Poesie personali


Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie personali)

Pensiero

Qui ricordo te
fra le cose più semplici.
Nelle carezze che la sera
dedica alla fatica,
nelle parole che il vento
insegna al mare.
Qui mi vieni in mente
distante da gioie indiscrete,
riflesso d'ombre
che spaventa il mattino,
ferita inferta
per lacrimare in eterno.
Qui torni a trovarmi
tra le cose più belle
quei giorni
dove non sono più.
Composta domenica 1 dicembre 2013
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    Scritta da: A. Cora
    in Poesie (Poesie personali)

    Altra strada nel cuore

    Tra cocci
    ancora azzurrati
    d'un cielo a tratti caduto

    Lo sguardo accarezza
    l'aurora

    Discosto da oscuri colori, che hanno
    cancellato l'amore, voglio stare
    da solo

    Non voglio più il tuo sorriso a scorrazzare negl'occhi
    a passeggiare le vene, a tormentare memorie, a far rumore
    nel cuore

    A dissipare sapori, a navigare pensieri, come facevi tu ieri
    Poi verrà un'alba nuova, a disegnare nel cielo altri
    diversi bagliori, più belli di quelli da te
    già colti e sciupati

    Permano cammineremo, tra raggi più
    caldi di sole, altri roventi
    estati

    Un'altro azzurro nel cielo
    un'altra strada
    nel cuore.
    Composta martedì 22 ottobre 2013
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      Scritta da: A. Cora
      in Poesie (Poesie personali)

      Tra le ciglia d' un sogno

      T'ho rivista
      com'eri allora, tra le ciglia
      oscurate d'un sogno

      Stesso viso, stessa bocca, stesse ciocche di neri
      capelli, un po' mossi, sempre
      ribelli

      A celare quel dire degl'occhi, perché il sogno non ama
      cambiar delle cose, le più belle

      Come il cielo la stella migliore, come il vento ama i suoi
      fiori

      T'ho sognata com'eri allora, perché il sogno non muta
      gl'eventi, ne mostra i ritocchi
      del tempo

      Stesso luogo, stessa canzone, stessi baci stesse
      carezze, stesse mani a cercare
      emozioni

      Invariati g'istanti migliori, a mostrar lo spessor
      d'un'amore, che pareva il più grande
      del mondo

      Che rimane rinchiuso in un
      sogno, che poi dura
      non più di
      mezzora.
      Composta lunedì 4 settembre 2000
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        Scritta da: Enzo Di Maio
        in Poesie (Poesie personali)

        Dove sono andati i fiori?

        Chissà dove son finiti i giorni belli,
        dove saranno le mie giovanili certezze
        e gli atteggiamenti ribelli,
        le notti passate sotto le stelle
        in compagnia di un fuoco e una chitarra
        a suonar le canzoni più belle.

        Dove sarà finito quel mondo
        che pensavamo aver cambiato
        e che ora ci troviamo peggiorato.

        Che fine avran fatto i miei jeans sdruciti
        le mie camice floreali e gli spinelli.
        Dov'è la mia cinquecento,
        dove sono gli amici di quei tempi incerti
        dove sono le proteste,
        la lotta dura senza paura,
        che ci vedeva fieri in piazza
        dove eravamo cento e cento volte cento.

        Cosa è mai successo ora
        a questa nostra gioventù che sembra vuota,
        nata stanca, che non sà cosa vuol dir rivolta
        e dal loro viso
        è scomparso anche il sorriso.

        Quale sarà il loro futuro in questa povera nazione
        stuprata dalla globalizzazione.
        Non esistono più certezze
        ma solo tragiche amarezze.
        Non esiste più la vita,
        se ne è andata, è finita.
        Ora non c'è più il richiamo del dissenso,
        la voglia di gridare basta
        e riprendersi la dignità di una volta.

        La bandiera è ammainata,
        ci ritroviamo in tanti, ma come soli,
        estranei dalla lotta
        e in balia di troppi figli di mignotta.
        Composta sabato 30 novembre 2013
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          Scritta da: A. Cora
          in Poesie (Poesie personali)

          Il silenzio d'un bacio

          Lascia
          che ombra e
          luce si sfiorino, si fondino

          In quel chiaroscuro torpore, che ogni
          pensiero, confonde

          Lascia che le mani si intreccino, si carezzino
          si celino, s'avvolgano
          irrompano

          E nasca quella voglia intensa, che fa di due anime
          in volo, un solo concerto
          d'amore

          Lascia che la mia bocca, la mia lingua danzino
          sinuose sulle note dei tuoi
          gemiti arditi

          Si rincorrano lente veloci, sinuose
          Mentre nel silenzio denso
          d'un bacio

          La tua anima
          respiro.
          Composta venerdì 29 novembre 2013
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            Scritta da: A. Cora
            in Poesie (Poesie personali)

            Casuale incontro

            Quel
            tempo che s'era
            d'un tratto fermato, quando
            tu sei partita

            Nel'istante in cui il mio sguardo
            infranse il tuo dolce
            sorriso

            Riprese stordito il cammino, mentre il batter
            del cuore s'alzò più forte
            e deciso

            Parve il sapore d'un sogno, già amato, che
            ridestato, riportava quei tempi
            dal'ora

            Nel'incanto, del'immenso
            silenzio irreale

            Che di te, tutta la pelle colmava, fino
            al più sottile tremore

            Da quel'amore disperso
            che tornava nel
            cuore.
            Composta mercoledì 10 maggio 2000
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              Scritta da: Papeete5794
              in Poesie (Poesie personali)
              Questo mondo urla troppo
              ma io nemmeno lo sento
              vogliono fare tutto
              tutto in un momento

              Se non sei disposto a dare
              non potrai mai avere
              io ho dato tutto
              e in fine mi hanno distrutto

              Non ho mai avuto niente
              da questa vita infame
              ho avuto troppe lame
              ficcate nella mente

              Paura del domani
              o paura del dolore
              prova a stringermi le mani
              e a bucarmi il cuore

              Non sono come gli altri
              o come tu speravi
              una casa ai piani alti
              e tu che ci contavi

              Io non so contare
              paura dei contanti
              tu non sai che fare
              se vuoi puoi andare

              Andare via di qua
              come hanno fatto tutti
              non so come andrà
              la vita fotte tutti

              questa è pura arte
              dell'appariscenza
              tu sei accanto a me
              ma sento la tua assenza.
              Composta sabato 30 novembre 2013
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                Scritta da: Andrea Mantello
                in Poesie (Poesie personali)

                Bianca ingiustizia

                C'era un angelo per strada, in un luogo che non si vede
                c'è un cannone che spara "neve" al posto della neve.
                Le luci di natale sono i fari d'un anonimo furgone
                un gatto si dilegua dentro al buio, cerca cibo in un bidone.

                Un passo dopo l'altro e ogni passo è una vergogna
                fugge il maestro della scuola e ad inseguirlo è una cicogna
                che lo punta e tra gli artigli ha il suo terribile fagotto
                ma non porta più bambini nel suo viaggio galeotto...

                Solo sogni in fiocchi candidi, d'un bianco immacolato
                quei bisogni da cui fugge il maestro spaventato.
                Suda freddo, corre il tempo, apre il cassetto della vetrina
                e prende lesto le sue chiavi e il suo sacco della farina.

                Arriva forte nella curva, non si accorge della brina
                e una bambina sulle strisce interrompe la sua corsa,
                sulla strada una scarpetta e a qualche metro la sua borsa.

                Oggi il mondo ha un solo senso, che profuma un po' di vita
                la giustizia non fa giusto, è solo un'anima tradita
                così come quella bimba è in balia della sua sorte
                l'assassino corre libero e lei paga con la morte.
                Composta mercoledì 13 novembre 2013
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                  Scritta da: A. Cora
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Luoghi comuni

                  Sarà
                  pure stolto
                  colui che vuole restare
                  Quando dovrebbe soltanto
                  sparire

                  Ma non sono tanto beati, coloro
                  che gli hanno dato la mano, che lo hanno
                  applaudito, innalzato

                  Hanno con lui mangiato, bevuto, ballato
                  cantato, la mano lesta
                  allungato

                  Ed ora gli puntano il dito
                  come se fosse il
                  nemico.
                  Composta mercoledì 27 novembre 2013
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                    Scritta da: Maria Rosa Cugudda
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Alluvione in Sardegna

                    Immersa tra monti prealpini
                    ormai avvolti da gelida veste
                    innalzo lo sguardo alla ricerca
                    di te preziosa mia Perla.

                    Ti ho lasciata appena
                    l'Amore ha invaso il mio cuore
                    lontana son fuggita
                    (anche il Signore lo comanda)
                    e col mio Amore
                    radici in terra straniera abbian piantato.

                    Solamente un frammento
                    di cuore ho stipato in valigia
                    l'altro l'ho disperso
                    nell'intera mia Terra
                    affinché non un solo cuore
                    restasse ma infinità
                    d'Amore cingesse l'Isola.

                    I padri e gli affetti da lì
                    sempre mi guardano
                    ed io tendo il filo più tenace.

                    Oggi ai tuoi piedi
                    l'animo mio geme
                    la pioggia ti ha invasa
                    distruzione a piene mani ha elargito
                    sofferenza e lutti nel popolo
                    dal volto indurito e segnato
                    da continuo sfruttamento
                    ma dall'interiorità.

                    Sardegna Terra mia,
                    di te vivo di te sogno.

                    Forse un giorno più non scapperò
                    dalle tue tenere braccia.
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