Le migliori poesie inserite da Michele Gentile

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Scritta da: Michele Gentile

Quello che resta del giorno

Lo incontri, per caso
distratto
a parlare sommessamente di noi.
Lo vedi eclissarsi
goffamente
nel via vai di una promessa,
ferito dal bisogno
di mentire
perché nessuno
gli racconta la verità.
Quello che resta del giorno
lo trovi ad un angolo di strada;
con indosso ancora
il vestito della festa,
elemosina scampoli d'incanto
implorando la notte
di non lasciarlo al buio.
Composta domenica 22 dicembre 2013
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    Scritta da: Michele Gentile

    Appunti di viaggio

    Le mie stanche vele
    le tue arse rive,
    l'inevitabile deriva.
    Il mio cielo sporco
    il tuo cieco pentirti
    il mio centesimo errore.
    La folle indulgenza
    l'amichevole inganno
    la squallida misericordia
    di lascivi monarchi.
    La tua parola
    la mia condotta
    la statura della verità,
    le semplici differenze
    che ci allontanano.
    Appunti di viaggio
    presi in fretta
    senza pensarti.
    Composta martedì 31 ottobre 2017
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      Scritta da: Michele Gentile

      L'ora più buia

      Dimoro il frastuono
      di stanze vuote
      di porte chiuse a chiave.
      Metrica di silenzi
      incisa sulla pelle
      prima ancora di nascere.
      E tutto l'orrore, le violenze
      le paure, la vergogna
      la desolazione
      incontrano le assenze,
      la perdita
      la disfatta, le solitudini
      il dolore.
      Questa è l'ora più buia
      l'ora del tumulto.
      È il momento di scoprire
      dove muore il giorno.
      Siamo soli
      in guerra
      con i nostri demoni
      per un raggio di sole.
      Composta lunedì 15 febbraio 2021
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        Scritta da: Michele Gentile

        Per sempre

        E proverò a cercarti
        amico mio,
        ho un paio di stelle
        ancora
        da chiederti.
        So che hai da fare
        che non basterà una vita
        per lasciarti andare
        ma ho bisogno che qualcuno
        mi spieghi perché
        è già ora di salutarci.
        Continua a tenermi,
        se capiti da queste parti
        ricordami di insistere.
        Ho ritrovato quel gabbiano,
        se ne andava verso il tramonto
        con ali pesanti di pioggia
        rotta senza bussola;
        lo hai convinto a voltarsi.
        Taciturna cala la sera
        e se torna la voce
        amico mio
        sarà solo per venire
        a chiamarti,
        nel cuore
        nelle parole
        per sempre.
        Composta lunedì 7 aprile 2014
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