Poesie personali


Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie personali)

Padre mio

Padre mio, che con gioia mi hai portato alla vita,
e nel tuo triste dolore mi hai dovuto lasciare,
ogni giorno il mio specchio mi parla di te
del tuo volto che porto e che invecchia con me.
Il tuo amore è una piaga che mi porto nel cuore
ogni tanto nel sogno, con un grande dolore.,
per sentirti vicino, per vedermi con te,
nei momenti più belli di quando eri con me.
Mi mancano le tue braccia, il calore del tuo petto
il conforto di un problema non ancora risolto,
mi manca quel tempo che non ti ho dedicato
il vuoto che ho dentro, quel che tu mi hai lasciato.
Ma come nel cielo, vedo sempre i tuoi occhi,
così accanto a me sento ancora i tuoi passi,
e so che mi parli, e mi stai sempre accanto,
come in queste parole, come dentro il mio pianto!
Composta domenica 13 luglio 2014
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    Scritta da: Enzo Di Maio
    in Poesie (Poesie personali)

    Utopia

    Nel mio mondo c'è tanta pace,
    nel mio mondo c'è solo pace
    e la vita è tutta mia.
    Qui nessuno parla,
    il silenzio non è ' un opinione
    qui nessuno parla
    e non si conosce il rombo del cannone.

    Nel mio mondo si vive nell'altrui rispetto,
    nel mio mondo si onorano in pace
    Gesù Cristo, Allah e Maometto.

    Nel mio mondo ci sono campi di fiori immensi
    dove le api producono miele
    e onorano la Regina.
    Nel mio mondo c'è
    Il libero Stato di Palestina.
    Le api producono miele,
    e i bambini arabi giocano con quelli di Israele.

    Nel mio mondo c'è pace
    e c'è anche tanta allegria
    che rimarrà solo e sempre mia.

    Non bussate mai alla mia porta,
    non vi aprirà nessuno,
    vi troverete appeso solo un biglietto
    con su scritto un avvertimento:
    "silenzio, andate via, questa è casa mia
    e il mio nome è utopia".
    Composta lunedì 14 luglio 2014
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      Scritta da: ROBERTO POZZI
      in Poesie (Poesie personali)

      Fantasma del passato

      Come altre precedenti promesse
      avevo giurato a me stesso
      di cancellare il ricordo di te,
      quel fantasma del mio recente passato
      che non volendo morire,
      rimaneva immobile ad aspettare
      la mia divina assoluzione
      nel limbo delle emozioni fallite
      da cui ero incapace di lasciare.

      Nel profondo del mio essere
      speravo che quel tuo ignobile gesto
      fosse stato un'elaborata farsa
      per ritornare con la tua vecchia fiamma,
      immagino dalle ultime malinconiche poesie,
      sei tuttora un caro angelo senza ali
      vagando per il mondo senza un esplicito perdono
      non è facile trovare dell'acqua santa
      con cui lavare la propria anima
      dal sudiciume dei peccati commessi.

      È tardi per recuperare il passato
      il tuo fantasma è ancora nel mio presente
      continuando a vivere in me
      io non so più chi sono,
      ho di nuovo perso me stesso
      nell'oscurità dei sentimenti.
      Mi sento tremendamente solo
      spoglio di tutti gli indumenti
      che una volta mi avevano difeso,
      giacendo sul pavimento
      di quella stanza nera,
      piango quello che sono diventato,
      uno spirito rovinato dalla vita
      che neanch'io riesco
      ad amare!
      Composta domenica 13 luglio 2014
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie personali)

        Sfumature

        Camminare nel mondo,
        e vivere ancora,
        è passato tanto tempo,
        e non essere mai contento;
        tra male e bene,
        cose positive e negative,
        che si contrastano,
        e si danno battaglia;
        al male segue poi il bene,
        e la vita è così;
        il bene esiste,
        come forza reale,
        ma quanta strada,
        per trovarlo;
        per notarlo,
        per coglierlo;
        sfumature,
        che bisogna non perdere;
        ma le e bene.
        Composta sabato 12 luglio 2014
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          Scritta da: Fernanda Irlante
          in Poesie (Poesie personali)

          La musica... carezza per il cuore e per l'anima

          La musica dolce di un piano
          sfiorato da dita leggere e sicure,
          mi porta lontano in un bosco incantato,
          seduta in silenzio sto li ad ascoltare,
          guardando quei tasti veloci danzare,
          e lascio che entri nell'animo mio
          e inizi a parlare.
          Seduta in silenzio su una panchina,
          il sole tra i rami fa capolino,
          ma è un tiepido sole autunnale,
          le foglie ingiallite staccate dai rami,
          mi cadono in grembo, ma le lascio danzare.
          Dal suono di questa musica dolce
          e soave mi lascio cullare,
          ma un ritmo veloce sento affiorare.
          Si smuove in me qualcosa di nuovo
          che lentamente la mia mente distende,
          e tutto il mio corpo sento vibrare.
          Ecco il conforto ai miei cupi pensieri,
          dolce carezza ad un cuore affannato,
          riempie di colori la mente oscurata
          e si fa spazio per darle respiro.
          Riaccende pian piano emozioni sopite,
          galoppa allora la mia fantasia.
          Sarai tu il sogno, l'incanto, il sereno,
          la sinfonia dei giorni che verranno.
          Oggi sei il mio mattino, il sorgere del sole.
          Complici e in sintonia, immaginerò l'andare
          per il bosco, correre all'impazzata,
          giocare come bambini a nascondino,
          magari facendo anche i cretini,
          ti cercherò in questo bosco incantato
          e come pazza ti stringerò tra le braccia,
          ti dirò le parole che mai ho osato dirti,
          ti darò le carezze che conservavo in me,
          i tuoi folti ricci imploreranno le mie dita,
          avrò un sorriso da donare ai tuoi occhi.
          Ma arriverà il domani e finirà il mio sogno,
          e sarai nel mio cuore come tristezza d'autunno
          Sarai nostalgia per il tempo che scorre,
          sarai febbre per l'animo mio, e vento che
          la porta via, se solo potessi fermare il tempo.
          La musica è finita, il sogno è ormai svanito,
          resta solo il dolce perdersi dei miei pensieri
          che escono fuori dal mio cuore impazzito,
          per un futuro già passato,
          in una musica ormai stonata.
          Si scioglie la musica nelle mie vene,
          mi dona sempre qualcosa di speciale,
          capace di darmi profonde emozioni,
          parla alla mia mente, al mio cuore,
          e quello che dice sono sogni inviolabili,
          e per descrivere un sentimento,
          nessuna parola è più adatta di un brano,
          riversando su di me le sue "onde"
          con grande stupore mi fa vedere il mondo.
          Composta mercoledì 9 luglio 2014
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            Scritta da: Wesley
            in Poesie (Poesie personali)

            Autunno 2011

            Estasi
            e lampadari che ciondolano
            ci sfiorano la testa
            cappotti
            e reggicalze
            un calice di vino
            ed ero come quell'attore
            bravo a far lo scemo
            davanti a un abito
            a macchia di leopardo
            e ritrovarsi dopo un giorno
            sotto a un telo di plastica
            già complici
            tra schiamazzi di giovani
            cravatte
            e sortite spavalde
            nella via emilia
            fradicia di nebbia
            nel gelo di un azzurro soffuso
            poche maschere
            ed un viso intirizzito
            a incenerire bionde
            in una corte di luci al neon
            e di foglie morte
            somigliavi a una cantante
            danze del ventre
            ritmo latino
            e noi già stesi sul divano
            ad assaporare un incontro
            molecole spaiate
            mano nella mano
            con intorno i fantasmi
            come quando d'autunno
            sali per i campi
            e tra le zolle rivoltate
            si alzano fumi
            e suggestioni
            di antichi soldati
            che tornano a casa
            come bambini
            a giocare
            per cinque minuti ancora
            prima che il buio
            si prenda la strada
            ci guardavamo increduli
            e lasciavamo ad altri
            i nostri gusci vacui
            quella notte bruciavano
            due fuochi fatui.
            Composta martedì 8 luglio 2014
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie personali)

              Una foto che scolora

              Soli,
              la gente non ha tempo,
              il mondo và di fretta,
              frenetico e ansioso,
              e non c’è mai tempo per niente;
              vita di fretta,
              siamo solo un quadro,
              che scolora in fretta,
              una foto che ingiallisce;
              il tempo corre e non si ferma;
              e noi lottiamo ,
              per non restare soli,
              per trovare un po’ di umanità,
              un sorriso,
              in mezzo a tanto brutto,
              a tanto male.
              Composta giovedì 10 luglio 2014
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