Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)
il tempo tiranno
Il tempo tiranno,
passa svelto,
e non dà tregua;
ogni cosa cambia,
cambia.
Composta giovedì 6 marzo 2014
Il tempo tiranno,
passa svelto,
e non dà tregua;
ogni cosa cambia,
cambia.
Un altro compromesso
che sono costretto a digerire
cosa avrò mai fatto di male
in questo mondo maledetto
per dover solo soffrire.
Non voglio ripetermi,
ancora una volta,
con un dolente lamento.
tanto non vuoi mica ascoltare
la mia malinconica storia,
hai già la tua
piena d'angoscia,
comunque!
Anche tu cerchi
un'immediata fuga
dall'invisibile baratro
dei tuoi inconsci pensieri,
speri che la lettura di una poesia
ti dia un minimo valore
al giorno
che ti tocca vivere
per inerzia.
Come per tutti i presenti,
la tua vita segue
lo strano percorso
del moto perpetuo;
ti rimane soltanto
la frustante attesa
del lieto finale
che tarda sempre
ad arrivare!
Non saprei
come aiutarti
se potessi,
di certo lo farei,
vorrei donarti
un reale sollievo
alle tue sofferenze,
ma il male di vivere
mi ha sottratto
tutte le magiche parole,
sparite in quel nulla
della mia anima ferita.
Mi piacerebbe lasciarti
con un saggio consiglio
una sagace riflessione.
o un pensiero speranzoso,
ma mi dispiace,
non ci riesco...
non so cosa altro
potrei aggiungere
a chi come me
soffre in solitudine,
nel silenzio della propria anima,
non sapendo più apprezzare
lo splendore nell'alba
del giorno dopo!
Ti dono il mio amore,
così puro e candido,
che dalle mie mani congiunte
risplende intorno
e accarezza e illumina
tutto ciò che è
e che sono adesso,
mentre,
come una goccia di luna,
spezza l'oscurità
che poco a poco
stava imprigionando
il mio cuore.
Illusioni
appese ai banchi
come dolciumi.
Ultima domenica,
cielo di cristallo
da salvare
con un carnevale.
Controvento
a nasconderci
dietro a un dio.
Da domani
riaprono i confini;
qualcuno imparerà
a morire d'amore.
"Serve a qualcosa
tutta questa gente?"
Falla finita
e raccontami una bugia.
Fiore di primavera
è il tuo sorriso,
delicata rosa
o intensa passiflora,
in ogni stagione della vita
indossi il tuo profumo
e lo diffondi con l'amore.
Profumi di bimba,
di donna, di mamma
profumi d'amore!
L'alma funesta sia
tradita dalla Dea
che dell'amor è pria.
L'ordine a Lachesi fu dato
d'intrecciar solo fili neri nel fato.
Crudele capriccio il suo
che prima di passione il cor consuma
e poi con dardo iniquo
trafigge e frantuma.
L'alma dolente si raggela
dolci parole non più albergano
e manto nero disvela
a coprir tormento inumano.
Dei sentimenti ingenuamente svelati
arde la pira
perché proditoriamente calpestati.
Abbi pietà o Dea della mia pena
di Eris porgimi il calice
e dona alla mente l'oblio che aliena.
Burattini,
a volte siamo burattini,
mossi dalla sorte
e da un destino infame;
manipolati dalla società,
dalle mode,
dai luoghi comuni;
vittime dei giudizi stupidi della
gente;
burattini che lottano
per andare avanti,
tra alti e bassi della fortuna;
riprendiamoci la libertà,
pensiamo per noi,
al di là delle regole
e dei luoghi comuni;
libertà,
di stare con noi stessi,
di pensare.
Se guardi in cielo e fissi una stella,
senti dei brividi sotto la pelle,
non coprirti, non cercare calore,
non è freddo, ma è solo amore.
Un amore indescrivibile,
un calore inafferrabile,
una luce incandescente.
Un cielo splendente
due occhi belli che guardano,
con sincerità e amore,
le stelle le senti vicine al tuo cuore.
È lì,
che tra i vetri gelati
di un'autunnale finestra,
osservo quella speranza ormai appassita.
Il vento solleva quegli ormai morenti
petali di soavi e rosei fiori,
che si amalgamano tra
brandelli inzuppati di un brio
che celere avanza verso il suo
declino di un edito anno.
E mentre nembi
colmi di stille e bianchi fiocchi
celano la sorgente di vita,
uccelli monaci cercano riparo.
Un dolore che attanaglia.
Assopisce la gioia di vivere,
Avvolgendola di oscuri pensieri.
Nubi dense ammantano il cuore,
Che si spacca e si lacera;
Nutrendo tormento.
Forte è l'angoscia e la voglia di urlare:
"Perché, perché tutto questo... proprio adesso."
Forte il desiderio di sentirmi stretta a te,
Sfiorare le tue labbra e baciarti teneramente.
Scendono calde le tue lacrime,
Ma non possono lavare,
Allontanare tutto questo dolore che ci affligge.
Solo il nostro amore sarà più forte,
Lo scioglierà, come neve al sole.