Le migliori poesie inserite da Michele Gentile

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Scritta da: Michele Gentile

Pietà per noi

Oggi che la notte migra
in cerca di altari fedeli
la mia incerta anima
non riconosce il proprio cuore.
Più di domani
rinascere tra i tuoi sospiri
non potrò fare,
accuserò forse
un'alba inaspettata povera di risvegli
ma
la voce del mare
sempre
giurerà eterno amore
al pescatore di sogni.
Composta domenica 23 dicembre 2012
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    Scritta da: Michele Gentile

    Un giorno di primavera

    Un giorno
    di primavera,
    forse
    una manciata di petali
    tradirà la mia partenza.
    Saluterà tutto ciò
    che avrò saputo spiegare
    attendere.
    Ogni mio sorriso
    tutte le lacrime,
    per la terra che mi parlò del vento
    per le fiamme di una notte eterna,
    vorranno parlarti di me.
    Vado via...
    così come sono giunto,
    torno alle mura d'Atlantide
    fratello mio,
    senza pane, senza stelle
    con la speranza nel cuore
    di rinascere un giorno di primavera
    forse,
    quando una manciata di petali
    sorriderà al popolo in festa.
    Composta venerdì 19 luglio 2013
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      Scritta da: Michele Gentile

      Inconsapevoli

      Sorgemmo, inconsapevoli
      inesorabili
      alba dalle tenebre.
      Preziosa fonte in dono
      le nostre anime ne fecero
      il loro tempo... città d'oro.
      Ci riconobbe il destino
      ai confini del deserto,
      dissetò ogni amarezza
      col calice dell'incanto.
      Ci sorrise la luna
      sostenendo parole nuove
      da scolpire su ogni silenzio.
      Fummo infine giovani
      dinanzi al vento
      non poco ingenui,
      volle spazzar via ogni promessa
      oscurò quel cielo
      dipingendolo d'infamia.
      Tramontammo, inconsapevoli
      implacabili
      sole prima delle tenebre.
      Composta domenica 28 luglio 2013
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        Scritta da: Michele Gentile

        Papà

        Esploravo gli abissi delle mie convinzioni
        rovistando tra i panni del mio greve bagaglio,
        cercando una scusa per le misere azioni
        per convincermi che fossero un incredibile sbaglio.
        La realtà della vita è però più evidente
        Il suo vigliacco fetore non inganna la mente
        ogni tua soave, gentil concessione
        presenta un conto spesso troppo oneroso,
        tant'è vero che penso che la tua sola missione
        non sia proprio quella di un Papà generoso.
        Forse ci osservi un po' divertito
        dal tuo infinito giardino fiorito
        e non riesci ogni volta a capire perché
        tra il fango e la merda
        pregano te.
        Composta domenica 8 dicembre 2013
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          Scritta da: Michele Gentile

          L'eco del silenzio

          Il tramonto incendia la forra
          scioglie la valle di pietra.
          Si desta la sera
          le spose governano i fuochi.
          Vende cara la pelle
          questo mio dolore,
          legittimando il tuo nome
          cala il sipario
          sulle fredde labbra.
          Riposo sulle rive del cuore
          mentre tu
          t'innamori di un peccato.
          Non scavi più tra i ruderi
          dei nostri sguardi.
          Nulla resta di quell'ardore,
          niente s'è salvato.
          Notte
          che asciughi il mio pianto
          notte
          senza tempo,
          insieme a me
          perditi,
          almeno tu
          dimentica.
          Composta lunedì 16 dicembre 2013
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            Scritta da: Michele Gentile

            Eclissi

            Così vicini.
            Più volte udiamo
            il richiamo degli abissi.
            Eppure
            su acque infestate
            da sguardi corsari
            la parola dovuta
            non naufraga nella malinconia.
            E'tempo di eclissi
            questa notte.
            Ma se la luna
            volesse ascoltarmi
            fin dentro al cuore,
            fin dentro al cuore arrivarmi
            persino a lei rinuncerei
            per una sola tua promessa.
            Composta lunedì 24 marzo 2014
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              Scritta da: Michele Gentile

              Il poeta

              Forse si è perso
              fra le righe
              di un tramonto.
              Nelle promesse
              di una lacrima
              incatenata al mare.
              Ineluttabile azzurro,
              arroccato su poggi
              di abile resa
              le sue ali
              non son più parole.
              Stagioni appassite
              piovono sul giorno
              spoglie
              flettono sguardi
              fendono il vento.
              Il poeta
              curvo
              sulla materna ombra
              dona l'età
              al silenzio delle foglie.
              Composta giovedì 4 settembre 2014
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                Scritta da: Michele Gentile

                Avanti

                Le gemme della memoria
                incontrano la mia carezza.
                Soave
                germoglia nel vento
                brezza di pace,
                quiete che la marea
                sussurra alla foce.
                Avanti mio vecchio cuore!
                L'inverno ti sorride.
                Giorni di pioggia
                ti appartengono,
                bruma straniera di vita
                danza intorno al tuo fuoco.
                Avanti allora, sino all'oro
                su rotte di un tempo corsaro
                governando nuove burrasche
                con redini d'argilla.
                Non temere mai la scorza del cielo,
                perditi
                in questa terra nuova di speranza.
                Composta giovedì 2 gennaio 2014
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                  Scritta da: Michele Gentile

                  Maledizione

                  Trovai scampo
                  sulle tue labbra
                  tacendo i giorni
                  della colpa,
                  spogliandomi
                  d'ogni ragione.
                  Morivo
                  ad ogni tuo addio,
                  lontana dal mio sguardo
                  persino Iddio
                  tremava
                  al mio pianto.
                  La tua pelle di notte
                  le porte del sogno,
                  senza pietà
                  come radice
                  nella terra di cui ha bisogno
                  dolce rovina tra le tue braccia.
                  Dove sei dolce maledizione,
                  infinita pazzia?
                  Un uomo senza onore
                  brama il tuo sapore...
                  come un cane
                  il suo padrone.
                  Composta giovedì 2 gennaio 2014
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