Scritta da: Gennaro Keller
in Poesie (Poesie personali)
Momenti d'amore
I momenti d'amore
si assaporano
l'un verso l'altro
mentre il buio si dilegua
al nascere del sole.
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I momenti d'amore
si assaporano
l'un verso l'altro
mentre il buio si dilegua
al nascere del sole.
Nella città degli inferi
il pianto di un Bambino
ridarà la luce
a questa terra
e il miracolo della vita
si rinnoverà ancora.
Ho preferito ali d'Icaro
ai passi del grano
imparando la danza degli inverni
solo per abbandonare gli dei.
Così
se piango per te
è colpa della luna
della sua tristezza.
Vuole scrivermi
lettere discrete
da nascondere
allo sguardo dei sapienti.
E' colpa del vento
che riesce a trovarmi
quando smarrisco
la strada di casa
per soddisfare
i piaceri della ragione.
Se piango per te,
Madre mia,
è per questi mari
che riposano
soli
nei versi dei poeti
illudendosi
d'esser ancora vivi.
La chiamo passione,
la sento crescere
e pulsare
dentro di me:
non posso
frenarla.
Servite i rosori alle caste,
l'assenzio agli oziosi,
le cortigiane ai mentori,
coricatevi nel miele
dei vostri giardini sfarzosi,
nelle salotterie delle vostre idee.
Io lentamente mi dileguo,
in un mantello slabbrato,
come l'ombra lunga
all'orizzonte dei colli
nel passo di un gelido sole.
Il tempo passa,
a volte con flemma,
a volte va troppo
veloce;
gli anni volano,
e io sono
vecchiotto,
pensami amore,
fermati un attimo,
rifletti su di noi;
tutto passa in fretta,
che vuoi farci;
siamo solo
puntini nell'universo;
tutto passa in fretta,
in fretta.
Cadrò tra le tue braccia domani.
Quando, stanche le membra cercherò un giaciglio
per non aver paura di dormire tutta una notte.
Ti cercherò convinta che principe della mia alba
saprai entrare nel mio cielo
per confondermi con la dolcezza di un guerriero.
Solo allora scoprirò di amarti.
Perdona oggi il mio sguardo distratto rivolto al mondo.
Il mio sentire solo il verso dei grilli
e questo mio cuore freddo e austero.
Oggi no,
non voglio sfogliare pensieri
e affanni di ieri,
desidero soltanto volteggiare
leggera
danzando sotto il sole
fra coriandoli ed effimere stelle.
Vestite di colori,
in festa piazze e vie,
io lascio dietro l'uscio le mie malinconie.
E questi sprazzi d'allegria
all'animo e alla mente dan ristoro,
insieme all'altra gente
fan ridere e cantare.
Più lieto adesso è il cuore,
il carnevale impazza,
la banda è nella piazza,
la musica assordante
lazzi, schiamazzi e trilli
divien più azzurro il cielo
e tutto è più leggero.
Così come da bimba
oggi mi lascio andare
magie del carnevale
or posso ritrovare.
Era l'aria
Una gemma di contraddizione
Ero una colonna portante
Era l'aria fino alla fine
L'ultimo respiro come un sospiro
Di sollievo e consolazione
La stessa che mi abbracciò in chiesa
Era l'aria demoralizzata come me
Ma calma e serena, ci abbracciammo
Un ultima volta in un splendido "arrivederci"
Era l'aria di chi mi ha visto fino alla morte
Diventare una donna nonostante
Ogni giorno che passava
La vedevo tornare una fragile bambina
Una bambola di porcellana
Un fiore di loto sul lago dei cigni
Quello stesso magnifico cigno
Ogni giorno che passava
M'innamoravo sempre più della sua innocenza
E quando quel cuore si fermò
Si arrestò anche la mia frigidezza
Per andare nel viaggio che la cambiò per sempre
Ed ecco che ho di nuovo nelle vene la poesia e la filosofia
Ed una guerra nelle mie arterie.
Il tempo passa veloce
passa come un soffio di vento,
ero bambino non mi son reso conto.
l'età del gioco,
un'età spensierata,
il vento se le portata via.
Mi ritrovo grande
ogni ruga mi ricorda qualcosa,
in ogni capello, grigio c'è una storia.
Il tempo cambia molte cose,
ma non cancella mai niente
del nostro passato.