicembre 2013
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Michele Gentile

            Eclissi

            Così vicini.
            Più volte udiamo
            il richiamo degli abissi.
            Eppure
            su acque infestate
            da sguardi corsari
            la parola dovuta
            non naufraga nella malinconia.
            E'tempo di eclissi
            questa notte.
            Ma se la luna
            volesse ascoltarmi
            fin dentro al cuore,
            fin dentro al cuore arrivarmi
            persino a lei rinuncerei
            per una sola tua promessa.
            Composta lunedì 24 marzo 2014
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Michele Gentile

              Lupo

              Governa l'inverno.
              Mesta è la sorte
              del viandante
              per cieli d'ambra.
              Orme di ombra
              nel bosco
              pallidi sogni ove
              riposano uomini
              senza memoria.
              Canta la notte
              nel vento, una luna
              spettro d'amore
              sincero richiamo
              alle porte del mare.
              Libera echeggia
              la selvaggia voce
              promessa sposa
              al silenzio
              frastuono di pace
              sulla pelle dei giusti
              sussurra impavida al cuore...
              "il lupo non muore".
              Composta sabato 14 marzo 2015
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Michele Gentile

                Avanti

                Le gemme della memoria
                incontrano la mia carezza.
                Soave
                germoglia nel vento
                brezza di pace,
                quiete che la marea
                sussurra alla foce.
                Avanti mio vecchio cuore!
                L'inverno ti sorride.
                Giorni di pioggia
                ti appartengono,
                bruma straniera di vita
                danza intorno al tuo fuoco.
                Avanti allora, sino all'oro
                su rotte di un tempo corsaro
                governando nuove burrasche
                con redini d'argilla.
                Non temere mai la scorza del cielo,
                perditi
                in questa terra nuova di speranza.
                Composta giovedì 2 gennaio 2014
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Michele Gentile

                  Liturgia

                  Resta una sigaretta spenta,
                  una macchia di gelato
                  restano una poesia da finire
                  e un altare da ricostruire.
                  Resta la sera sul davanzale,
                  l'ultima lacrima prima di partire
                  restano una luce accesa
                  e una vita da dimenticare.
                  Ma io non voglio vedere oltre le tue spalle
                  non voglio sgusciarti via dalle mani,
                  inchiodo al muro le nostre ombre
                  che restano abbracciate
                  aspettando che faccia giorno.
                  Composta lunedì 3 luglio 2017
                  Vota la poesia: Commenta