Le migliori poesie inserite da Michele Gentile

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Scritta da: Michele Gentile

Ricordo

Tenere melodie
rintracciano il sapore dei pascoli,
l'odore dei peschi in fiore
bizze di un giovane puledro.
Torna la vita
lascia orme di sole,
nella campagna fertile
.... canto di germogli.
Delicata la mano
che adorna bionde chiome
con stelle di campo
e gratitudine
per un segreto svelatole.
Cento lune a picco sul mare,
lucciole di un marinaio
non ancora vinto dalla burrasca.
Composta mercoledì 2 gennaio 2013
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    Scritta da: Michele Gentile

    Inconsapevoli

    Sorgemmo, inconsapevoli
    inesorabili
    alba dalle tenebre.
    Preziosa fonte in dono
    le nostre anime ne fecero
    il loro tempo... città d'oro.
    Ci riconobbe il destino
    ai confini del deserto,
    dissetò ogni amarezza
    col calice dell'incanto.
    Ci sorrise la luna
    sostenendo parole nuove
    da scolpire su ogni silenzio.
    Fummo infine giovani
    dinanzi al vento
    non poco ingenui,
    volle spazzar via ogni promessa
    oscurò quel cielo
    dipingendolo d'infamia.
    Tramontammo, inconsapevoli
    implacabili
    sole prima delle tenebre.
    Composta domenica 28 luglio 2013
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      Scritta da: Michele Gentile

      L'eco del silenzio

      Il tramonto incendia la forra
      scioglie la valle di pietra.
      Si desta la sera
      le spose governano i fuochi.
      Vende cara la pelle
      questo mio dolore,
      legittimando il tuo nome
      cala il sipario
      sulle fredde labbra.
      Riposo sulle rive del cuore
      mentre tu
      t'innamori di un peccato.
      Non scavi più tra i ruderi
      dei nostri sguardi.
      Nulla resta di quell'ardore,
      niente s'è salvato.
      Notte
      che asciughi il mio pianto
      notte
      senza tempo,
      insieme a me
      perditi,
      almeno tu
      dimentica.
      Composta lunedì 16 dicembre 2013
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        Scritta da: Michele Gentile

        In frantumi

        Una fiaba
        scivola nei respiri,
        ancora.
        Poi
        questo mare
        si alzerà,
        correrà
        a svegliare il faro.
        Le rose
        torneranno a pregare
        le spine
        a conoscere altre corone.
        La cura di una carezza
        senza dolore.
        Questo cielo poi
        piangerà,
        correrà a cullare
        la vacuità del vero
        e noi
        non avremo più
        sogni da ordire.
        Già reca silenzi
        la stagione dei sorrisi,
        in frantumi giace
        questa nostra terra.
        Composta martedì 15 aprile 2014
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          Scritta da: Michele Gentile

          Felice

          Non ti importa
          della pioggia
          che continua
          a chiamarti.
          Né degli occhi
          che invecchiano,
          che non sanno
          più piangere.
          Hai i tuoi tramonti,
          le domande di un bambino.
          Guardi oltre la colpa
          raccogli un po' d'amore.
          Ti vesti di sorrisi...
          un passaggio dall'arcobaleno
          e mi ripeti;
          "bisogna saperla
          indossare la felicità."
          Composta venerdì 2 maggio 2014
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            Scritta da: Michele Gentile

            Il poeta

            Forse si è perso
            fra le righe
            di un tramonto.
            Nelle promesse
            di una lacrima
            incatenata al mare.
            Ineluttabile azzurro,
            arroccato su poggi
            di abile resa
            le sue ali
            non son più parole.
            Stagioni appassite
            piovono sul giorno
            spoglie
            flettono sguardi
            fendono il vento.
            Il poeta
            curvo
            sulla materna ombra
            dona l'età
            al silenzio delle foglie.
            Composta giovedì 4 settembre 2014
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              Scritta da: Michele Gentile

              Mare

              Lascia che asciughi
              le tue lacrime
              amato mio mare.
              Farai ritorno tra gli uomini
              dopo avermi mostrato
              come si scoprono nuove isole
              in questo deserto di nuvole.
              Il vento della sera
              ha smesso di chiamare
              in disparte invecchia
              una coltre di sole.
              Giudichino pure questi nostri affanni
              una semplice circostanza
              nessuno si accorgerà di un altro silenzio.
              Le terre temono la verità
              più di mille tempeste;
              confondono la stanchezza dei remi
              con l'eco di antiche accuse.
              Così termina l'insensato viaggio
              in attesa di un porto sincero,
              così s'apre il giusto sentiero
              verso abissi più cari.
              Riposerà la pioggia,
              distratto il faro
              resteremo insieme
              a guardare le stelle.
              Composta martedì 15 marzo 2016
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                Scritta da: Michele Gentile

                Dove ci incontrammo

                Stamane
                germogliano ricordi.
                Pasteggiano
                le ore
                rimasugli di indifferenza.
                Dove ci conobbero
                stanotte
                va a peccare il rimpianto
                complice
                di mille solitudini.
                Vale ancora la pena
                dare retta al cielo,
                vederlo correre
                nelle stanze più buie
                laggiù
                fra le strade del silenzio
                laggiù...
                dove ci perdemmo.
                Composta mercoledì 2 luglio 2014
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                  Scritta da: Michele Gentile

                  Liturgia

                  Resta una sigaretta spenta,
                  una macchia di gelato
                  restano una poesia da finire
                  e un altare da ricostruire.
                  Resta la sera sul davanzale,
                  l'ultima lacrima prima di partire
                  restano una luce accesa
                  e una vita da dimenticare.
                  Ma io non voglio vedere oltre le tue spalle
                  non voglio sgusciarti via dalle mani,
                  inchiodo al muro le nostre ombre
                  che restano abbracciate
                  aspettando che faccia giorno.
                  Composta lunedì 3 luglio 2017
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