Poesie personali


Scritta da: Angela MORI
in Poesie (Poesie personali)

Sorridi

Sorridi!
Sconforto sulla faccia rugosa,
Dalla magrezza imbarazzante,
Dove fame nutre il corpo,
Occhi ancor vispi in un'infelice parvenza,
Di speranza.
Sorridi!
Con la mano
Protratta in avanti,
Che veterano ebano raggrinzito pare,
Voce dell'indigenza,
Che invoca pietà e carità.
Sorridi!
Sotto gli abiti sciupati dal tempo,
Cuore che picchia lento,
La fiacchezza della mancanza,
Offusca la vigoria scomparsa,
Nella riarsa terra da cui provieni.
Sorridi!
In quella bocca senza cura,
Macchiata e inferma,
Dalla trascuratezza.
Sorridi!
Una supplica, una richiesta,
Una preghiera guidata dal bisogno,
In ginocchio resti,
Tra i viandanti indaffarati.
Mi fermo, ti scruto e penso.
Sorridi!
Tu che riso dovresti mutare in pianto,
Mentre chi vive tra gli averi,
Piange inappagato e mal contento.
Tu sei forte Signora della privazione,
Molto più forte dell'inedia
E della mestizia stessa.

Angela Mori.
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    Scritta da: Sir Jo Black
    in Poesie (Poesie personali)

    Indescrivibili emozioni

    Salgono indescrivibili emozioni:
    mentre scende notte e voglio te amore,
    mentre s'apre il giorno e sognavo noi.
    Attendo le nostre mani legate,
    attendo i nostri graffi sulla pelle,
    attendo i nostri sogni sotto il cielo.

    Salgono indescrivibili emozioni:
    quando sento me e te un'anima unica,
    quando sento il suono che mi cerchi,
    quando sento desiderio di te alto.

    Salgono indescrivibili emozioni
    ché non ci sei, è silenzio qui intorno:
    lo riempio di noi immagini e profumi.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Gracidano bufonidi

      Gracidano bufonidi
      nelle palustri macchie,
      sui confine dei campi
      briose gore borbogliano,
      scalettano gradoni
      declivi al sole
      bugne e merli lesi
      spiccano sul poggio
      prima della punta
      del brullo monte,
      ripieno di cibo e vino
      una bugnola oscilla
      sul capo della donna
      che dirige al podere
      ove sudando si falcia
      grano maturo e dorato.

      Così un quadro agreste
      del giorno estivo
      se fossi dove ebbi natali
      e non qui ora prigioniero
      in una voliera urbana
      cinta da artefatti chiusi
      di cemento e vetri
      che limitano vista e cuore.

      Dove trovar oggi
      la cupola di fogliame
      che rende ombre
      quando forte picchia il sole?

      Oh persa sciupata fortuna
      di aprir le ali e volare
      fuggir tra placidi boschi
      e sorgenti rivi gelati
      affondar vista e sensi
      nell'infinità azzurra
      che non ha porte chiuse
      e tapparelle abbassate!
      Composta sabato 5 luglio 2014
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        Scritta da: Enrico Giuffrida
        in Poesie (Poesie personali)

        Un nuovo traguardo

        Come granelli di sabbia
        lemme scorre quel tempo,
        di quella porta dell'età,
        in cui una ruga in più
        traccerà il mio ancor sbarazzino viso.

        E mentre quel dì di festa
        trionfante avanza,
        navigo tra il tempo che fu.
        Con occhio vigile e
        con prontezza d'animo
        conduco il veliero tra i ricordi.

        Tra le Acque placide che rimembrano
        quei dolci momenti di vera beatitudine
        affiorano irti scogli di tetra e funebre rimembranza.

        Mi soffermo dinanzi
        e cogliendo la conchiglia dell'amara dottrina,
        rivolgo il mio sguardo al tramonto
        che traccia la sua speranza all'orizzonte.

        E lì d'un tratto appari seduta
        su quell'isola di rosei e irti ricordi;
        volgo a te il mio umile sguardo;
        dai miei occhi sublimi
        si innalza una domanda:
        Ricorderai quel di
        in cui al mondo fui presentato?
        Composta sabato 5 luglio 2014
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          Scritta da: Luigi Berti
          in Poesie (Poesie personali)

          La valle del silenzio

          Il silenzio copre la mia voce,
          nella valle respiro tanta pace,
          la brezza che sfiora la mia pelle,
          mi parla e mi culla dolcemente.

          Immerso nell'immensa pianura,
          il blu del cielo rivela la sua ora,
          ondeggia l'erba al passar del vento,
          odo il sibilo nell'immenso silenzio.

          Languido gorgoglio di un ruscello,
          attraverso i sensi sento sgorgare,
          il verde e il blu colora questa valle,
          fin dove gli occhi riescono a guardare.
          Composta venerdì 4 luglio 2014
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            Scritta da: Michele Gentile
            in Poesie (Poesie personali)

            Dove ci incontrammo

            Stamane
            germogliano ricordi.
            Pasteggiano
            le ore
            rimasugli di indifferenza.
            Dove ci conobbero
            stanotte
            va a peccare il rimpianto
            complice
            di mille solitudini.
            Vale ancora la pena
            dare retta al cielo,
            vederlo correre
            nelle stanze più buie
            laggiù
            fra le strade del silenzio
            laggiù...
            dove ci perdemmo.
            Composta mercoledì 2 luglio 2014
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