Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

come un treno

Mi guardo,
specchio delle mie brame,
quanto sono invecchiato,
il tempo è passato,
veloce,
come un treno,
che non si ferma,
e sfreccia per le radure e
le pianure;
sembrava ieri,
era iniziata la storia,
era iniziato tutto;
gia i capelli grigi;
il tempo è volato,
come un treno.
Composta giovedì 12 dicembre 2013
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    Scritta da: A. Cora
    in Poesie (Poesie personali)

    Quel poco che manca

    Quando
    mi sono osservato, a
    mendicare quel poco, o
    quel'abbastanza

    Che sempre al cuore poi manca
    nel respirare il
    tramonto

    A sconosciuti occhi, incontrati per
    strada, ho compreso al'istante

    Che il mio tortuoso trascorso
    è stato di lieve
    importanza.
    Composta giovedì 12 dicembre 2013
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      Scritta da: Livido Nero
      in Poesie (Poesie personali)
      Vestita di stelle e di tenerezza,
      con occhi d'argento scintillante,
      t'ho sognata un'altra volta,
      t'ho pensata di continuo,
      ho sperato in un ritorno,
      in un addio bugiardo,
      in una falsa partenza.
      Ti coprirei d'amore,
      ti regalerei il cielo
      e con una promessa al dito
      ti regalerei la vita.
      Composta mercoledì 11 dicembre 2013
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie personali)
        Danzava,
        danzava contro
        il tempo,
        sperava,
        sperava di fermare
        quel tempo
        maledetto che
        passava così in fretta,
        e lei danzava come a voler
        creare un incantesimo,
        magari la sua danza
        avrebbe fatto tornare
        il tempo indietro
        ove per un attimo
        le era sembrato
        una favola,
        dove quel tempo
        lei si era sentita
        amata desiderata,
        ed è così che danzava
        contro il
        tempo sperando
        in una magia,
        ma in fondo
        all'anima
        capiva
        che il tempo
        non torna
        non importa quanto
        danzi,
        quanto lo desiderava,
        aveva capito che era inutile
        danzare contro
        quel tempo che
        ormai era solo
        un ricordo,
        un amaro
        ricordo di un
        attesa
        di un tempo
        determinato!
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          Scritta da: A. Cora
          in Poesie (Poesie personali)

          Curiosi sentieri

          Vagammo
          sentieri curiosi
          tra sorrisi e tante
          parole

          Avvolti da un vento leggero, tra
          audaci rossori d'un sole
          che pareva caduto nel
          mare

          Un'allegra ambigua amicizia, che negl'occhi
          chiara splendeva, dentro il
          cuore cantava

          Fu li che vidi il confine, tra l'amicizia
          e l'amore, d'un tratto farsi
          sottile

          Sarebbe bastato un
          bacio, deciso
          affogato

          A cambiarne del
          tutto ogni
          cosa.
          Composta mercoledì 11 dicembre 2013
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            Scritta da: Sabrina
            in Poesie (Poesie personali)

            Madre natura

            Sono buio e sono luce,
            sono luna e sono sole,
            con la forza del vento
            sfogo il mio tormento,
            nel suo lento ondeggiare,
            mi annullo nella quiete del mare...

            madre: alla tua presenza
            si manifesta la mia essenza!

            Sono argilla e sono roccia,
            sono fiore e sono quercia:
            che sia fuoco o che sia ghiaccio,
            io rinasco in un abbraccio...

            e se te esisti per creare,
            io sono nata per amare!
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              Scritta da: A. Cora
              in Poesie (Poesie personali)

              Zenza occhi

              Ti guardai
              senza occhi

              Al garbo soltanto di bocca
              perché conoscevo la strada, di
              labbra già aperte
              al'amore

              Quel gusto che ad entrambi piaceva
              un gioco curioso di mani, che più non
              finiva

              Ogni confine sgombravi, aprendo il tuo guscio sottile
              come s'apre la nube più scura, al dolce
              tepore del sole

              Non ho consumato pensieri, a cercare parole, usate
              dai grandi autori, ma quelle, dal suono gentile, trovate appese nel cuore

              Ti ho vista smarrir la ragione, tra un
              basso, e un alto di note, tra
              gemiti e persi
              tremori

              Ti ho respirato il respiro
              quando ti ho indifesa
              Mentre in te mi
              perdevo.
              Composta mercoledì 11 dicembre 2013
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                Scritta da: Giulia G.
                in Poesie (Poesie personali)

                Lettera a Gesù bambino

                Caro Gesù bambino,
                che strana sensazione vederti piccino, piccino.
                Sono qui al chiaror di una candela
                nella sua flebile e tremolante luce
                per recitare una preghiera
                Vorrei confessarti desideri grandi
                ma non sono poi così tanti.
                Vorrei in questo giorno l'intero mondo
                riempisse i prati di tanti fiorellini bianchi
                quanti sono i bambini
                perché tutti accendessero
                una candela insieme alla mia
                contro la pedofilia.
                Vorrei tante scarpette rosse
                omaggio ad ogni donna
                perché il femminicidio
                non sia solo un fenomeno di vergogna.
                Composta domenica 1 dicembre 2013
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                  Scritta da: Michele Gentile
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Santa inquisizione

                  Chiedo perdono,
                  umilmente
                  come solo un peccatore
                  della mia specie
                  può fare.
                  Ho inciso questa vita nelle carni
                  in profondità,
                  sorridendo quand'ero in me
                  scrivendo rabbia nei giorni offesi.
                  Chiedo perdono
                  per aver ucciso la speranza e
                  averla seppellita ancora viva.
                  Chiedo perdono per aver reciso giovani fiori
                  per averli dipinti di nero
                  e cuciti sul mio drappo.
                  Quale misera umanità rappresento
                  quanti errori,
                  nei vostri letti sarei stato il benvenuto
                  tra il piacere
                  e il dovere
                  di raccontarvi un uomo nudo...
                  chiedo perdono
                  chiedo perdono.
                  Composta domenica 8 dicembre 2013
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